Oki Bustine: Indicazioni, Posologia, Prezzo ed Effetti Collaterali

Oki® è un farmaco commercializzato nel nostro Paese dalla casa farmaceutica Dompé. Deve la sua azione al ketoprofene sale di lisina, principio attivo in grado di alleviare gli stati infiammatori che sono associati anche a dolore, svolgendo una doppia azione analgesica e anti-infiammatoria.

Si tratta di un farmaco comunissimo e largamente utilizzato in quanto il suo principio attivo è molto versatile e viene impiegato nel risolvere moltissimi problemi come mal di testa, mal di denti, mal di gola ed è spesso preferito rispetto ad altri farmaci come Aulin oppure Brufen.

Indicazioni terapeutiche

Oki® è consigliato per il trattamento sintomatico dovuto a stati infiammatori che dovessero presentarsi in concomitanza con dolore. È particolarmente consigliato nel caso di artrite reumatoide, artrosi dolorosa, reumatismo di carattere extra-articolare, dolori ai denti, spondilite anchilosante.

Per quanto riguarda le indicazioni terapeutiche pediatriche, Oki® può essere utilizzato per andare a trattare stati di breve intensità e durata di carattere infiammatorio che siano associati a manifestazioni di dolore, anche quando questi dovessero essere accompagnati da stati febbrili.

Forme farmaceutiche e dosaggio

Sono disponibili in commercio le seguenti forme farmaceutiche del medicinale Oki:

  • Oki® confezione da 30 bustine bipartite 80mg granulato per uso orale;
  • Oki® gocce orali 80mg/mL in flacone da 30 mL;
  • Oki® supposte da 30mg, 60mg, 120mg in confezione da 10 supposte;
  • Oki® soluzione iniettabile 160mg/2mL, in 6 fiale da 2 mL.

Non sono presenti altre forme farmaceutiche per le quali è autorizzata la commercializzazione nel nostro Paese dalle autorità competenti.

Ricetta, Regime di Dispensazione e Prezzo

Oki® è catalogato come farmaco di classe A, rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale. Viene somministrato con ricetta ripetibile. La nota AIFA di riferimento è la 66.

Oki® ha un costo di 4,28€ per una confezione da 30 bustine bipartite da 80 mg.

Meccansimo d’azione

Oki® appartiene alla categoria farmacoterapeutica dei farmaci anti-infiammatori, anti-reumatici non steroidei (FANS).

Il suo principio attivo, ketoprofene sale di lisina, è un farmaco dalle proprietà analgesiche e anti-infiammatorie, con azione ulteriore di tipo anti-piretico, utile per combattere eventuali stati febbrili.

Il meccanismo d’azione del principio attivo è comune a quello degli altri farmaci che appartengono alla categoria dei FANS, ed è dunque collegato ad un’azione di carattere riduttivo nei confronti della sintesi delle prostaglandine e va a bloccare l’azione dell’enzima ciclo-ossigenasi (COX).

L’effetto offerto da ketoprofene sale di lisina, il principio attivo di Oki®, è marcatamente di carattere analgesico. L’azione anti-piretica, inoltre, è in grado di dispiegarsi senza interferire con i processi di termoregolazione naturali del nostro corpo.

Posologia e modalità di impiego

La posologia di Oki® varia a seconda dell’età del soggetto e in relazione all’eventuale presenza di insufficienze di carattere epatico o renale.

Per gli adulti in buono stato di salute, è consigliata una dose di 80 mg, da somministrarsi per 3 volte al giorno, possibilmente durante i pasti.

Per i pazienti anziani è consigliato seguire una posologia ridotta al minimo indispensabile, valutando ove possibile la massima riduzione delle quantità somministrate a causa della ridotta escrezione renale che può portare ad un aumento delle concentrazioni sieriche del prodotto.

Per i bambini tra i 6 e i 14 anni, è consigliata una dose da 40 mg, da somministrarsi tre volte al giorno, sempre in concomitanza dei pasti. Infatti, le bustine di Oki® sono bipartite e pensate proprio per la somministrazione nella popolazione pediatrica.

I pazienti che presentano una insufficienza epatica devono attenersi a posologie che siano le più basse possibili.

È consigliato tenere monitorati i volumi di diuresi e la funzionalità renale nei pazienti che presentano, appunto, insufficienze renali.

Il farmaco è sconsigliato per tutti quei pazienti che soffrono di insufficienze epatiche o renali di grave intensità.

È consigliato ridurre al minimo possibile il periodo di somministrazione del farmaco.

Sovradosaggio

Sono stati studiati e riportati casi con sovradosaggio fino a 2,5 grammi di ketoprofene nell’arco di 24 ore. Nella maggior parte dei casi di sovradosaggio anche grave, si presentano sintomi di carattere benigno, che in genere sono relativi a letargia, nausea, vomito, sensazione di sonnolenza e dolore di carattere epigastrico.

Non ci sono antidoti specifici che possono neutralizzare il principio attivo. Nel caso di pazienti che avessero assunto sovradosaggi importanti è pertanto consigliata la lavanda gastrica, monitorando al contempo l’urina e correggendone l’eventuale acidosi.

Controindicazioni

È sconsigliata la somministrazione di Oki® ai pazienti che hanno mostrato in passato una ipersensibilità al principio attivo o ad altri farmaci appartenenti alla categoria FANS. È, inoltre, sconsigliata la somministrazione ai pazienti che presentano ulcera peptica o emorragica attiva, o che presentino ricorrenze delle stesse patologie, ovvero che siano stati colpiti da almeno due episodi delle suddette patologie.

Deve, inoltre, essere evitata la somministrazione del farmaco ai pazienti che:

  • soffrono di insufficienza renale grave;
  • soffrono di insufficienza epatica grave;
  • soffrono di insufficienza cardiaca;
  • soffrono di asma bronchiale;
  • abbiano problemi relativi alla coagulazione o stiano seguendo terapie anti-coagulanti.

Il farmaco è sconsigliato inoltre per i bambini al di sotto dei 6 anni.

Gravidanza e allattamento

È necessario ricordare che Oki®, come gli altri farmaci FANS, agisce sulla sintesi delle prostaglandine e può dunque andare ad interessare la gravidanza e lo sviluppo fetale in senso negativo.

Gli studi a riguardo hanno evidenziato una maggiore incidenza del rischio di aborto e di malformazione cardiaca, nonché di gastroschisi. Il rischio, secondo gli studi a riguardo, aumenta fino a circa l’1,5%.

Il rischio è inoltre aumentato dalla durata della terapia e dal dosaggio ed è stato registrato l’aumento di malformazioni, anche di carattere vascolare.

Durante i primi due trimestri di gravidanza è sconsigliata dunque la somministrazione di Oki®, a meno di casi che ne richiedano necessariamente l’utilizzo.

Durante il terzo trimestre l’utilizzo di Oki® può esporre il feto a tossicità cardiopolmonare, disfunzioni renali, morte prematura.

Non ci sono informazioni e studi per quanto riguarda l’escrezione di ketoprofene sale di lisina attraverso il latte materno. Ne è pertanto sconsigliato l’utilizzo durante l’allattamento.

Interazioni con altri farmaci

Va evitata la somministrazione in concomitanza di altri farmaci FANS e di saliciati, in quanto ne viene aumentato il potenziale ulcerante.

Oki® interagisce con gli anticoagulanti, amplificandone gli effetti. Aumenta pertanto, in caso di utilizzo combinato, la possibilità di sanguinamento e di inibizione della funzione delle piastrine. Nel caso in cui non sia possibile evitare la somministrazione concomitante, è necessario monitorare lo stato di salute del paziente.

I FANS, e pertanto anche Oki®, aumentano le concentrazioni di litio nel sangue, che possono pertanto raggiunge anche livelli di tossicità. In caso di assunzione concomitante, è necessario monitorare i livelli plasmatici di Litio.

Nel caso di utilizzo di Metotrexato a livelli superiori di 15/mg per settimana, ne aumenta il livello di tossicità ematica.

Va inoltre considerata l’interazione di Oki® con farmaci diuretici, aumentando il rischio di sviluppo di insufficienza renale.

Da considerarsi inoltre le interazioni con gli ACE-inibitori e degli antagonisti dell’angiotensina, in quanto può essere inibita la ciclo-ossigenasi che deteriora ulteriormente la funzionalità renale.

Aumenta il rischio di ulcerazioni e sanguinamenti nel caso di assunzione concomitante con i corticosteroidi.

Aumenta il rischio di sanguinamento nel caso di uso concomitante con la Pentossifillina.

Aumenta la tossicità della Zidovudina nel caso di utilizzo concomitante.

Deve essere in ultima istanza considerata l’interazione tra Oki® e le solfoniluree: in questo caso viene aumentato l’effetto ipoglicemico di queste ultime.

Effetti collaterali

All’utilizzo di Oki® sono collegati effetti collaterali per il paziente anche gravi che possono colpire pazienti anche nel caso in cui non abbiano mostrato ipersensibilità a ketoprofene sale di lisina. Una parte degli effetti collaterali riguardano tipicamente l’apparato gastrointenstinale, con la comparsa di ulcere peptiche e emorragie gastrointestinali nei casi più gravi.

Sono meno frequenti le comparse di gastriti a causa dell’utilizzo di Oki®.

Secondo alcuni studi l’utilizzo di farmaci FANS, soprattutto a dosaggi alti e per lunghi periodi, può aumentare il rischio di infarti del miocardio e di ictus.

Gli effetti indesiderati e collaterali sono comunque molto rari. Meno di un paziente su 100.000 presenta comunque reazioni avverse.

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