Cardias Beante: Cause, Sintomi e Diagnosi

Il cardias beante o beanza cardiale è un termine che indica l’aumento del calibro del cardias, la valvola superiore dello stomaco direttamente collegata all’esofago.

Questo punto di passaggio importantissimo per il cibo che ingeriamo può rimanere leggermente aperto, appunto beante, ed essere responsabile come causa primaria del fastidioso reflusso gastroesofageo.

Questo disturbo che coinvolge milioni di persone è una patologia che può avere diverse cause: congenita, alimentare oppure una condizione transitoria associata ad un particolare stato emotivo della persona.

Cardias beanteIl cardias beante è una patologia che può colpire in maniera indistinta sia gli adulti che i bambini anche se risulta più frequente in questi ultimi a causa dell’incompleta maturazione e funzionalità del cardias.

Nell’articolo di oggi focalizzeremo la nostra attenzione sulla beanza cardiale con particolare attenzione alle cause e i sintomi che questa patologia comporta.

Quali sono i sintomi del cardias beante?

La beanza cardiale o cardias beante è causata dall’incompleta chiusura del cardias. Questa valvola ha il compito importantissimo di aprirsi all’arrivo del cibo in modo tale da essere accolto dallo stomaco e di richiudersi immediatamente dopo all’avvio della digestione. Se viene meno a questa funzione di parla di cardias incompetente o beante.

In particolare, in quest’ultimo caso questa valvola resta leggermente aperta e all’avvio della digestione si assiste ad una risalita del cibo e dei succhi gastrici lungo l’esofago.

L’incompleta chiusura del cardias è un problema assai diffuso nei neonati e può provocare seri problemi di digestione. Infatti, il bambino al momento della nascita potrebbe non aver ancora acquisito la giusta funzionalità di questa valvola e dunque soffrire di svariate problematiche.

Questa condizione può essere diagnosticata in seguito alla valutazione del pediatra tenendo conto di diversi sintomi che il bambino manifesta. La gastrite è il sintomo più emblematico di questa patologia anche se di difficile diagnosi nel bambino.

Molto più evidente è sicuramente l’esofagite da reflusso che si presenta dopo pochi minuti dalla poppata con vomito profuso (non il classico rigurgito conseguente al ruttino) talvolta accompagnato da tracce di sangue che rappresentano una chiara manifestazione di piccole ferite sanguinanti a livello del canale esofageo.

Il vomito, inoltre, ha anche una pericolosa complicazione quella di fuoriuscire dal naso specie se gli episodi sono molto violenti e la contrazione del diaframma molto forte.

La principale conseguenza del cardias beante nei bambini, come anche negli adulti, è il ridotto assorbimento delle sostanze nutritive assunte con l’alimentazione.

Questa condizione è molto grave nei neonati se pensiamo che lo sviluppo cerebrale e degli organi interni attraversa una fase cruciale proprio durante i primi mesi di vita. Inoltre, la continua risalita dei succhi e del contenuto gastrico aumenta la formazione di muchi nei bronchi riducendo così il calibro bronchiale e dunque la portata dell’aria in entrata nei polmoni.

Quindi, come abbiamo avuto modo di capire questa patologia così fastidiosa sia da diagnosticare che da curare nei bambini ha un tasso di incidenza abbastanza elevato nella popolazione pediatrica (primi tre mesi di vita). In genere, il cardias beante tende a risolversi spontaneamente e nel caso in cui ciò non avvenisse si avranno problemi di reflusso gastroesofageo da adulto.

Tuttavia, questa patologia può anche comparire in età adulta se il cardias perde la sua attività contrattile.

Cause principali del cardias beante

Oltre a cause propriamente congenite che sono responsabili della beanza cardiale nei bambini, esistono una serie di disturbi che riguardano la manifestazione negli adulti. In questi ultimi, infatti, un ruolo fondamentale è svolto dall’alimentazione e nell’articolo dedicato abbiamo approfondito gli alimenti che sono “concessi” rispetto a quelli che è meglio evitare se si soffre di reflusso gastroesofageo e bruciore di stomaco.

Un’altra causa del cardias beante è nell’adulto è l’ernia iatale, una patologia causata da un allargamento dello iato (un’apertura del diaframma attraverso la quale lo stomaco si unisce all’esofago). Questa condizione è molto spesso associata ad un amento dell’incidenza di reflusso gastrico. L’ernia iatale può esistere in diverse forme che vanno opportunamente diagnosticate con l’ausilio del medico.

Altra causa assai diffusa è la gastrite provocata dall’infezione da Helicobacter Pylori, un batterio capace di resistere al pH fortemente acido dello stomaco che trova nel muco gastrico il suo habitat favorevole. Questo batterio produce metaboliti tossici che causano danni alle cellule della parete gastrica e, con il passere del tempo, la mucosa può degenerare in ulcera e provocare gastrite.

Come avviene la diagnosi del cardias beante?

La diagnosi di cardias beante nei bambini avviene in genere in ambito ospedaliero il cui ricovero viene predisposto in seguito ad un’accurata visita pediatrica.

Diagnosticare questa patologia nei bambini non è una cosa semplice perché essa può essere facilmente confusa con altri tipi di problemi.

L’esame che sovente viene effettuato ai bambini è la pH metria, un esame che consiste nell’inserire una sonda all’interno dello stomaco partendo dalla narice. Questa sonda è collegata ad un piccolo strumento elettrico che la madre dovrà posizionare sempre nella stessa posizione che il bambino sta assumendo.

Ad esempio, se il bambino dorme lo strumento sarà adagiato accanto a lui, se invece il piccolo è in braccio alla madre lo strumento sarà appeso alla spalla della madre.

Questa sonda deve essere tenuta dal bambino per 24 ore e, cosa più difficile da fare, è quella di scongiurare che il bambino possa tirare via la sondina.

Questo tempo è necessario per misurare la forza del reflusso e l’acidità dello stomaco sia prima che dopo la poppata. A seconda del risultato, poi, il pediatra stilerà un regime alimentare ed una terapia specifica per il bambino.

La diagnosi nell’adulto è molto più semplice perché è in grado di descrivere i sintomi e questo facilita moltissimo le indagini da parte del team medico.

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