Prurito alle Mani: Cause e Rimedi

Il prurito alle mani può essere sia un sintomo fastidioso e preoccupante che un motivo di imbarazzo e vergogna a causa della visibilità del gesto di grattarsi continuamente o dei conseguenti segni sulla cute.

Si tratta di un disturbo molto diffuso e di norma è dovuto all’esposizione al freddo o all’uso di saponi o detergenti troppo aggressivi, quindi sostanzialmente a fenomeni di pelle disidratata o irritata.

In questi casi il prurito alle mani si associa di solito a cute screpolata, secca e desquamata, rossore, bruciore e fastidio a livello del dorso della mano e tra le dita.

Tuttavia, questa sensazione può essere causata anche da reazioni allergiche dovute all’esposizione a determinate sostanze o a punture di insetto o ancora ad infezioni e parassitosi. In questo tipo di casi al prurito alle mani, al rossore e al gonfiore si sommano manifestazioni cutanee quali vescicole o pustole che possono interessare una o entrambe le mani.

Alla base del prurito alle mani possono anche esserci delle cause sistemiche che apparentemente nulla hanno a che fare con le mani, quali anemia, ipotensione, malattie neurologiche, disturbi al fegato o malattie autoimmuni.

In questo tipo di casi il prurito può presentarsi anche senza manifestazioni cutanee, in genere interessa entrambe le mani e può riguardarne sia il dorso, il palmo che la zona tra le dita.

Con quale criterio bisogna agire?

Se il prurito alle mani si presenta come un evento sporadico e di lieve entità, magari associato ad una pelle un po’ secca e disidratata, sarà sufficiente applicare delle creme lenitive ed idratanti per ridonare idratazione alla pelle.

Quando invece il prurito persiste, se riguarda anche altri distretti del corpo quali i piedi e le pieghe cutanee e se ad esso si accompagnano manifestazioni cutanee, allora si rende necessario parlarne con il proprio medico curante, che darà indicazione delle indagini diagnostiche cui sottoporsi per determinare la causa del disturbo e per individuare la corretta strategia terapeutica.

Viste le varie manifestazioni che possono accompagnare il prurito alle mani, andiamo ad offrire una panoramica più approfondita delle cause più comuni all’origine del disturbo.

Quali sono le cause principali di prurito alle mani? 

Pelle secca e disidratata

Senz’altro il motivo più comune di prurito alle mani, ma in genere per tutto il corpo. Si tratta di un fenomeno che si presenta soprattutto nei mesi freddi o quando si usano dei saponi troppo aggressivi che non rispettano il pH della pelle o ancora nei soggetti disidratati.

La pelle quindi tende a screpolarsi, desquamarsi e talvolta a spaccarsi, causando prurito, sensazione di pelle che “tira” e dolore.

Dermatite

Si tratta di un gruppo ampio di patologie cutanee che nell’insieme vanno ad interessare quasi il 2% della popolazione.

Prendendo in esame il sintomo specifico del prurito alle mani possiamo individuare tre tipologie di dermatite maggiormente responsabili del fenomeno: la dermatite da contatto, quella allergica e la dermatite atopica.

  • Dermatite da contatto: scatenata dal contatto con sostanze irritanti per la pelle, quali acidi, detergenti e solventi. Il prurito e l’entità delle lesioni scatenate da queste sostanze andranno di pari passo alla composizione, alla concentrazione e alla durata del loro contatto sulla cute. Non si tratta di quadri di allergia, difatti le lesioni ed il prurito alle mani non sono dovute a reazioni individuali, ma alla natura stessa delle sostanze irritanti;
  • Dermatite allergica da contatto: a differenza della condizione precedente il prurito alle mani, e le eventuali lesioni cutanee, sono dovuti ad una reazione allergica. Si può dire che l’esposizione ad una data sostanza nella maggior parte dei soggetti non sortirà alcun effetto, mentre nei soggetti predisposti darà luogo alle manifestazioni allergiche;
  • Dermatite atopica: si tratta di una forma di eczema di tipo cronico che si presenta in periodi di manifestazioni acute alternati a periodi di normalità. È una patologia a trasmissione genetica che riguarda maggiormente il sesso femminile rispetto a quello maschile. I fattori scatenanti possono essere molteplici, dal semplice sfregamento, alla ridotta sudorazione all’esposizione a virus e batteri. I sintomi principali includono prurito alle mani e ai polsi, infezioni cutanee, pelle arrossata, cute secca e rugosa, escoriazioni e la formazione di papule.

Alterazioni ormonali

Riguardano in particolar modo le donne in stato di gravidanza, in cui le oscillazioni ormonali danno facilmente esito a pruriti diffusi in tutto il corpo, specie nel corso degli ultimi 3 mesi della gestazione.

Pressione arteriosa e anemia

In entrambe le situazioni si ha un minor apporto di ossigeno ai tessuti, specie a livello delle estremità del corpo (mani e piedi), che da esito a lievi pruriti che perdurano nel tempo.

Sudorazione

In caso di forte sudorazione, sia in relazione al caldo o al contato con fonti di calore, che a condizioni patologiche quali l’iperidrosi (in cui le ghiandole sudoripare producono sudore in eccesso) si possono manifestare forti pruriti alle mani.

I pori della pelle risultano ostruiti e questa condizione agevola la proliferazione batterica, causando prurito e senso di fastidio.

Psoriasi

Si tratta di una patologia autoimmune in cui si ha un ispessimento dell’epidermide a causa di un’accelerata proliferazione cellulare.

La psoriasi si caratterizza per la presenza di pustole che causano un forte prurito e di quelle che vengono definite come squame di aspetto biancastro.

Queste manifestazioni sono piuttosto antiestetiche, specie se si localizzano in una zona del corpo esposta. Si tratta di una malattia multifattoriale dovuta sia a fattori genetici che allo stress, alle infezioni batteriche (responsabili della stimolazione del sistema immunitario), ma anche dall’assunzione di farmaci e alle alterazioni ormonali (in virtù di questo fattore sono maggiormente esposti alla malattia i soggetti in età adolescenziale e le donne in stato di gravidanza).

Punture di insetti e ferite

Nel primo caso le punture di insetti possono dare esito a manifestazioni allergiche, dovute all’inoculazione di sostanze irritanti; nel secondo caso invece le ferite se non ben curate possono far comparire piccole raccolte di pus per poi risolversi in croste che possono scatenare prurito.

Parassitosi

Si fa riferimento in particolar modo alla scabbia, un’infestazione parassitaria causata dall’acaro Sarcoptes scabiei hominis.

Questi parassiti depositano le uova a livello dell’epidermide ed una volta schiuse i parassiti cominceranno ad alimentarsi scavando cunicoli nella cute del soggetto colpito.

L’infestazione da scabbia da esito alla formazione di vescicole, pustole, escoriazioni, bolle e soprattutto scatena un forte e persistente prurito che non può essere lenito e che si intensifica nelle ore notturne.

Le regioni maggiormente colpite sono le mani, i piedi, i polsi, le ascelle, l’inguine, i genitali e le mammelle ed il contagio avviene tramite contatto diretto con una persona (non con un animale), colpita dall’infestazione tramite rapporti sessuali oppure ancora per mezzo dello scambio di indumenti.

Sclerosi multipla

Malattia neurodegenerativa che porta alla progressiva distruzione della guaina mielinica che riveste i nervi e che consente la corretta trasmissione dell’impulso nervoso.

Quando la guaina mielinica viene lesionata si ha un difetto di trasmissione che porta ad affaticamento, prurito e parestesie.

Le parestesie ed il prurito, localizzati soprattutto a livello delle estremità, dunque alle mani e ai piedi, sono un sintomo molto comune tra i malati di sclerosi multipla, quindi si raccomanda di non sottovalutare il problema se esso persiste.

Patologie epatiche

Il prurito alle mani può ricollegarsi anche a stati di sovraccarico di tossine nell’organismo quando il fegato non riesce a svolgere la sua funzione di conversione dell’ammoniaca (sostanza che deriva dalla degradazione delle proteine) in urea.

Come si può notare, le cause che possono scatenare il prurito alle mani sono veramente molte e tutte diverse per eziologia. Pertanto, prima di intraprendere qualsiasi tipo di azione si raccomanda di segnalare il problema al medico che cercherà di risalire alle cause scatenanti.

Come avviene la diagnosi? e quali risultano essere le terapie più efficaci per risolvere il problema?

Come si effettua la diagnosi? e quali terapie esistono? 

Un lieve e sporadico prurito alle mani non deve destare alcuna preoccupazione, tanto più se la cute è screpolata e secca.

Sarà sufficiente ripristinare la corretta idratazione della pelle, applicando creme lenitive ed idratanti ed integrando alla propria dieta un maggior quantitativo di frutta e verdura.

È poi importante utilizzare saponi e prodotti cosmetici che rispettino il pH della pelle e che non contengano sostanze irritanti

Quando invece sono presenti delle piccole ferite sarà necessario dapprima disinfettare la zona, per poi provvedere a tenerla pulita e asciutta fino alla guarigione.

Quando compaiono le croste compare anche il prurito, tuttavia si raccomanda di non grattare la zona, questo perché le unghie potrebbero sia riaprire la ferita (provocando la comparsa di una cicatrice), che veicolare batteri e quindi generare un’infezione.

Quando il prurito alle mani, invece, è persistente, si accompagna a lesioni, rossori, gonfiore, manifestazioni cutanee quali pustole, vescicole od eritema, si raccomanda di rivolgersi con celerità alle attenzioni di un medico dermatologo, che presa visione della cute del soggetto e valutata la causa del disturbo tramite test allergologici e analisi del sangue, potrà prescrivere un trattamento mirato.

Quando il prurito si presenta in maniera continua e senza manifestazioni cutanee, il disturbo può collegarsi ad una condizione sistemica.

Il medico potrà misurare la pressione per verificare uno stato di ipotensione, effettuare un prelievo di sangue per valutare se il soggetto mostra anemia, alterazioni degli elettroliti o dell’urea, se vi sono tracce di malattie autoimmuni o infezioni in corso.

È di fondamentale importanza affidare la cura della propria pelle, o delle patologie sistemiche alla base dei sintomi, esclusivamente alle attenzioni di un medico: l’unico a possedere le conoscenze che permettono di individuare la natura dei sintomi e di prescrivere le terapie più opportune.

Nessuna fotografia trovata su internet può permettere di fare auto-diagnosi e nessun rimedio fai da te garantirà di risolvere il problema, anzi, questo atteggiamento farebbe perdere tempo ed aumentare i potenziali rischi associati a questo disturbo.

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