Toronto Bridge: Procedura e Costo

Avete mai sentito parlare di una protesi chiamata Toronto Bridge? Di cosa si tratta? Quali sono le condizioni che richiedono un impianto di questo tipo? Come funziona la procedura per applicare un Toronto Bridge? Qual è il costo di questa tecnica dentistica? Ci sono dei rischi?

Oggi parleremo di un particolare impianto dentale che viene applicato in determinate situazioni: il Toronto Bridge. Vediamo insieme di cosa si tratta, cercando di comprendere bene come funziona la procedura di odontotecnica per inserire questa protesi e come si deve effettuare la sua manutenzione successiva.

Che cos’è l’impianto dentale Toronto Bridge?

Al giorno d’oggi la ricerca medica in ambito dentistico ha permesso agli specialisti di risolvere un gran numero di problemi ai denti. Infatti, ci sono tantissime procedure per l’inserimento di un impianto dentale, tra queste troviamo anche il Toronto Bridge 

Grazie a questa particolare protesi dentale è stato possibile andare a sostituire tutta l’arcata dentale, sia essa superiore o inferiore, tanto che il Toronto Bridge è composto da almeno dodici elementi dentali.
Come per la maggior parte degli impianti dentali, questi elementi sostitutivi sono comunemente fatti di ceramica, ma se si vuole risparmiare si possono scegliere anche dei materiali diversi, come la resina, tenendo sempre presente che anche il risultato sarà inferiore.

Questi dodici elementi che vanno a costituire il Toronto Bridge, sono solitamente sostenuti da alcuni impianti fissi (al massimo sette) e vengono installati direttamente sulla mandibola con una procedura che garantisce una stabilità maggiore a tutto l’impianto.

Come avrete già intuito, il nome dell’impianto deriva dalla città di Toronto, in quanto è proprio lì che questa protesi dentale è stata presentata per la prima volta, intorno al 1982.

Una delle particolarità di questo impianto dentale è che, oltre agli elementi sostitutivi, è costituito da una parte di gengiva finta, chiamata anche Flangia in ambito dentistico/odontoiatrico. La flangia finta serve per garantire al paziente un effetto finale perfetto.

Possiamo dire che si tratta, in un certo senso, di una dentiera, solo che invece di aderire con particolari adesivi dentistici, viene letteralmente avvitata alla zona di sostegno.

Quando una persona rimane a lungo senza denti, l’osso della mascella potrebbe tendere ad assottigliarsi con il passare del tempo. Per questo nell’impianto Toronto Bridge è stata inserita la gengiva finta, così da evitare che il paziente assuma il classico sorriso equino con i denti lunghi.

Come avrete già intuito si tratta di una protesi fissa, in quanto non può essere rimossa a causa delle viti che la sostengono. Tuttavia la sua conformazione permette al paziente di seguire le regolari norme igieniche dentali, ma di questo parleremo in seguito.

Un’altra caratteristica del Toronto Bridge, è che, grazie al fatto che si tratta di un unico impianto (e non di un solo impianto per ogni singolo dente), i tempi richiesti per la sua installazione sono relativamente ridotti.

Quali sono le circostanze che richiedono un Toronto Bridge?

Così come funziona per la maggior parte delle procedure dentistiche (ma anche mediche in generale), l’inserimento di questa protesi così innovativa, richiede la presenza di alcune condizioni del paziente.

Solo in presenza delle condizioni base per applicare un impianto del genere, si ha la possibilità di ottenere un buon risultato, che duri nel tempo.

Infatti, prima di consigliarvi un impianto dentale Toronto Bridge, il dentista dovrà sottoporvi ad un’accurata visita di controllo, effettuando particolari esami diagnostici quando lo ritiene necessario, ad esempio una radiografia dentale.

Nonostante ciò, tuttavia, possiamo dire che il Toronto Bridge può essere applicato a un gran numero di pazienti, la cosa più importante in assoluto è che il paziente goda di un buono stato di salute generale.

Per questo motivo è assolutamente indispensabile riferire al dentista la presenza di alcune particolari condizioni patologiche, in modo tale che sarà lo specialista a valutare la possibilità di inserire un Toronto Bridge, oppure di utilizzare dei metodi alternativi, in base alla malattia.

Alcune delle malattie che bisogna indiscutibilmente riferire al proprio dentista prima di procedere con l’applicazione del Toronto Bridge, sono le seguenti:

  • Presenza di una malattia cardiovascolare;
  • Presenza di diabete;
  • Presenza dell’osteoporosi (in questo caso anche i farmaci previsti possono influenzare il risultato di un Toronto Bridge);
  • Presenza di un tumore.

Inoltre, prima di procedere con l’inserimento di questo impianto, il medico dovrà verificare se il vostro apparato osteogengivale è in buone condizioni oppure no. E’ indispensabile, infatti, che le ossa sulle quali verrà inserito il sostegno dell’impianto non siano rovinate in nessun modo.

Tuttavia, in alcuni casi particolari in cui le ossa non sono sane e si sospetta che non siano in grado di sostenere l’impianto, il dentista potrebbe ritenere opportuno ricorrere a delle particolari tecniche che permettono di rigenerare le ossa in questione, ad esempio l’inserimento di un innesto.

In ogni caso è molto raro che un paziente presenti il totale deterioramento delle ossa sulle quali applicare l’impianto. In tutti gli altri casi, l’innesto osseo garantirà, con un po’ di tempo, la neoformazione delle ossa che sorreggeranno l’impianto Toronto Bridge.

L’applicazione del Toronto Bridge è molto semplice, come vedremo in seguito, per questo i candidati ideali per tale procedura sono molti, tra questi ricordiamo soprattutto i seguenti:

  • Tutti quei pazienti che hanno denti naturali danneggiati, deboli o, comunque, compromessi a tal punto da non poter essere ripristinati. Quindi se ne preferisce l’estrazione totale per poter procedere con questo impianto (in questo modo, estraendo i denti danneggiati, si allontana ulteriormente il rischio di contrarre delle infezioni);
  • Pazienti che hanno già subito l’installazione di una protesi attraverso l’ausilio di impianti fissi;
  • Tutti quei pazienti a cui manca un certo numero di denti, quasi tutti, altrimenti chiamati in ambito dentistico pazienti edentuli;
  • I pazienti che vogliono godere di una procedura immediata per l’inserimento di una protesi dentale.

Come funziona la procedura per inserire questo impianto dentale?

Arriviamo al punto della situazione. Come si effettua la procedura per inserire un Toronto Bridge? Vediamolo insieme, considerando sempre le condizioni necessarie di cui abbiamo parlato sopra, per una buona riuscita dell’operazione.

Prima di tutto il dentista/odontoiatra procederà con l’inserimento degli impianti, sui quali verrà fissata la protesi provvisoria che sostituirà i denti mentre i tecnici si dedicheranno alla costruzione della protesi definitiva.

In linea di massima, di solito, trascorrono circa sei mesi per la costruzione di una protesi per l’arcata superiore, e circa tre mesi per quella dell’arcata inferiore, ma la durata di questo periodo di tempo può dipendere da molti fattori.

Per far si che la protesi definitiva sia perfetta per la conformazione fisica del paziente, verrà realizzata prendendo spunto da un’impronta dentale effettuata in precedenza.

Una volta che la protesi definitiva è pronta, allora potrà essere installata sugli impianti che la sorreggeranno. La flangia (oppure la gengiva finta) verrà posizionata al di là della linea del sorriso in modo tale da non notare la differenza tra la gengiva finta e quella vera.

Il dentista può usufruire di una tecnica chiamata all on four (letteralmente: tutto su quattro) che gli permetterà di creare l’intera arcata, superiore o inferiore, con l’ausilio di soli quattro impianti per il sostegno della protesi.

In pratica questi quattro impianti di sostegno vengono inseriti in modo tale da riuscire a sostenere tutto il peso della protesi. Questo è possibile grazie al posizionamento di cui si caratterizzano: i due sostegni centrali sono posti in verticale, mentre quelli laterali sono inclinati.

La protesi Toronto Bridge è famosa per la rapidità di installazione. Infatti, nel giro di poche ore il paziente (solitamente edentulo) potrà riacquistare un sorriso smagliante e con esso anche la fiducia in se stesso.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa innovativa protesi dentale?

Tra i vantaggi di questa particolare procedura dentistica ricordiamo sicuramente i seguenti:

  • Nel giro di pochissime ore il paziente sarà in grado di tornare a mangiare in modo del tutto regolare, grazie ai denti forti e solidi che gli consentono un’ottima masticazione e di conseguenza una buona digestione;
  • L’intervento chirurgico necessario per questa procedura è minimo. Quando gli impianti di sostegno sono già presenti (ad esempio a causa di protesi precedenti) non è necessario nemmeno intervenire chirurgicamente;
  • La tecnica del Toronto Bridge all-in-four consente al paziente di evitare eventuali danni al nervo mandibolare;
  • Grazie alla presenza della gengiva finta, il paziente non avrà, con il tempo, un antiestetico sorriso equino a causa dei denti che appaiono allungati con il restringimento delle gengive naturali;
  • L’aspetto fisico del paziente migliora nettamente in quanto si tratta di un protesi creata su misura appositamente per ogni singolo individuo. Inoltre, i denti finti saranno molto simili a quelli naturali, grazie a dei materiali specifici, come la resina, che gli permetteranno di mimetizzarsi con il resto della dentatura;
  • Al contrario di molte altre protesi, come le dentiere, la tecnica Toronto Bridge non presenta il rischio che la protesi si stacchi dalle gengive mentre si parla o si mangia in quanto è letteralmente avvitata;
  • Grazie alla solidità dei denti finti e degli impianti il paziente potrà parlare e mangiare senza avere il timore di andare incontro ad alcuni incidenti di percorso che potrebbero essere anche disagianti dal punto di vista fonetico;
  • La tecnica per l’installazione di un impianto Toronto Bridge è minimamente invasiva;
  • Il costo totale di questa protesi è inferiore rispetto ad altre procedure dentistiche in quanto il tempo da dedicare sia alla creazione della protesi sia al suo inserimento è minimo, e, di conseguenza, il prezzo di abbassa;
  • Un altra caratteristica che aiuta ad abbassare il prezzo dell’impianto riguarda il numero totale di elementi fissi su cui bisogna applicare la protesi. Si tratta infatti di un numero ridotto che permette all’odontotecnico di risparmiare tempo e materiale, e al paziente di risparmiare una certa quantità di denaro;
  • Il paziente non dovrà sottoporsi ad una procedura che potrebbe durare giorni o mesi. Saranno sufficienti poche ore, rendendo il tutto decisamente sopportabile.

Per quanto riguarda invece gli svantaggi di questa procedura dentistica, non c’è molto da dire, in quanto sono veramente pochi. Tuttavia meritano della giusta attenzione in quanto si tratta, comunque, di argomenti importanti:

  • L’impianto dentale Toronto Bridge ha bisogno di una ribasatura periodica (ossia quel procedimento attraverso il quale il dentista andrà a riposizionare la protesi, ristabilizzandola);
  • Per alcuni pazienti potrebbe essere difficile accettare l’idea di dover indossare una protesi dentale, soprattutto per i più giovani;
  • All’inizio potrebbe essere difficoltoso procedere con la pulizia della protesi, ma con un po’ di esperienza e di tempo questa difficoltà tenderà a scomparire del tutto..

Quanto costa un impianto Toronto Bridge?

In ambito dentistico potrebbe essere difficile definire il costo di determinate procedure, soprattutto a causa del fatto che i prezzi totali sono spesso influenzati da altri fattori. Tra questi ricordiamo soprattutto i seguenti:

  • La strumentazione utilizzata in ambulatorio dentistico e in laboratorio odontoiatrico;
  • Lo studio dentistico a cui ci si rivolge;
  • I materiali utilizzati per la creazione della protesi dentale.

In base a questi fattori possiamo comunque dire che il costo totale di una protesi Toronto Bridge parte da almeno 3000 euro e può arrivare fino agli 8000 euro.

Inoltre, si consiglia di informarsi bene se si ha diritto o meno a determinate agevolazioni statali anche se spesso queste dipendono dalle condizioni cliniche del paziente che dovrà sottoporsi a questo tipo di procedura.

Come funziona la manutenzione del Toronto Bridge?

Per quanto riguarda la sua manutenzione, oltre alla ribasatura periodica della protesi a cui il paziente dovrà sottoporsi, ci sono anche delle piccole accortezze quotidiane da seguire, soprattutto per quanto riguarda la pulizia dei denti.

Come già saprete, se non si ha cura di una corretta igiene orale, potrebbero accumularsi i batteri tra i denti, di conseguenza anche nella protesi. Questi batteri possono dare origine a delle particolari condizioni che, se gravi, necessitano dell’intervento di un dentista.

Come abbiamo già detto in precedenza, l’impianto Toronto Bridge è talmente simile ai denti naturali che consente anche di effettuare la corretta pulizia dei denti. Infatti, le corone sono abbastanza distaccate anche se hanno sempre dei punti di contatto.

Il solo ed unico problema che riguarda la pulizia dei denti finti dell’impianto riguarda la parte sottostante alla flangia, zona in cui si possono accumulare i residui degli alimenti, ma se seguite i consigli del vostro dentista non dovreste avere problemi.

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