Diarrea del viaggiatore: cause, sintomi e terapia

    La diarrea del viaggiatore è una particolare forma di diarrea che può fare la sua comparsa durante o immediatamente dopo un viaggio, di qui l’appellativo “del viaggiatore”. Questa condizione si manifesta molto spesso quando ci si reca in un paese dalle condizioni igienico-sanitarie insufficienti e caratterizzato da clima caldo-umido, ambiente favorevole per la proliferazione di molti ceppi batterici. La diarrea del viaggiatore è una condizione transitoria e nella maggior parte dei casi non grave ma che può sicuramente mandare a monte la nostra vacanza o un viaggio di lavoro.
    Come si fa a riconoscere la diarrea del viaggiatore? La diarrea del viaggiatore si caratterizza per la comparsa di un elevato numero di evacuazioni al giorno, tre o più, spesso molto ravvicinate che sono caratterizzate da una consistenza molle delle feci dovuta alla loro non formazione che si accompagnano a crampi addominali, nausea, capogiri e talvolta febbre. Nei casi più gravi, si può manifestare shock ipovolemico causato dalla perdita copiosa di liquidi con le feci e nel 8% dei casi può presentarsi sangue nelle feci, segno di della presenza di una emorragia intestinale. La sintomatologia tende a fare la sua comparsa già durante la prima settimana ovvero quando, in seguito al cambio dell’alimentazione e all’ingestione di alimenti contaminati, la nostra flora batterica viene attaccata da ceppi batterici “indesiderati”. I principali ceppi batterici responsabili della diarrea del viaggiatore appartengono al genere Escherichia, Shigella, Campylobacter e Salmonella che contaminano cibi e bevande che ingeriamo. In altri casi, invece, l’agente eziologico di questo disturbo può essere un virus oppure un parassita, il cui clima caldo-umido ne aumenta la diffusione.

     

    Prevenzione della diarrea del viaggiatore: cosa fare?

    Innanzitutto, c’è da dire che alcuni gruppi di persone sono più predisposte a contrarre la diarrea del viaggiatore come avere meno di 30 anni d’età, avventurarsi in luoghi in cui le condizioni igieniche sono scarse o addirittura nulle, mangiare cibi crudi (salse, molluschi, pesce) o poco cotti. Anche l’utilizzo frequente di farmaci può aumentare le probabilità di contrarre un’infezione intestinale specie quando si utilizzano antibiotici in maniera scorretta e prolungata e quando si fa utilizzo degli inibitori di pompa (omeprazolo, ranitidina, pantoprazolo), i quali riducendo il pH gastrico impediscono ai succhi gastrici di abbattere gran parte della carica batterica ingerita con gli alimenti, facendo venir meno uno dei ruoli di difesa più importanti dello stomaco.

    Le azioni di prevenzione della diarrea del viaggiatore che possiamo mettere in atto sono molte ed è bene conoscerle prima di partire ed evitare spiacevoli inconvenienti oltre che rovinarsi la vacanza. Per prima cosa è bene conoscere i cosiddetti “paesi a rischio” in cui si reca. Paesi come Africa, sud-America, alcune regioni del medio Oriente e la gran parte dell’Asia sono considerati paesi in cui le condizioni igieniche sono molto scarse ed i processi di preparazione e manipolazione del cibo non rispettano regole ferree come quelle previste dal nostro Paese e dagli altri Paesi dell’Unione Europea. Infatti, in questi paesi dal clima molto caldo ed umido la catena del freddo che consente di abbattere fino all’80% della carica microbica di un alimento e la successiva cottura risulta quasi inesistente, e dunque gli alimenti si contaminano molto facilmente. Tuttavia, esistono degli accorgimenti che possiamo mettere in pratica una volta sul posto come:

    1. Bere solo acqua imbottigliata, bollita o potabilizzata. Questa raccomandazione vale anche per l’acqua che utilizziamo per uso personale come lavarsi i denti, lavare e cuocere i cibi e per la detersione intima;
    2. Lavarsi sempre le mani e se possibile disinfettarle con dello specifico sapone ogni volta che si accede ai bagni e prima di toccare qualsiasi tipo di cibo. È importante prestare attenzione alla detersione delle fessure tra le dita avendo cura di intrecciare le dita tra di loro. In questa zona, infatti, si accumulano spesso grosse quantità di batteri che devono essere lavati via e non dimenticate di lavare anche i polsi;
    3. Cercare di evitare di mangiare prima di tutto ogni alimento che non conoscete o preparazione di cui non riuscite a riconoscere gli ingredienti e poi evitate di mangiare alimenti crudi o poco cotti come molluschi, pesce, frutti di mare, carne cruda o troppo al sangue, uova. Attenzione anche alla verdura cruda e alla frutta che non può essere sbucciata;
    4. Non aggiungete ghiaccio ai cocktail perché se l’acqua è contaminata probabilmente lo sarà anche il ghiaccio;
    5. Evitate di mangiare il cibo da strada che spesso non viene correttamente refrigerato o cotto.

    Diarrea del viaggiatore sintomi e cura

    Prima di recarvi in questi posti, una delle cose importanti da fare è quella di assumere qualche giorno prima integratori a base di fermenti lattici vivi da continuare durante tutto il soggiorno. L’assunzione di questi preparati ha lo scopo di colonizzare il nostro intestino con ceppi batterici in grado di contrastare, mediante la produzione di specifiche molecole ad azione antibiotica da essi stessi prodotte ed aumentare le nostre difese immunitarie, l’azione nociva di batteri patogeni che accidentalmente possiamo ingerire. In farmacia esistono addirittura formulazioni specifiche per prevenire la diarrea del viaggiatore a base di ceppi batterici opportunamente selezionati ed arricchiti di vitamine e sali minerali. Esistono casi in cui la profilassi antibiotica si ritiene assai necessaria ovvero quando un episodio di diarrea profusa può mettere a repentaglio la salute e la vita stessa del paziente.

    Come si cura la diarrea del viaggiatore?

    La cura della diarrea del viaggiatore non prevede, nella maggior parte dei casi, l’utilizzo di particolari farmaci ma è necessario reidratare il corpo assumendo molti liquidi e reintegrare sali minerali e glucosio che sono stati persi con le feci. Si possono a tal proposito bere bevande zuccherate a base di limone, arancia, succhi di frutta oppure brodo vegetale. Nella popolazione anziana e nei bambini è consigliato utilizzare formulazioni reidratanti che si possono acquistare in farmacia a base di sali minerali e zuccheri che andranno sciolti in acqua (non contaminata) e bevuti. Cosa mangiare se si ha la diarrea del viaggiatore? In questi casi, l’alimentazione deve essere quanto più semplice possibile preferendo cibi ricchi di amido come patate, riso bollito e pane. Come farmaci possiamo assumere la loperamide, tranne nei casi in cui si ha sangue nelle feci, che risulta efficace nel ridurre il numero e la frequenza delle scariche ed è consigliato sempre portare con se un antibiotico ad ampio spettro che il vostro medico saprà consigliarvi. È inoltre necessario rivolgersi al proprio medico nei seguenti casi:

    • Dissenteria profusa con sangue nelle feci;
    • Febbre alta, convulsioni e confusione mentale;
    • Se, in seguito al trattamento antibiotico, le condizioni non accennano a migliorare nell’arco di una giornata;
    • Se la diarrea continua a persistere per più giorni dopo il ritorno dal proprio viaggio.
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