Dieta per Colonscopia: Guida alla Preparazione Migliore!

La dieta per la colonscopia non è un regime alimentare pensato per perdere peso, ma piuttosto per andare a prepararsi per quello che è uno degli esami diagnostici più importanti per la salute del nostro intestino: la colonscopia.

Si tratta di una serie di accorgimenti fondamentali da adottare per consentire una corretta e profonda pulizia dell’intestino in modo tale da consentire ai medici di poter esplorare accuratamente la zona.

La dieta deve essere parte assolutamente integrante del nostro processo di preparazione alla colonscopia, a prescindere dal fatto che possa trattarsi dell’esame tradizionale o di quello, di più recente realizzazione, virtuale.

Perché prepararsi alla colonscopia?

La colonscopia, come avremo modo di verificare più avanti, è un esame specialistico che ha bisogno di un intestino completamente sgombro da residui per avere efficacia. Andare ad eliminare le scorie e soprattutto i residui di cibo metabolizzato diventa dunque di fondamentale importanza per la riuscita dell’esame stesso.

Nelle operazioni di preparazione alla colonscopia, la dieta costituisce la parte principale (e spessissimo l’unica fondamentale).

La preparazione alla coloscopia prevede infatti:

  • la modificazione di eventuali terapie farmacologiche, che potrebbero alterare il normale ciclo intestinale;
  • una dieta che abbia un contenuto di fibre per quanto possibile basso;
  • talvolta il ricorso a farmaci che abbiano effetto lassativo e stimolino dunque l’evacuazione.

Si tratta di operazioni di fondamentale importanza, in quanto sono in grado di:

  • pulire l’intestino a fondo, permettendo di controllarne le pareti attraverso la sonda;
  • rendere l’intera operazione meno fastidiosa, dato che la presenza di escrementi non espulsi renderebbe l’intera operazione molto meno facile e immediata;
  • ridurre anche l’eventuale insorgenza di complicazioni.

Chi non segue quelle che sono le indicazioni del protocollo del laboratorio presso il quale ci si recherà per andare ad effettuare la colonscopia rischia inoltre di dover ripetere l’intera procedura.

La vera dieta per la colonscopia

Come abbiamo detto in apertura, la dieta riveste un’importanza fondamentale per il buon esito della procedura. Nel caso in cui sulle pareti dell’intestino sia presente infatti materiale fecale, questo potrebbe:

  • nascondere l’eventuale formazione di polipi o di altre conformazioni ritenute patologiche;
  • nascondere parzialmente o del tutto le mucose;
  • aumentare quelli che sono i fastidi che si presentano in seguito all’esame.

È bene inoltre ricordare che il protocollo può variare da laboratorio a laboratorio e che questo è spesso aggiustato in base alle particolari condizioni del paziente, ovvero nel caso in cui si sospetti la presenza di infiammazioni dell’intestino, di reazioni allergiche e di altre patologie o reazioni avverse che coinvolgono proprio l’intestino in misura principale.

La dieta per la colonscopia è da seguirsi inoltre per almeno 3 giorni prima dell’appuntamento, anche se una preparazione ottimale prevederebbe di estendere tale regime alimentare fino ad una settimana prima dell’esame.Dieta per colonscopia

Eliminare frutta, verdura, cibi ricchi di fibre

Il primo passo è quello di eliminare dalla dieta immediatamente tutti gli alimenti che possano contenere fibre. A questo scopo sono dunque da rimuoversi immediatamente:

  • frutta, soprattutto se presenta semi, come fichi, fragole, kiwi, uva;
  • verdura, anche qui il fattore “seme” è il più importante: da fare dunque particolare attenzione nel caso di pomodori, melanzane, cetrioli;
  • si devono inoltre eliminare tutti gli alimenti ricchi di fibre, come possono essere anche i legumi, i cereali di tipo integrale, qualunque tipo di prodotto includa fibra aggiunta;
  • inoltre bisognerebbe anche evitare di assumere formaggio, carne in tagli grassi e cioccolato;
  • è necessario inoltre eliminare dalla dieta per la colonscopia anche gli alcolici;
  • la frutta secca va eliminata e vanno eliminati anche gli alimenti che potrebbero contenerla;
  • bisognerebbe inoltre, se possibile, cercare di evitare anche zuppe che contengano in misura minima gli alimenti sopra descritti.

Cosa si può mangiare durante la dieta per la colonscopia?

Durante la dieta per la colonscopia si può dunque andare a mangiare:

  • una moderata quantità di pane e di pasta;
  • carne magra, soprattutto pollame e carne rossa privata del grasso, e cotta con metodi che possono permettere di eliminare il grasso tra le fibre muscolari;
  • pesce;
  • brodi leggeri;
  • l’olio d’oliva, anche se le quantità devono essere comunque ridotte al minimo per evitare di aggiungere troppi grassi al processo metabolico.

I pasti devono essere comunque molto ridotti, fino a scemare, per gli ultimi 2 giorni prima della colonscopia, ad un digiuno quasi assoluto.

Vengono consigliati anche farmaci lassativi

In genere l’ospedale nel quale vi presenterete per la prenotazione vi chiederà di assumere anche dei purgativi per via orale. Si tratta di una pratica che può avere comunque i suoi benefici, anche nel caso in cui si dovesse seguire una dieta come quella che abbiamo indicato poco sopra.

Dopo un breve consulto con il medico e nel caso in cui fosse completamente assente alcun tipo di problematica, si può sicuramente procedere con l’assunzione di questi farmaci, che possono aiutare l’evacuazione e rendere perfette le condizioni nelle quali avverrà il test della colonscopia.

Valida anche per la colonscopia virtuale

La dieta per la colonscopia è da osservarsi, anche se in genere con meno restrizioni, anche per la colonscopia virtuale. Sebbene infatti si tratti di un test che non necessita di un intestino “completamente pulito” come nel caso del test di vecchia generazione, è sempre comunque consigliabile presentarsi al meglio possibile delle proprie condizioni.

Per quanto possa essere sacrificata la dieta per la colonscopia, bisognerebbe evitare di presentarsi al test in condizioni non ottimali, rendendo vano l’intervento e annullando il suo potere diagnostico. Meglio dunque organizzarsi per tempo, seguire per qualche giorno questo piano alimentare e permettere al personale medico di effettuare il test al meglio delle possibilità.

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