Monociti Bassi: Cosa Significa? Scopriamo tutte le cause!

Cosa significa avere i monociti bassi? Quali sono le patologie o comunque le problematiche che possono portare a questa condizione?

Ci si deve necessariamente preoccupare? Oppure si tratta di un problema che possiamo ignorare? Si devono seguire dei particolari percorsi diagnostici e terapeutici? Oppure si può ignorare la questione?

Nella guida di oggi ci occuperemo di monociti bassi, cercando di comprendere sia il funzionamento di queste cellule sia le cause che possono portare ad un’alterazione dei valori di monociti che appunto si fanno registrare nel sangue.

Prima di passare ad all’approfondimento della questione, dobbiamo cercare di capire cosa sono i monociti e quali funzioni svolgono nel nostro corpo in modo tale da meglio interpretare gli effetti di un loro abbassamento.

Cosa sono i monociti?

Prima di occuparci nello specifico del problema dei monociti bassi nel sangue, sarà necessario individuare quali sono le funzioni di questa popolazione cellulare all’interno del nostro sangue.

I monociti fanno parte dei leucociti o globuli bianchi ed hanno una funzione altamente specializzata all’interno del nostro sistema immunitario. Finiscono infatti per inglobare batteri e germi di un certo tipo, potendone inglobare fino a 100 nel corso della loro vita, in modo tale da isolarle e permette al corpo di liberarsene per sempre.

monociti bassiUna volta che inglobano, o meglio, fagocitano batteri e/o tossine, si trasformano in macrofagi, una particolarissima categoria di cellule che sono in grado di “uccidere” altre cellule quando queste non siano più utili o comunque dannose al nostro corpo.

Il lavoro dei monociti si svolge, dunque, in ogni area del corpo che possa essere colpita da infezioni causate da patogeni, oppure anche laddove siano presenti delle tossine che devono essere prontamente eliminate da parte del nostro corpo.

I monociti svolgono un lavoro fondamentale e la loro presenza aumenta fortemente nel caso appunto di un’infezione che sia locale o sistemica.

È un caso molto raro registrare la presenza di monociti bassi nel sangue e sono relativamente poche le patologie e le problematiche che possono determinare questo stato.

Tipicamente i monociti devono ammontare a circa il 3-8% del totale dei leucociti che si misurano con la formula leucocitaria, con la percentuale verso il limite alto che indica con ogni probabilità la presenza di infezioni che il nostro corpo sta combattendo.

Quando possiamo parlare di valori bassi di monociti nel sangue?

Possiamo parlare senza dubbio di monociti bassi nel sangue quando questi siano inferiori al 3% della conta totale dei leucociti o globuli bianchi. Valori vicini al 3%, seppur bassi, devono comunque in genere e in assenza di altri sintomi considerarsi come normali.

Una piccola nota sui macrofagi

I macrofagi e anche i monociti da cui essi derivano hanno spessissimo la necessità di agire in combinazione con altri tipi di anticorpi. Sono, spesso, infatti impossibilitati nel riconoscere quelli che sono i potenziali agenti patogeni, batteri o anche tossine.

Hanno bisogno che un altro anticorpo vi ci si leghi per segnalarne la pericolosità e poi operare. I macrofagi, inoltre, sono in grado di ingerire gli elementi estranei, per poi digerirli e inserendo frammenti molecolari dell’ingerito sula propria membrana cellulare.

Tali complessi proteici sono facili da riconoscere per altre categorie di anticorpi e permettono una risposta immunitaria molto più immediata da parte del nostro organismo.

Perché i monociti possono essere bassi?

Abbiamo capito a questo punto della trattazione che i monociti sono utilizzati dal nostro corpo, così come avviene per altri tipi di anticorpi e globuli bianchi, per combattere delle specifiche infezioni o per liberarsi da alcune sostanze di scarto.

Ma quali possono essere le cause che possono portare alla riduzione di queste cellule nel sangue?

I casi sono in realtà diversi e per quanto infrequente la condizione, la medicina è riuscita ad individuare le cause che possono portare ad una diminuzione dei monociti in circolazione:

  • infezioni in fase acuta, soprattutto dopo il picco delle prime 8 ore, che in genere fanno registrare un forte aumento dei monociti in circolo. In questo caso il medico dovrà cercare di individuare quelli che sono i potenziali agenti patogeni che hanno comportato l’insorgere dell’infezione e possibilmente intervenire con terapie di supporto al sistema immunitario, laddove fosse necessario con farmaci antibiotici;
  • può essere il caso inoltre di alcune patologie che possono comportare una riduzione dell’attività del midollo osseo, che è la parte del nostro corpo deputata alla produzione dei globuli bianchi e anche dunque dei monociti: può trattarsi di aplasia midollare di diversi tipi e di leucemie acute;
  • può essere anche il caso dell’assunzione di determinati farmaci che hanno effetto mielotossico e sono, dunque, in grado di ridurre la funzionalità del nostro midollo osseo.

Bisogna preoccuparsi nel caso monociti bassi nel sangue?

Non necessariamente, anche se sarà comunque necessario che il medico prepari per noi i corretti percorsi diagnostici, al fine di individuare quelle che sono le cause che hanno portato a questa anomalia.

Nel grosso dei casi si tratta di infezioni in fase acuta, che devono essere immediatamente trattate dal medico per evitare evoluzioni nefaste e per evitare che l’infezione prenda il sopravvento, rendendola molto più difficile da curare.

Diverso il discorso nel caso in cui la diagnosi sia di patologie in grado di attaccare il funzionamento del midollo osseo, come le aplasie midollari e le leucemie acute.

In quel caso, i percorsi terapeutici sono più complessi e richiedono risposte sia immediate sia di medio e lungo periodo, sempre da concordarsi con lo specialista di riferimento e sempre da seguire fino a quando non si saranno riuscite a ristabilire condizioni di normalità.

Ci sono rimedi efficaci per i monociti bassi nel sangue?

No. Trattandosi di una condizione che nasconde in genere patologie potenzialmente anche gravi, è assolutamente necessario rimettersi alle determinazioni del medico ed evitare qualunque tipo di terapia fai da te.

Non esistono inoltre alcun tipo di rimedi naturali fai da te che possono aiutare il corpo a riprendere una produzione adeguata di monociti.

Diventa dunque di fondamentale importanza individuare la patologia e poi combatterla con la terapia indicata dal medico.

I monociti bassi non sono una condizione patologica di per se, ma sono piuttosto il risultato e la manifestazione di un’altra patologia, che va combattuta ricorrendo agli strumenti offerti dalla medicina.

Come si controlla il livello di monociti nel sangue?

Il livello di monociti nel sangue si controlla attraverso un’analisi del sangue normale, quando il medico abbia richiesto impegnativa anche per la conta dei globuli bianchi o diversamente detta formula leucocitaria.

Non è necessario alcun tipo di precauzione o di procedura speciale per ottenere questo importantissimo dato.

Sarà comunque il medico, nel caso in cui fosse interessato ad individuare la conta dei monociti, ad indicarvi le modalità attraverso le quali operare.

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