Formicolio Mano Sinistra: Cause e Rimedi

Il formicolio alla mano sinistra è un sintomo molto comune che tutti abbiamo avuto modo più e più volte di sperimentarlo nel corso della vita.

Data la sua diffusione è facile intuire quanto molto spesso si tratti di un fenomeno passeggero e privo di qualsiasi significato patologico, difatti nella grande maggioranza dei casi è un fenomeno conseguente ad una banale compressione dei nervi e dei vasi sanguigni della mano sinistra o del braccio sinistro in seguito all’assunzione di posture ed atteggiamenti errati.

Si tratta di un evento che si verifica spesso di notte, specie se si dorme con il braccio sinistro tenuto al di sotto del corpo o al di sotto del cuscino, oppure durante il giorno eseguendo gli stessi movimenti ripetuti quali scrivere alla tastiera od utilizzare il mouse per ore.

Il formicolio alla mano sinistra è una parestesia, ossia un’alterazione della sensibilità di una zona del corpo, in questo caso della mano sinistra, che si manifesta come un intorpidimento, una sensazione di prurito, di ridotta sensibilità e indolenzimento che può irradiarsi anche all’avambraccio, al braccio sinistro ed estendersi fino alla spalla.

Trattandosi comunque dell’arto superiore sinistro è molto facile spaventarsi pensando che il sintomo possa riferirsi ad un infarto del miocardio, ma vedremo che le possibili cause sono davvero numerose e che quelle cardiache costituiscono soltanto una piccola minoranza dei casi.

Per questo motivo non è necessario allarmarsi in caso di formicolio alla mano sinistra, a meno che questo si accompagni ad una sintomatologia ben più intensa che vedremo approfonditamente in seguito.

Quali sono le cause più comuni di formicolio alla mano sinistra? 

Come vi abbiamo precedentemente accennato, le cause che possono portare alla comparsa di questo disturbo possono essere tante e coinvolgere distretti corporei differenti.

Sindrome del tunnel carpale

E’ sicuramente la condizione patologica più diffusa quando si avverte formicolio alle mani, colpisce prevalentemente i soggetti di sesso femminile in età adulta ed avanzata, ed è da collegarsi ad un fenomeno di compressione o “intrappolamento” a carico del nervo mediano che deriva dal plesso brachiale.

La sintomatologia si manifesta tipicamente nelle ore notturne ed il soggetto avverte il manifestarsi di formicolio ed intorpidimento quando si corica. Inizialmente, i sintomi si avvertono nella metà laterale della mano (pollice, indice, medio e la metà laterale dell’anulare), in seguito il formicolio si estende all’avambraccio per giungere fino alla spalla.

Se questo disturbo viene diagnosticato dopo che sia trascorso un lungo periodo di tempo dalle prime manifestazioni dei sintomi, il soggetto potrebbe andare incontro ad episodi di ipotrofia muscolare (riduzione della massa muscolare), che colpiscono in modo caratteristico l’eminenza tenar (rilievo carnoso che si trova alla base del pollice).

Non esiste una sola causa, spesso difatti si tratta di una patologia idiopatica, conseguente a più concause. In genere, uno dei fattori favorente il disturbo è la messa in atto di movimenti ripetitivi (quali scrivere a lungo con la tastiera del computer o utilizzare il mouse per diverse ore tutti i giorni, e nel caso specifico del formicolio alla mano sinistra ad essere coinvolti sono i soggetti mancini), ma vi sono anche alcune classi di farmaci quali antibiotici ed anestetici che possono essere responsabili della comparsa del fenomeno.

Posizioni scorrette

La sensazione di formicolio al braccio, alle dita e alla mano sinistra sono molto spesso conseguenti a fenomeni di compressione a carico dei nervi e dei vasi sanguigni tipici di quando si assumono posizioni scorrette per lungo tempo o di quando si effettuano sforzi fisici eccessivi.

Si tratta di una condizione molto comune anche al risveglio, questo perché durante il sonno si possono assumere posizioni che comprimono vasi e nervi scatenando quella fastidiosa sensazione di intorpidimento e “mano morta”, fredda al tatto per via del minor flusso di sangue.

Stress ed ansia

Questi due fattori portano ad assumere posture in cui i muscoli della spalla e del braccio rimangono contratti per lungo tempo a causa dello stato di tensione emotiva, esitando quindi della sensazione di formicolio ed intorpidimento oggetto di questo articolo.

Parliamo, infatti, di manifestazioni che possono coinvolgere anche la sfera somatica e non solo quella psicologica.

Cervicale

Analogamente per quanto accade per lo stress e l’ansia, anche il dolore di natura cervicale può portare ad assumere posizioni di contrazione muscolare prolungata che comprimono i nervi ed i vasi della mano sinistra dando formicolio e ridotta sensibilità.

Anemia e carenza di vitamina B12 (cobalamina)

In caso di anemia si ha un ridotto valore di emoglobina, responsabile del trasporto di ossigeno, elemento che provvede al corretto metabolismo cellulare, mentre la carenza di vitamina B12 ha influenze negative sul metabolismo dei nervi. In entrambe i casi si ha uno stato di sofferenza tissutale che può sfociare in formicolio e parestesie.

Infiammazioni del plesso brachiale

Abbiamo visto in precedenza la sindrome del tunnel carpale, che colpisce il nervo mediale, ma del plesso brachiale fanno parte anche il nervo radiale ed il nervo ulnare. Quest’ultimo va ad irradiare la parte mediale della mano (dito mignolo ed anulare), scatenando formicolio, ridotta sensibilità e parestesie.

Sclerosi multipla

Malattia che porta alla progressiva distruzione della guaina mielinica che riveste i nervi e che consente la corretta trasmissione dell’impulso nervoso. Quando la guaina mielinica viene lesionata si ha un difetto di trasmissione che porta ad affaticamento e parestesie. Le parestesie ed il formicolio sono un sintomo molto comune tra i malati di sclerosi multipla, quindi si raccomanda di non sottovalutare il problema se persiste.

Diabete

Condizione in cui si hanno alti livelli di glucosio nel sangue, e questo determina un effetto distruttivo sui nervi (neuropatia diabetica).

Cause circolatorie

In questi casi il formicolio alla mano sinistra è da imputare con buone probabilità alla diminuzione del calibro di un’arteria che dal braccio si irradia alla mano oppure ad un abbassamento della pressione sanguigna che porta ad un minor afflusso di sangue ai tessuti.

È poi caratteristico il fenomeno di Rayanaud che porta a vasocostrizione in caso di sbalzi di temperatura freddo-caldo. Le dita assumono una tipica colorazione pallida o bluastra dovuta al ridotto flusso di sangue che le raggiunge.

Infarto del miocardio

si tratta dell’evento più temuto, ma si ricorda ancora una volta che il formicolio alla mano sinistra è da riferire ad un infarto soltanto in una piccola percentuale dei casi, pertanto non è necessario preoccuparsi quando non vi sono delle basi concrete per farlo.

In caso di infarto il formicolio alla mano ed al braccio sinistro costituiscono sì uno dei sintomi caratteristici, ma a questi si sommano una sensazione di oppressione al petto, difficoltà respiratorie, sudorazione profusa, cute pallida, confusione, sensazione di mancanza di equilibrio, stordimento e brividi.

In questi casi è necessario contattare immediatamente il 118 o recarsi al più vicino pronto soccorso.

Come si effettua la diagnosi? 

Abbiamo visto come il formicolio alla mano sinistra possa essere la conseguenza di una moltitudine di fattori, molti dei quali di lieve entità e non patologici, ma è bene comunque sapere che in una minoranza dei casi il sintomo rappresenta il campanello di allarme di una manifestazione clinica di grande interesse clinico.

Se il formicolio alla mano sinistra persiste a lungo, e se si associa ad altri sintomi quali mancanza di forza, dolore, mancanza di sensibilità, sensazione di bruciore e se la sintomatologia si irradia anche al resto del braccio, fino alla spalla, è necessario rivolgersi al medico con tempestività per farsi indirizzare verso analisi più approfondite che verteranno in ambito neurologico, ortopedico, cardiologico o vascolare.

Ovviamente il medico terrà conto dei sintomi percepiti, da quanto tempo si manifesta il formicolio, se è continuo od episodico, se si accompagna a mancanza di forza, ipostenia del tessuto muscolare e manifestazioni cutanee. A seconda dei dati raccolti il medico potrà poi sottoporre il soggetto ad ulteriori analisi più approfondite, sulla base dei sospetti diagnostici specifici.

Per quanto riguarda la diagnosi di tunnel carpale il medico ortopedico può effettuare delle manovre di flesso-estensione, in grado di indicare la presenza del disturbo, ma esistono esami molto più accurati e specifici quali l’elettromiografia e l’elettro-neuro-miografia, che permettono di studiare la velocità di conduzione dello stimolo nervoso e fare diagnosi di tunnel carpale in fase precoce.

Le stesse tecniche vengono usate per diagnosticare anche le altre forme di lesioni a carico dei nervi del plesso brachiale (nervo ulnare e radiale).

Per le altre tipologie di patologie potranno rivelarsi utili un prelievo di sangue, un elettrocardiogramma, un ecocolordoppler (esame non invasivo che consente di osservare i vasi sanguigni ed il flusso ematico al loro interno), una radiografia od una risonanza magnetica.

Quali sono le terapie più efficaci?

In caso di tunnel carpale, in genere, si interviene mediante un’operazione chirurgica capace di decomprimere il nervo mediano. Analogamente si agirà allo stesso modo per i disturbi a carico degli altri nervi del plesso brachiale.

Se si tratta di banali infiammazioni potranno rivelarsi utili farmaci antinfiammatori, od un trattamento a base di cortisone come primo intervento nei soggetti a cui viene diagnosticata la sclerosi multipla.

In caso di una normale compressione temporanea, dovuta all’assunzione di una posizione scorretta durante il sonno od il lavoro sarà sufficiente come semplice rimedio quello di cambiare posizione e di muovere la mano per ripristinare il normale flusso di sangue.

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