Caviglia gonfia e piedi gonfi: cause e rimedi

Il gonfiore ai piedi e alle caviglie è un problema purtroppo molto comune, che può colpire, al contrario di quanto si potrebbe pensare, tutte fasce d’età a prescindere dal sesso del soggetto.

Si tratta di un problema che il più delle volte è legato a quelli che sono problemi di carattere esterno e momentaneo (su tutti il caldo o uno sforzo eccessivo), anche se talvolta possono celarsi altri tipi di problemi dietro quello che sono comunque i sintomi di qualcosa che non va. Spesso le cause possono essere fisiologiche, altre volte invece si tratta di una spia di un problema ben più grave che va sottoposto quanto prima all’attenzione del medico.

Vediamo insieme quali sono le cause in genere collegati con piedi e caviglie gonfie, quali possono essere gli eventuali rimedi e come muoversi, soprattutto se si dovesse trattare di un problema che ci colpisce di frequente.

Quando c’è stato un trauma

Il caso più comune è quello di un trauma, pur leggero oppure importante che sia. Una piccola botta sul collo del piede o sulle dita, oppure una distorsione mentre si sta camminando possono portare piedi e caviglie a gonfiarsi in modo piuttosto rapido.

In questo caso, a patto però che non ci sia nulla di rotto, non c’è molto da preoccuparsi. Si tratta di una reazione fisiologica normale del nostro corpo, che dovremmo trattare semplicemente con un po’ di ghiaccio e del riposo. Non si tratta, per intenderci, del caso più grave di causa che può portare al gonfiore di piedi o caviglie.

Il caso delle donne incinte

Chi ha già affrontato una gravidanza lo sa molto bene: durante la gestazione e soprattutto nei mesi estivi la parte inferiore degli arti tende a gonfiarsi a dismisura. Si tratta di un problema che è in genere riconducibile ai problemi di circolazione tipici della gestazione e che è causato dalla “rivoluzione ormonale” che colpisce le donne durante questo momento così importante e particolare della loro vita.

In altri casi però, quando il gonfiore alle caviglie e ai piedi è occasionale, immediato e repentino, potrebbe trattarsi di un sintomo della preeclampsia, una patologia piuttosto grave che dovrebbe essere affrontata immediatamente dal nostro medico curante. Ad accompagnare il gonfiore alle caviglie, nel caso in cui si trattasse di preeclampsia, possiamo trovare anche altri tipi di sintomi, come ad esempio la perdita e l’annebbiamento della vita e la difficoltà nella minzione. A completare il quadro, la sensazione di vomito e di nausea, che trascende quella che siamo abituati a sentire durante la gestazione e che diventa molto frequente anche in un momento della gravidanza durante il quale, a rigor di logica, non dovremmo avvertirne.

I piedi e le caviglie gonfie successivamente al parto

Successivamente al parto possiamo sperimentare dei problemi analoghi, con i piedi e le caviglie che si gonfiano a dismisura e che finiscono per ricordare com’erano durante la gestazione. In questo caso però si tratta di una reazione fisiologica più che normale, che non dobbiamo considerare affatto come segnale di un pericolo o come manifestazione di una patologia.

Il gonfiore post-parto, che è ritenuto normale e che dunque non dovrebbe causarci alcun tipo di preoccupazione, dura in genere tra i 7 e i 10 giorni. Oltre questo limite temporale, sarebbe ancora una volta il caso di contattare il medico per un controllo di routine teso a scongiurare l’ipotesi che si tratti di un problema più grave di un semplice gonfiore post-parto.

Quando il gonfiore è causato dalla circolazione 

Una cattiva circolazione, vuoi causata da patologie vuoi invece risultante da atteggiamenti scorretti, è una causa altrettanto comune per il gonfiore di caviglie e piedi. Si tratta di un problema che si manifesta con modalità piuttosto diverse, che andremo ad affrontare di seguito.

Tutti quei soggetti che tendono ad avere dei problemi di circolazione sanguigna, tendono allo stesso tempo ad avere più di frequente problemi di gonfiore a piedi e caviglie. La causa di questo disturbo è legata al ristagno del sangue negli arti inferiori, che viene sicuramente accentuato dal rimanere in posizione eretta per lungo tempo o dall’indossare scarpe troppo basse o tacchi alti.

Una possibile soluzione in questo senso può essere quella di mantenere i piedi al di sopra del livello del torace per qualche minuto ogni qualche ora. In questo modo aiuteremo il ritorno venoso nei nostri arti e, soprattutto, andremo a ridurre il gonfiore a piedi e caviglie quasi immediatamente.

Caviglie gonfie e piedi gonfiOltre alla cattiva circolazione sanguigna, le caviglie e i piedi gonfi possono essere causati da un cattivo funzionamento del sistema linfatico: linfedema è la principale causa di questo problema. Si tratta della raccolta di liquido linfatico all’interno dei tessuti. Può essere la risultante di problemi ai linfonodi (anche in seguito alla loro rimozione) oppure ai vasi linfatici. Il movimento del fluido linfatico in queste situazioni può essere alterato o comunque disturbato da questo tipo di problemi e si può cominciare a soffrire di linfedema. Si tratta di una patologia che è in genere accompagnata ad altri tipi di sintomi, come dolore e bruciore sulla pelle, fino a sotto al ginocchio.

Quando caviglie e piedi sono gonfi, potrebbe esserci un problema di insufficienza venosa che va sottoposto quanto prima alla visione del medico. Si tratta di una patologia nella quale il sangue non riesce ad avere un’adeguata circolazione negli arti inferiori. Le vene, in condizioni di normalità, tendono a mantenere uno scorrimento verso l’alto costante, grazie alla messa in funzione delle valvole unidirezionali. Quando queste valvole si danneggiano (e i casi e le cause possono essere innumerevoli), la circolazione del sangue verso la parte alta del corpo è compromessa, con i fluidi che tendono ad accumularsi nella parte inferiore del corpo. Si tratta di un problema sicuramente non da poco, che segnala la presenza di un quadro clinico e patologico complicato, che andrebbe affrontato con l’aiuto del medico.

Un’altra causa molto diffusa è la ritenzione idrica

La ritenzione idrica è un’altra delle cause che comporta la formazione di caviglie e piedi gonfi. Si presenta con maggiore frequenza nel caso in cui il soggetto sia in sovrappeso, ma può colpire chiunque soprattutto durante la stagione calda. Si tratta di un meccanismo difficile da combattere, ma sicuramente più facile da prevenire. Si possono bere infatti con maggiore frequenza, bibite diuretiche naturali, come potrebbe essere ad esempio il caso del tè verde o dell’infuso di limone e finocchio. In questi casi il problema non è particolarmente grave e può essere combattuto con rimedi da fare in casa e che tutti, ma proprio tutti, possono preparare senza troppe preoccupazioni.

Le lesioni ossee

Il gonfiore al piede o alla caviglia non può essere soltanto ricondotto agli accumuli di liquidi nella parte inferiore degli arti. A volte infatti si tratta anche di vere e proprie lesioni che interessano o i legamenti della caviglia, oppure il complesso osseo che va a comporre il piede. Il caso più emblematico che interessa il piede e la caviglia è la distorsione. Si tratta di un problema che è causato dalla distensione innaturale ed eccessiva dei legamenti della caviglia, con il corpo che reagisce con un versamento che può causare gonfiore.

Il problema che deve essere risolto esclusivamente con il riposo e con un buon bendaggio di carattere compressivo. Anche il ghiaccio può aiutare anche se una volta che il gonfiore è arrivato il suo funzionamento peggiora significativamente. Nei casi più gravi, invece si può trattare anche di lesioni del legamento, problemi che vanno trattati ricorrendo ad un bravo ortopedico, che si occuperà di individuarne la gravità e l’intensità, per poi contestualmente individuare un percorso terapeutico adeguato.

Quando cuore, fegato e reni possono causare gonfiore ai piedi e alle caviglie

Possono portare al gonfiore di piedi e caviglie anche determinate patologie di cuore, fegato e reni. Tra le patologie più comuni troviamo:

  • le patologie renali, con i liquidi che non vengono filtrati a ritmo adeguato e finiscono dunque per accumularsi nella parte inferiore del nostro corpo;
  • l’insufficienza cardiaca;
  • le patologie epatiche che prevedono la presenza in eccesso di albumina. Si tratta di una proteina che è in grado di trattenere il sangue all’interno dei vasi sanguigni, andando a peggiorare sensibilmente la circolazione dello stesso.

Il caso delle infezioni

L’ultima causa che può portare al gonfiore di piedi e caviglie è l’infezione batterica che rappresenta la complicazione principale per chi soffre di diabete. Nel caso in cui al gonfiore siano accompagnate bolle e rossore, è necessario ricorrere all’aiuto del medico per individuare non solo la presenza o meno di infezioni, ma per realizzare dei percorsi terapeutici in grado di far rientrare l’emergenza in pochi giorni. Le infezioni, soprattutto se non curate, possono causare problemi ben più gravi del gonfiore a caviglie e piedi.

Condividi su: