Biopsia Prostatica: Procedura ed Effetti Collaterali

Che cos’è la biopsia prostatica? In quali casi è consigliata? Come si svolge la procedura? Fa male? Quale tra le diverse procedure bisogna scegliere? Ci sono rischi?

Quando parliamo di esami, soprattutto se importanti come la biopsia prostatica, i dubbi che affollano la nostra mente sono diversi. Niente paura però, perché siete nel posto giusto per dissiparli.

Nella guida di oggi parleremo infatti di biopsia prostatica, delle procedure coinvolte, delle modalità di svolgimento della stessa, degli effetti collaterali e dei risultati.

Che cos’è la biopsia prostatica?

La biopsia prostatica è un test di tipo diagnostico che ha come obiettivo il raccoglimento di una parte di tessuto della prostata, per le successive analisi di laboratorio al microscopio.

Viene richiesto tipicamente per analizzare l’eventuale presenza di forme tumorali benigne o maligne e può essere svolta passando da due vie principali:

  • attraverso l’uretra, il canale che per intenderci è utilizzato dal nostro corpo per espellere l’urina o lo sperma verso l’esterno;
  • passando dal perineo per via transrettale, l’area tra il nostro ano e l’inizio della sacca scrotale.

Il secondo metodo, come avremo modo di vedere più avanti, è di gran lunga il più comune e il più utilizzato anche nel nostro paese.

Voltiamo pagina per approfondire quali sono i segni ed i sintomi che possono portare a doversi sottoporre ad un esame di questo tipo. 

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