Ferritina bassa: cause, sintomi e valori normali

Avere la ferritina bassa è un’eventualità in realtà molto più comune di quello che si pensi (meno diffusa è la ferritina alta) e nel caso in cui fosse proprio questo l’esito dei nostri esami del sangue, faremmo bene ad informarci su quelle che possono essere le cause, le patologie collegate, i problemi derivati e i possibili rimedi per la ferritina bassa nel sangue.

La ferritina è la proteina implicata nell’immagazzinamento degli ioni ferro da non confondere con la sideremia i cui valori si riferiscono al ferro circolante cioè legato alla transferrina. In genere, questi parametri vengono dosati simultaneamente in modo da avere un quadro chiaro e delineato della situazione dei livelli di ferro nel nostro sangue.

Ferritina bassa cause Fonte foto: livestrong.com

Vediamo insieme di imparare a conoscere prima il valore, poi quali possono essere le possibili ripercussioni per il nostro organismo nel caso in cui il test dovesse restituire valori al di sotto di quelli considerati di normalità.

Iniziamo subito con un focus sulla ferritina.

Che cos’è la ferritina?

Prima di occuparci dei valori normali della ferritina, che sono comunque importanti, sarà necessario andare a capire cos’è la ferritina e a cosa serve nel nostro organismo.

Si tratta di una proteina globulare che al suo interno contiene ferro. Nel corpo umano si trova principalmente all’interno del fegato, nella milza e nel midollo osseo. Il suo compito è dunque direttamente correlato con il metabolismo del ferro all’interno del nostro organismo.

Per questo motivo dunque, la carenza di ferritina o meglio valori troppo bassi rispetto a quelli di riferimento sono in genere associati a patologie del metabolismo o dello stoccaggio del ferro all’interno del nostro corpo che caratterizzano in genere tutte le anemie.

Quali valori si possono ritenere bassi per la ferritina nel sangue?

Quando parliamo di ferritina bassa nel sangue parliamo di valori che sono inferiori, tanto per l’uomo quanto per la donna, a 15 ng/ml di sangue.

Al di sotto di questi valori non c’è alcun tipo di dubbio e siamo in presenza di una concentrazione di ferritina troppo bassa rispetto a quella che dovrebbe essere ritenuta normale.

Talvolta, soprattutto per i pazienti di sesso maschile, i medici tendono a ritenere di interesse anche i valori leggermente superiori alle soglie indicate, in quanto nell’uomo ci si aspetta mediamente un livello di ferritina che è tra l’80% e il 100% superiore rispetto a quello delle donne.

I valori che sono comunemente accettati come normali sono rispettivamente:

  • tra 20 e 300 ng/ml per gli uomini;
  • tra 15 e 150 ng/ml per le donne;

Al di sopra o al di sotto delle soglie indicate, siamo in presenza di anomalie.

Le cause più comuni per la ferritina bassa

Ci sono tutta una serie di condizioni mediche, alcune gravi altre meno, che possono essere collegate con la presenza di una concentrazione troppo bassa di ferritina nel sangue:

  • Abuso di tè o di caffè: caffeina e teina sono infatti note per interagire con il normale ciclo di assorbimento del ferro;
  • Malnutrizione: quando la nostra dieta non contiene alimenti ricchi di ferro a sufficienza. Si tratta in realtà di un caso più raro di quello che si possa pensare, anche in aree del pianeta dove avere una dieta equilibrata è ancora purtroppo un miraggio per molti;
  • presenza di emorragie di diverso tipo, sia interne che esterne e incluso un ciclo mestruale particolarmente abbondante. Per intenderci la perdita di sangue può essere considerata come una delle cause prime della presenza di basse concentrazioni di ferritina nel sangue;
  • reflusso gastrosofageo;
  • ulcere duodenali;
  • problemi di carattere gastroenterico, che possono alterare l’assimilazione del ferro e renderla insufficiente;
  • può essere inoltre uno degli effetti causati dalla gravidanza;
  • problemi di carattere tumorale all’intestino;
  • emorroidi;
  • problemi della pelle, come la psoriasi.

Cosa può condizionare i livelli di ferritina?

Ci sono anche altri fattori che possono andare a condizionare i livelli di ferritina che vengono registrati in fase di test. Tra i più comuni troviamo:

  • ciclo mestruale alterato;
  • ricorso a farmaci come le pillole anticoncezionali;
  • l’utilizzo di farmaci per la cura delle condizioni tiroidee;
  • aver avuto una trasfusione di sangue nei 4 mesi precedenti;
  • avere una dieta eccessivamente povera di alimenti che contengono ferro.

Il caso dell’anemia

Soprattutto nel caso dell’anemia sideropenica, ovvero quella che è direttamente dovuta alla carenza di ferro, i valori di ferritina possono mostrarsi come estremamente bassi. Il test della ferritina continua a costituire per questo tipo di patologie un importante strumento diagnostico.

Quali sono i sintomi che si associano alla ferritina bassa? 

I sintomi connessi ai bassi livelli di ferritina nel sangue sono perfettamente sovrapponibili alla carenza di ferro. Le fasi iniziali si caratterizzano per essere assolutamente asintomatiche specie nel caso di una persona in perfetta salute. Quando i valori di emoglobina, la proteina che appunto lega il ferro, inizia a scendere sotto la soglia critica allora si manifestano i seguenti sintomi:

  • viso pallido;
  • astenia;
  • mal testa;
  • vertigini.

Questi sintomi possono evolvere in irritabilità, respiro affannoso, acufeni e sonnolenza se non vengono prontamente rimpinguate le riserve di ferro e la situazione peggiora ulteriormente se l’anemia progredisce sempre di più. Nei bambini il sintomo che si manifesta con una certa frequenza è la difficoltà nell’apprendimento.

La carenza di ferro ha una manifestazione molto tipica. Chi ne ha affetto manifesta desideri strani come voglia di liquirizia, di mangiare il ferro, la polvere oppure l’argilla. Queste richieste non dovrebbero essere sottovalutate in quando innaturali e presagio di una situazione che tende verso l’aggravamento.

Quando la ferritina è troppo bassa: cosa fare?

Nel caso in cui la ferritina sia bassa ma non si sia ancora manifestato nella sua interezza il fenomeno anemico, il medico in genere consiglia di integrare ferro sia con una dieta specifica, sia utilizzando integratori esterni. Allo stesso modo si può ricorrere ad integrazioni di acido ascorbico (vitamina C), che è direttamente coinvolto nell’assorbimento del ferro.

Si nutre più di qualche dubbio sulla validità del ricorso ad una dieta ricca di ferro per contrastare però i fenomeni anemici importanti. Spesso le anemie sono infatti dovute non ad una dieta che è troppo povera di ferro, ma piuttosto ad un problema a livello di assorbimento dello stesso.

Ferritina bassa: c’è da preoccuparsi?

Non sempre valori di ferritina bassa nel sangue devono essere motivo di eccessiva preoccupazione per chi li fa registrare. Spesso si tratta di condizioni transitorie che non devono dare adito ad alcun tipo di preoccupazione e necessiteranno soltanto di una breve visita medica atta ad individuarle.

In altri casi, in realtà sporadici rispetto alla totalità di casi di ferritina bassa, si può trattare di problemi che possono avere anche decorso infausto e che per questo motivo devono essere prontamente valutati dal medico, il quale ove possibile interverrà con la corretta terapia che ha lo scopo non di ripristinare il giusto livello di concentrazione di ferritina, ma piuttosto a rimuovere le cause che hanno portato ad una diminuzione della stessa.

Ci sono rimedi contro la ferritina bassa?

Nella maggioranza dei casi e quando la ferritina bassa non sia riconducibile a condizioni patologiche, il medico in genere indica una terapia a base di:

  • alimenti che contengono buone quantità di ferro;
  • integratori di vitamina C;
  • laddove fossero necessari, integratori di ferro.

Si tratta comunque di terapie che non dovrebbero essere organizzate senza il consulto del proprio medico, dato che, seppur raramente, dietro i livelli di ferritina bassa possono nascondersi problemi di salute ben più gravi.

Il parere del medico, anche nel caso in cui dovessimo essere certi della natura transitoria del problema, è sempre necessario.

Cosa mangiare se si ha la ferritina bassa?

Un valore troppo basso di ferritina ha come approccio terapeutico quello di incrementare il consumo di alimenti ricchi di ferro in modo da reintegrare quelle che sono le scorte al servizio di cellule e tessuti. Tra gli alimenti ritroviamo:

  • il fegato;
  • la carne rossa;
  • le vongole;
  • il cacao amaro;
  • il cioccolato fondente;
  • i legumi;
  • la frutta secca.

Al fine di consentite al nostro organismo di assimilare le giuste quantità di questo ione è necessario alternare il ferro proveniente da fonti animali e vegetali, in quanto in quest’ultimi alimenti la biodisponibilità è più bassa. L’ideale sarebbe associare sempre un frutto o una verdura ricca di vitamina C quando si mangiano alimenti di origine vegetale ricchi di ferro in modo tale da aumentare la sua biodisponibilità.

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