Cosa mangiano i vegani?

Dopo che per anni il fenomeno era rimasto circoscritto agli Stati Uniti e al Nord Europa, il veganesimo (con tutto quello che ne comporta sia a livello morale che a livello alimentare) ha fatto capolino anche in Italia, paese dove tendenzialmente le scelte che intrecciano valori di tipo morale e l’alimentazione hanno sempre faticato a prendere piede. Tuttavia, la parola “vegan” suscita in molti un’unica domanda a cui cercheremo di dare risposta: cosa mangiano i vegani?

Il risultato è che sebbene siano in moltissimi ad essere interessati ad un regime del genere, si finisce spesso per essere estremamente confusi sulla natura delle restrizioni che riguardano il regime in questione.

Cosa mangiano i vegani? Cosa prescrive il veganesimo affinché possa essere dichiarato tale? Di cosa dobbiamo preoccuparci, cosa dobbiamo eliminare e cosa invece possiamo continuare a mangiare nella dieta?

Gli alimenti “proibiti” per i vegani

In via generale possiamo dire che sono esclusi dai vegani tutti gli alimenti di origine animale, al contrario di quanto avviene invece con i vegetariani, che si astengono dal consumare la carne non disdegnando però alimenti di origine animale che non prevedano l’uccisione dell’animale (anche se pure in quel caso i distinguo sono moltissimi).
I vegani consumano, dunque, esclusivamente alimenti di origine vegetale. Sembrerebbe facile detta così, ma spesso moltissimi alimenti sono al limite di questa o quell’altra categoria, motivo per il quale andremo a farvi qualche esempio di cosa mangiano i vegani a colazione, durante gli spuntini, a pranzo e a cena per avere un’idea più chiara.

È meno strano e difficile di quel che sembra

Se non avete già mosso i primi passi nel mondo del veganesimo, organizzare una dieta che non includa alcun tipo di alimento di derivazione animale vi sembrerà estremamente difficile. Le cose però non stanno necessariamente così, dato che molti piatti che si è soliti consumare sono fondamentalmente vegani (pasta al pomodoro, pasta con le zucchine, pasta con i legumi ad esempio) oppure basterà modificarne altri per renderli vegani vi sembrerà davvero la cosa più facile del mondo una volta capito come sostituire le proteine di origine animale con quelle vegetali.

Il mito della varietà “dei carnivori”

In molti tendono ad associare ad una dieta onnivora ad una maggiore varietà di alimenti e prodotti tra cui scegliere, non rendendosi conto che spesso si finisce per consumare sempre quei 3-4 piatti soliti a rotazione che non hanno alcun tipo di varietà e che rendono anche la dieta degli onnivori molto monotona.

Chi fa attenzione ed è attento alla propria alimentazione come i vegani però, può organizzare dei piani settimanali o mensili con un enorme rotazione di cibi e di nutrienti, che permetteranno di avere una dieta davvero varia e soprattutto di non privarsi di tutti quelli che sono i nutrienti necessari per la salute del nostro corpo.

Cosa mangiare a colazione se si è vegani?

La colazione da vegani non è facilissima in Italia, soprattutto se ci si trova fuori di casa. Chi è abituato al latte dovrà sostituirlo con quello di soia, che è ormai a disposizione in tutti i bar. Difficile invece trovare dei cornetti o dolci che siano vegani ovvero che non contengano né uova né latte né burro. In aggiunta in moltissimi bar si trovano ancora cornetti allo strutto, decisamente poco vegani oltre che poco salutari in generale. Diciamo che, in generale, per un vegano è abbastanza difficile fare una colazione all’italiana al bar a meno che esso non sia vegan-friendly e che quindi preveda prodotti

Dieta veganaPer quanto riguarda invece la colazione a casa ci si può molto facilmente organizzare con latte di mandorla, di riso, d’avena o di soia, biscotti, fette biscottate. Per chi ama il burro invece si può utilizzare il burro di soia oppure la margarina vegetale, stando comunque sempre attendi alle quantità che se ne consumano, dato che la margarina ha comunque degli effetti collaterali sul corpo decisamente importanti anche se è di origine completamente vegetale.

Per quanto riguarda le colazioni salate invece si può consumare formaggio di soia, verdure sia cotte che crude, pane, affettati vegetali, pizza.

Per una colazione che si possa considerare completa, sarebbe comunque sempre indicata l’aggiunta di frutta secca, di fondamentale importanza per i benefici che è in grado di apportare.

Il pranzo del vegano: cosa mangiare?

Per quanto riguarda il pranzo le cose si fanno decisamente più semplici in quanto si possono preparare un enorme numero di primi piatti a base di pasta o riso. Si possono preparare sughi alle verdure, condimenti di erbe, legumi, sughi al seitan.

Bisognerebbe preoccuparsi anche di consumare del lievito alimentare in scaglie, che rende la pasta decisamente più saporita (si può usare come il parmigiano) e da una grossa mano al nostro corpo a rimanere in salute.

Pranzo veganoPer l’estate si possono preparare delle ottime insalate di riso, di pasta o anche di farro, da condire con sottaceti di ogni tipo e anche con qualche sott’olio.

Si possono preparare con una certa facilità anche delle torte salate, che si possono anche congelare e cuocere soltanto quando necessario.

Gli spuntini dei vegani

In pochissimi riescono ad arrivare alla cena senza consumare uno spuntino a metà pomeriggio. Qui abbiamo, l’imbarazzo della scelta. Possiamo infatti consumare senza problema:

  • frutta di ogni tipo;
  • yogurt di soia;
  • biscotti senza uova e senza latte;
  • panini con burro d’arachidi;
  • creme di nocciole vegane.

Si deve però sempre fare attenzione alle calorie ingerite: molti dei prodotti da spuntino vegano sono infatti molto calorici e andrebbero aggiunti alla dieta con tutta la moderazione possibile.

Cosa mangiano i vegani a cena?

Chi ha tempo di cucinare e dedicarsi un po’ al pasto della sera avrà a disposizione sicuramente un ventaglio più ampio di possibilità per la cena. Le ricette sono tantissime e per praticità condividiamo con voi degli interessanti spunti per cominciare a organizzare le vostre cene vegani:

  • zuppe di legumi;
  • piatti a base di tofu;
  • piatti a base di seitan;
  • verdure cotte in diversi modi;
  • bistecche e spezzatini di soia;
  • affettati, burger, wurstel e altre preparazioni vegane specifiche.

Ad ogni modo alla cena i vegani possono aggiungere:

  • alghe: sono ricchissime di iodio e hanno un ottimo profilo nutrizionale. Possono arricchire insalate e zuppe oppure essere anche ripieno delle nostre torte salate
  • soia: le proteine contenute in questo alimento sono di fondamentale importanza per chi sta seguendo un regime alimentare vegano;
  • tofu: assomiglia molto al formaggio e viene preparato con il latte di soia. Come sapore però è decisamente diverso e impararlo a cucinare è sicuramente molto importante per chi vuole seguire un regime vegano. Il tofu rappresenta una delle basi obbligate della dieta di ogni persona che voglia evitare di consumare alimenti di origine animale;
  • seitan: si tratta di un alimento che è preparato partendo da una base di glutine di frumento. Ha moltissime proteine e può essere cucinato davvero in mille modi. Si vende come affettato da panino, aromatizzato con altri sapori, da cuocere in padella, a mo’ di bistecca.

Si può vivere senza carne e senza prodotti di origine animale?

Sì, la dieta vegana è una validissima alternativa al regime onnivoro e, con la giusta preparazione, può essere senza ombra di dubbio un regime alimentare sano e salutare. Trattandosi di un regime che però è piuttosto insolito, varrà sicuramente la pena cercare di farci l’abitudine, soprattutto a livello di preparazione dei pasti, prima di abbandonare e di gettare la spugna.

Le alternative che vengono offerte ai vegani sono complete, gustose, sane e appetitose. In questa guida avete trovato semplicemente qualche spunto: elaborate con la vostra fantasia e la vostra maestria per cominciare a costruire un portafoglio di piatti da allargare in ogni occasione possibile.

Non ci sono dunque scuse per chi sta pensando di abbandonare una dieta onnivora a favore di una vegana: le alternative ci sono e sono percorribili anche per chi vive lontano dai grandi centri, dato che ormai prodotti come il tofu e il seitan sono facili da reperire anche nelle botteghe di paese.

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