Anticorpi Anti-transglutaminasi: un Esame Utile per la Diagnosi di Celiachia

Cosa sono gli anticorpi anti-transglutaminasi? Quando e come viene fatto l’esame ? Quali sono i valori normali di questi anticorpi?

Gli anticorpi anti-transglutaminasi (ATA) sono precisamente degli autoanticorpi che il nostro corpo produce contro la proteina transglutaminasi.

Gli ATA possono essere classificati in due tipologie differenti: l’isoforma transglutaminasi e le immunoglobuline di classe IgA ed IgG diretti contro questa proteina.

Anticorpi anti-transglutaminasi IgA e IgG Fonte foto: glutenfreetherapeutics.com

I valori degli anticorpi anti-transglutaminasi sono noti per essere collegati alla diagnosi della celiachia e in questa guida andremo a vedere in modo più o meno dettagliato di cosa si tratta, quali sono i suoi valori normali e come comportarci nel caso di valori sballati.

Voltiamo pagina!

Cosa sono gli anticorpi anti-transglutaminasi?

Gli anticorpi anti-transglutaminasi sono i principali responsabili della patogenesi della celiachia. Essi si dirigono contro una specifica proteina tissutale (la transglutaminasi) che si trova nell’intestino tenue il quale interagisce a sua volta con la gliadina (una delle proteine che compongono il glutine).

Grazie all’introduzione del test degli anticorpi anti-transglutaminasi in ambito clinico, è ora possibile effettuare una diagnosi istologica della celiachia anche nelle forme asintomatiche o paucisintomatiche, ovvero quando la sintomatologia non si presenta affatto, o si presenta in una forma meno intensa.

Le malattie autoimmuni si presentano quando il nostro sistema immunitario ritiene che una sostanza, normalmente non considerata dannosa per il nostro organismo, viene interpretata come un corpo estraneo e, di conseguenza, la aggredisce con lo scopo di eliminarla.

Nel caso della celiachia, la sostanza che viene male interpretata dal nostro sistema immunitario è il glutine, una proteina che assumiamo quasi quotidianamente perché si trova in moltissimi alimenti di uso comune, tra i più diffusi troviamo soprattutto:

  • i cereali: segale, orzo, semola per il cous cous, farro, spelta, kamut, triticale, frumento, avena;
  • la farina e i suoi derivati (il pane e i prodotti da forno);
  • frutta e verdura solo se sono infarinate o in pastella;
  • il latte e i suoi derivati se si tratta di prodotti pronti, impanati con le farine non permesse, o se si tratta di uno yogurt ai cereali vietati, come il malto (anche i sostituti del latte contengono glutine, come le bevande a base di avena);
  • la birra;
  • il lievito;
  • la besciamella;
  • la carne e il pesce se sono impanati (con farina o pan grattato) o cucinati in salse con uno degli altri alimenti che contengono glutine (come la farina);
  • Il surimi;
  • seitan;
  • torte, biscotti e altri dolci fatti con lievito e/o farina (fanno parte anche dei prodotti da forno).

Per difendersi da questa proteina che viene considerata dannosa (ma in realtà non lo è affatto), il nostro organismo scatena una risposta immunitaria attraverso la produzione di anticorpi che contrastano l’enzima transglutaminasi (tTG), solitamente presente nel nostro intestino.

Per cui si parla di anticorpi anti-transglutaminasi, ossia anticorpi diretti contro la transglutaminasi. L’organismo celiaco produce due tipi di anticorpi con questo scopo:

  • Immunoglobulina A (IgA);
  • Immunoglobulina G (IgG).

Come si effettua l’esame per gli anticorpi anti-transglutaminasi? E quali sono i suoi valori normali?

L’esame per gli anticorpi anti-transglutaminasi si esegue con un semplice prelievo sanguigno da cui emergeranno i valori dell’individuo, insieme alla soglia dei valori normali, che sono generalmente:

Transglutaminasi IgA

Positivo: maggiore di 16 UI/mL;
Dubbio: valori compresi tra 9-16 UI/mL;
Negativo: valori compresi tra 0-9 UI/mL

Transglutaminasi IgG

Negativo: inferiore a 6 UI/mL;
Dubbio: compreso tra 6 e 9 UI/mL;
Positivo: superiore a 9 UI/mL.

Mentre l’esame della transglutaminasi IgG viene generalmente prescritto come alternativa per i pazienti con carenza di IgA, quello delle IgA, viene considerato come l’esame più indicato per diagnosticare la celiachia nei pazienti aventi almeno due anni di età.

Se la persona che si è sottoposta al test ottiene dei valori “negativi” o “assenti”, allora non sarà affetta da celiachia. Viceversa se l’esito è positivo, potremmo essere in presenza di un caso appunto di celiachia.

Cosa succede quando i valori degli anticorpi anti-transglutaminasi sono troppo alti?

Se l’esame degli anticorpi anti-transglutaminasi riporta dei valori superiori ai 16 UI/mL, quasi sicuramente saremo affetti da celiachia.

Successivamente verremo sottoposti ad una biopsia intestinale per confermare il sospetto della patologia.

Cosa succede quando i valori degli anticorpi anti-transglutaminasi sono troppo bassi?

Se l’esame dovesse restituire valori eccessivamente bassi non c’è nessuna ragione per cui preoccuparsi in quanto significherebbe solo che il nostro sistema immunitario sta avendo un normale funzionamento; per intenderci, nel caso di assenza di celiachia questi anticorpi non sono presenti nel sangue e dunque non è in atto la risposta autoimmunitaria (non fisiologica, tra le altre cose) che porta alla celiachia.

Come ci si prepara a un esame di questo tipo?

Prima di sottoporci all’esame in questione, il nostro medico ci consiglierà di seguire alcune regole per far sì che si ottenga un risultato piuttosto attendibile.

Non è richiesto il digiuno prima di sottoporsi al prelievo ematico, tuttavia è consigliabile bere molta acqua ed effettuare la pratica nella fascia mattutina della giornata.

Inoltre, i medici consigliano di seguire una dieta a base di glutine nei giorni precedenti all’esame. Bisogna mangiare alimenti come la pasta, la farina, il pane eccetera, in quanto solo quando il è esposto alla proteina in questione, l’organismo è stimolato a produrre questi anticorpi.

Quando viene richiesto l’esame per gli anticorpi anti-transglutaminasi?

Gli esami per individuare i valori delle IgA o delle IgG anti-transglutaminasi di norma vengono prescritti in determinate circostanze:

  • nel caso di un neonato che non stia avendo un normale tasso di crescita;
  • quando sospettiamo di essere affetti da celiachia, nonostante l’assenza di sintomi clinici compatibili con la patologia (ad esempio anemia, dimagrimento, diarrea, mal di pancia);
  • quando sospettiamo la celiachia ma abbiamo i sintomi atipici della malattia;
  • per fare uno screening della dermatite erpetiforme;
  • se abbiamo una storia clinica nella nostra famiglia con soggetti affetti da celiachia o dai disturbi ad essa associati;
  • per controllare che nella dieta del paziente celiaco non sia stato reintegrato il glutine, e comunque per testare la risposta dell’organismo alla rimozione del glutine dalla dieta.

Infine, l’esame non si considera attendibile per bambini troppo piccoli (generalmente al di sotto dei 2 anni) e di conseguenza, in questi casi, si consigliano degli esami alternativi per la diagnosi della celiachia.

Come possiamo abbassare i livelli degli anticorpi anti-transglutaminasi?

In linea generale, i valori degli anticorpi anti-transglutaminasi si abbassano drasticamente dopo circa 3 mesi nei quali l’individuo abbia seguito una dieta totalmente priva di glutine.

L’unico rimedio per abbassare i valori degli anticorpi anti-transglutaminasi è quello di non mangiare nel modo più assoluto cibi che contengano la proteina in questione.

Una condizione del genere va comunque valutata attentamente con il nostro medico, che dovrà necessariamente procedere con gli altri accertamenti. Si può anche chiedere il parere di un nutrizionista che ci assegnerà una dieta base da seguire, con i giusti sostituti degli alimenti a base di glutine.

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