Massaggio Ayurvedico: i benefici di un massaggio millenario

Il massaggio ayurvedico o ayurveda è una tecnica di massaggio diventata molto popolare anche in occidente, soprattutto in questi ultimi anni caratterizzati da un recupero (e spesso purtroppo da un’accettazione acritica) di quelle che sono le tradizioni pre-scientifiche dei popoli orientali e non solo.

Si tratta di un massaggio che ha effettivamente origini molto antiche e che viene utilizzato principalmente per rilassare tanto il corpo quanto la mente, anche se molti dei suoi sostenitori si spingono poi per rintracciarvi altri tipi di proprietà.

Il massaggio ayurvedico però, al netto delle rare leggende che si sentono sul conto della tecnica stessa, possono sicuramente dare al paziente una serie di benefici. In questa guida andremo ad indagare proprio quali sono le possibilità che questo massaggio offre, tenendo separate le leggende metropolitane da quelle che invece sono le verità scientifiche.

Che cos’è il massaggio ayurvedico?

Si tratta di una tecnica di massaggio del quale si ha testimonianza a partire dal decimo secolo avanti Cristo circa, e quindi di una tecnica estremamente datata nel tempo. Da sempre, anche nei primi documenti che descrivono la pratica, il massaggio ayurvedico è considerato una tecnica non solo di mero massaggio, ma piuttosto come uno strumento per recuperare l’equilibrio psichico e fisico.

Il nome, d’altronde, è tutto un programma. È un composto delle parole vita (ayu in sanscrito) e veda (che vuol dire invece scienza). Questo tipo di massaggio dunque si inserirebbe in quella tradizione di conoscenza e filosofia olistica del corpo umano, che sta vivendo un momento di estrema popolarità non solo in Italia, ma in tutto il mondo sviluppato.

Massaggio Ayurveda Fonte foto: ayurvedanice.com

In occidente però il massaggio ayurvedico è praticamente da sempre utilizzato anche come presidio di bellezza, talvolta in applicazioni dalla dubbia efficacia come nel caso del massaggio ayurvedico contro la cellulite o per il rimodellamento del corpo.

Come funziona il massaggio ayurveda?

Si tratta di un massaggio di tipo manipolatorio e quindi non solo caratterizzato da pressioni, ma anche dalla manipolazione degli arti e della colonna vertebrale. Può essere sia dolce sia deciso e come primo scopo ha quello di favorire la circolazione del sangue (o dei fluidi vitali, secondo la tradizione).

Sempre secondo la tradizione, il massaggio ayurveda sarebbe inoltre capace di ristabilire equilibrio nei centri energetici dell’organismo: non è dato ovviamente sapere scientificamente di cosa si tratterebbe e i più propensi a sposare la causa della medicina pre-scientifica orientale dovranno prendere per buono quello che si racconta su questo massaggio e sulla sua capacità di riequilibrare i flussi energetici all’interno del corpo.

Centri energetici e flussi non sono concetti che possono essere dimostrati scientificamente e dovremo dunque limitarci a chiudere la questione.

Gli effetti benefici immediati

Si devono però sicuramente riconoscere quelli che sono gli effetti benefici, soprattutto nel brevissimo termine, che il massaggio ayurvedico ha, sia su persone che hanno problemi alle articolazioni, sia invece su persone in un ottimo stato di salute, che hanno soltanto bisogno di rilassarsi.

Un buon massaggio ayurvedico, se fatto da personale specializzato e che sa quello che sta facendo, può aiutare a superare l’affaticamento muscolare, a rilassare muscoli contratti e anche a recuperare da allenamenti particolarmente duri.

I dubbi effetti curativi

I sostenitori del massaggio ayurvedico affermano che con il ricorso a oli vegetali specifici e a tecniche di massaggio ayurvedico avanzate si potrebbero ristabilire gli equilibri delle tre principali energie vitali, quelli che nella letteratura e nella filosofia vedica vengono chiamate doshi.

Secondo la stessa letteratura, il massaggio ayurvedico potrebbe aiutare a superare l’emicrania, curare gli stati patologici del cuoio capelluto e dei capelli, liberare dall’ansia e dallo stress attraverso attente manipolazioni e pressioni sul volto, aiutare a superare i problemi di cervicale, eliminare il dolore alla schiena, superare molti problemi alle gambe, come la cellulite, i dolori di tipo reumatico e la contrazione muscolare.

Senza entrare nello specifico delle questioni, si deve sicuramente dire che il programma del massaggio ayurvedico è uno dei più ambiziosi e che sebbene le condizioni che si prefiggerebbe di curare siano quasi tutte di tipo articolare, non ci sono studi scientifici in grado di dimostrare la bontà di questa tecnica al fine di superare questo tipo di problemi.

Le particolarità del messaggio ayurvedico

Il massaggio ayurvedico ha diverse particolarità, che proveremo a riassumere in breve tra pochissimo, cercando di farvi anche comprendere quali siano le differenze delle diverse tecniche che vengono utilizzate:

  • il massaggio con le mani è il più comune, e può essere svolto sia da un massaggiatore che da due contemporaneamente. Si tratta della tecnica che possiamo considerare di base tra quelle utilizzate in questo tipo di massaggio e che sono il punto di partenza per chiunque stia cercando di trarre benefici da esso;
  • il massaggio con i piedi, il Midhiabhyangam, veniva utilizzato secondo la leggenda per far recuperare i corpi dei guerrieri dopo lunghissime giornate di marcia o di scontro. Viene fatto sulla schiena in modo precipuo. Il tocco è decisamente più intenso, anche se i motivi della scelta tra piedi e mani da parte del massaggiatore hanno in genere a che fare con i diversi canali energetici;
  • si può anche utilizzare in combinazione musica particolare per favorire il rilassamento del soggetto che si sottopone a questo tipo di pratiche e favorirne anche, in un certo senso, la guarigione. Il grosso dei saloni che offrono questo tipo di massaggio sono ormai attrezzati con impianti in grado di offrire un’esperienza piuttosto completa, con un immersione totale nel relax anche grazie alle particolari musiche scelte.

L’uso degli oli essenziali

Per il massaggio ayurvedico assume un’importanza fondamentale anche l’uso degli oli essenziali, di diversi tipi e scelti a seconda del tipo di problema che il soggetto che si sta per sottoporre al massaggio dovesse presentare.

La scelta è collegata ai diversi dosha presenti sul nostro corpo e, anche in questo caso, si tratta di valutazioni pre-scientifiche, che non sono mai state dimostrate da studi con risultati replicabili in laboratorio.

Tendenzialmente se il problema dovesse verificarsi, secondo l’esperto, a livello di dosha Vata, si utilizzano oli come quello di ricino, quello di germe di grano, o quello di sesamo. Si può aggiungere anche olio di salvia, di cipresso o anche di rosmarino, a bilanciare i pesanti oli di cui abbiamo parlato in apertura.

Per il dosha Pitta talvolta invece si usano oli più leggeri: tendenzialmente olio di cocco, olio di sandalo e più raramente olio di riso, che possono essere accompagnati anche da oli essenziali più profumati, come ad esempio quello di rosa o quello di lavanda.

Per problemi invece al dosha Kapha, vengono utilizzati oli che sono medi, come l’olio di mandorle oppure quello di jojoba. Si tratta di oli molto idratanti e che hanno sicuramente una buona azione elasticizzante della cute.

Ad ogni modo, si tratta di tecniche che non vanno assolutamente associate all’aromaterapia, altra tecnica dubbia sul piano scientifico ma che non va assolutamente confusa con la tecnica di cui stiamo parlando nella guida di oggi.

La tecnica dell’olio colato: shirodara

La Shirodara è una tecnica ayurvedica che però non ha alcun tipo di legame con i massaggi, anche se si propone di offrire lo stesso tipo di benefici a chi vi si sottopone. Si tratta di una tecnica che vede l’uso di oli tiepidi, che vengono fatti colare a ritmo costante sulla fronte.

Si tratta di una tecnica in grado di garantire un rilassamento estremamente profondo e che dona spesso anche una sensazione di benessere importanti. Se vi trovate in un centro che offre massaggi ayurvedici professionali, il nostro consiglio è di dare una possibilità alla Shirodara, una delle tecniche più originali di questa scuola.

La tecnica Pindasweda

L’ultima tecnica di cui vi parliamo nella guida di oggi è la Pindasweda. Si tratta di un massaggio ayurvedico che vede prima il ricorso all’olio tiepido per il massaggio e poi a dei sacchetti di erbe, che vengono prima riscaldati e poi strofinati con cura nelle aree che interessano. Si tratta di una tecnica molto rilassante, e che secondo la scuola ayurvedica sarebbe in grado di riequilibrare i flussi energetici. Parliamo di una tecnica che in alcuni casi potrebbe dare dei buoni risultati contro la cellulite, soprattutto in quanto in grado di stimolare la circolazione negli arti.

Quanto costa un massaggio ayurvedico?

Il massaggio ayurvedico non è assolutamente economico, soprattutto se ci si rivolge a professionisti certificati e che abbiano soprattutto modo di dimostrare la perfetta padronanza della tecnica in questione. I costi si aggirano intorno agli 80-100 euro nel caso di sedute da 40 minuti e possono facilmente superare i 150 euro nel caso in cui si abbia bisogno di una seduta prolungata.

Si tratta di costi comunque in linea con quelli che sono i massaggi professionali e che non costituiscono sicuramente ostacolo al ricorso a questo tipo di tecnica.

Il massaggio ayurvedico funziona?

In chiusura dobbiamo comunque ricordarvi che, sebbene si tratti di un massaggio che può avere ripercussioni sicuramente positive sul nostro corpo, non si tratta comunque di un massaggio che è poi in grado di andare ad affrontare tutte le questioni di cui abbiamo parlato sopra.

Non ci sono infatti prove scientifiche della bontà del massaggio per riequilibrare i cosiddetti flussi energetici e dosha, concetti della medicina vedica che la medicina ufficiale non riconosce e non è in grado di dimostrare scientificamente. Si tratta di avvertenze che riteniamo necessarie per chiunque voglia avvicinarsi a questo tipo di pratiche basandosi anche e soprattutto su quello che le ricerche (in verità molte) sul problema specifico hanno affermato.

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