Ravanelli: proprietà, benefici e controindicazioni

    L’alimentazione può essere considerata una vera e propria medicina utile per favorire il nostro benessere generale sfruttando quelle che sono le proprietà benefiche di alcuni alimenti che dovrebbero avere un posto riservato nella nostra dieta.

    Oggi abbiamo deciso di parlarvi di un altro superfood, come direbbero gli americani, o più semplicemente di un alimento funzionale, nel senso che le sue proprietà trascendono, e di gran lunga, quelle meramente nutritive. Parliamo del ravanello, o rapanello, una crocifera che ha origini antichissime che arrivò nelle nostre piazze ormai secoli fa, trasportata dall’Asia e che oggi è diventata una coltivazione tipica di tutta l’area Mediterranea.

    Cresce da primavera a settembre inoltrato anche come coltura sub-spontanea, ed oggi, grazie anche alla coltivazione in serra, possiamo trovarlo ai banchi verdura praticamente tutto l’anno pronto ad arricchire un’insalata o, perché no, essere mangiato da solo semplicemente con qualche goccia di limone.

    Che cos’è il ravanello?

    Il ravanello, con il nome dal significato in realtà non molto originale (significa infatti piccolo rafano), è un ortaggio molto diffuso dalle nostre parti. Quello più famoso è quello con buccia rossa e le foglioline verdi, anche se nel mondo ne esistono diverse varietà. Da noi viene mangiato in genere crudo, una particolarità questa che farebbe sbarrare gli occhi a molti dei vostri amici stranieri, dato che all’estero si consuma principalmente cotto. Nonostante le foglie siano commestibili, a patto che non siano ingiallite, è la parte della radice, a scanso di equivoci, ad essere consumata con la maggior frequenza cioè la parte rossa che comunemente vediamo.

    Le proprietà nutrizionali dei ravanelli

    I ravanelli sono un ingrediente estremamente povero di calorie, circa 10-12 per ogni 100 grammi di prodotto fresco, qualità che li rende adatti ad essere inseriti praticamente in ogni tipo di dieta, che si tratti di ipocalorica o di regime alimentare di altro tipo. Può essere dunque uno degli alimenti che portiamo in tavola allo scopo di perdere peso e può essere consumato, senza troppi problemi, come contorno crudo o cotto, oppure aggiunto per colorire ed arricchire una bella insalata. Il ravanello è ricco di importantissimi nutrienti e proprietà, come ad esempio la vitamina C e le vitamine del gruppo B, e minerali come ferro e zolfo. Può essere assunto dunque, tenendo comunque sotto controllo le porzioni (e poi vedremo perchè), anche ogni giorno, soprattutto se stiamo cercando di buttare giù qualche chilo.

    Le proprietà mediche del ravanello

    L’alimento di oggi ha però tante altre proprietà, che lo rendono davvero un ingrediente ottimo da portare sulle nostre tavole. Il ravanello infatti è in grado di purificare il sangue. Si tratta di una proprietà che è direttamente collegata al loro contenuto in zolfo, il quale è in grado di bilanciare il pH della nostra pelle e al tempo stesso di aiutarci a ripulire il sangue dalle scorie accumulate dei processi metabolici.

    Ha proprietà disintossicanti sia a carico del fegato sia degli altri organi e si può godere delle sue proprietà miscelando il succo di ravanello al succo d’ananas o altri frutti disintossicanti. Possiamo anche assumere il succo di ravanello assoluto, se lo gradiamo: un cucchiaio al mattino e uno alla sera consente di trarre appieno tutti i benefici di questo straordinario vegetale. Il ravanello ha anche proprietà calmanti, sia della tosse che del sistema nervoso.

    Si tratta di proprietà importanti ritrovare da trovare in un ortaggio ed è per questo motivo che dovremmo cercare, per quanto possibile, di includere il ravanello nella nostra dieta.

    Consigli per gli acquisti: come scegliere un ravanello di qualità

    Per scegliere un ravanello di qualità è importantissimo avere occhio: devono essere innanzitutto di piccole dimensioni (più sono grandi e più induriscono) e le foglie devono avere un’apparenza fresca e non essere assolutamente ingiallite o maltrattate.

    Una volta acquistato un prodotto fresco, possiamo tenerlo in frigo fino anche a 10 giorni, osservando alcuni accorgimenti importanti. I ravanelli vanno lavati con cura e poi asciugati, preferibilmente con una panno in cotone oppure con un po’ di carta assorbente. Prima di metterli in frigo è consigliabile adagiarli all’interno di un sacchetto per alimenti meglio se di carta, quello del pane per intenderci.

    Come preparare i ravanelli? Idee per centrifugati detox

    Il ravanello è un alimento molto versatile, dato che può essere utilizzato non solo a crudo, semplicemente tagliandolo a fette, ma può essere anche frullato. Offre infatti un ottimo succo, che può essere anche mescolato con quello di altri frutti o di altre verdure, per ottenere degli ottimi centrifugati depuranti. Grazie alla sua versatilità, coniugata alle sua virtù benefiche, il ravanello ci consente di preparare ottimi frullati e acque detox che preservano tutte le proprietà di questo ortaggio, rendendone però l’assunzione più semplice e più piacevole. Vi offriamo alcune semplici ricette, che potrete preparare tranquillamente a casa ogni giorno, per aiutare a calmare i nervi e rilassare oppure semplicemente per depurare di depurare l’organismo.

    Ravanelli benefici e controindicazioni

    La prima ricetta che vi consigliamo è a base di ravanelli, succo di ananas e cannella. Prepariamo una bottiglia da un litro e mezzo, e all’interno inseriamo 1 litro di succo di ananas possibilmente fatto da noi, fresco, e non di quelli confezionati troppo spesso arricchiti di zucchero. Poi procediamo, con l’aiuto di una centrifuga, a realizzare almeno mezzo litro di succo di ravanello. Aggiungiamo 3 cucchiaini di cannella in polvere e mescoliamo per bene. Il succo si può conservare in frigo e bere durante l’arco della giornata.

    Il secondo centrifugato invece è più nutriente e particolare: prepariamo 3 cucchiai di succo di ravanello, 3 cucchiai di succo di limone fresco e mescoliamoli insieme. Aggiungiamo semi di cumino tritati, un cucchiaio di cannella e qualche foglia di menta. Centrifughiamo il tutto e teniamolo in frigo, anche in questo caso si può bere al bisogno.

    Ci sono controindicazioni nel consumo di ravanelli?

    Siamo abituati a credere che le verdure e più in generale i prodotti della terra non possano arrecarci alcun tipo di danno. Si tratta purtroppo di una credenza spesso non vera, e questo vale anche per il ravanello. Vi avevamo avvisato poco prima di non esagerare mai e questo perché i ravanelli possono causare problemi anche relativamente importanti, se consumati in quantità troppo elevate:

    • possono creare eccessivi gas intestinali;
    • possono essere leggermente irritanti delle mucose intestinali;
    • possono dare fastidio anche alla mucosa dello stomaco, e non sono dunque assolutamente indicati per chi ha problemi di gastrite e/o colite;
    • anche nel caso di calcoli renali è assolutamente sconsigliato consumare il ravanello con frequenza o comunque in grandi quantità.

    Meglio biologico, sempre!

    I ravanelli possono essere consumati con la buccia, e a tale scopo consigliamo vivamente di acquistare solo prodotti provenienti da agricoltura biologica, in quanto saremo sicuri che né sulle foglie né sulla radice commestibile siano rimasti residui di pesticidi e di altri agenti chimici di trattamento agricolo, sostanze pericolose sia per noi che, ovviamente, per la nostra famiglia. Il prodotto biologico costa qualcosina in più, ma nel caso del ravanello il sovrapprezzo è più che giustificato.

    Nel caso invece non si avesse a disposizione il prodotto biologico, i ravanelli vanno lavati accuratamente, anche con l’aiuto di una spazzola. La buccia è ricca di fibre che svolgono un’azione benefica nei confronti dell’intestino e più in generale del nostro stato di salute: il nostro consiglio è di non rimuoverla mai.

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