Dolore all’osso sacro: quali sono le cause?

Il dolore all’osso sacro è uno dei dolori più comuni quando si parla di dolori e mal di schiena. Il dolore in questa zona del corpo è tipico della gravidanza, in quanto tutto il peso del nascituro grava sul bacino e sull’osso sacro per tutti i nove mesi ma questa non è l’unica causa possibile di un disturbo così comune di cui vi parleremo nella guida approfondita di oggi.

Si tratta di un problema piuttosto diffuso nella popolazione, che può avere cause decisamente diverse tra loro e che per questo motivo dovremo imparare a conoscere, almeno a grandi linee.

Il dolore all’osso sacro si associa spesso ad altri sintomi che sono direttamente o indirettamente connessi ad una postura errata della schiena: mal di schiena nella zona lombare, formicolio alle gambe, dolore al coccige. Sono tutte condizioni che andrebbero riferite al medico quanto prima in modo tale da correggere prontamente le cattive abitudini e porre rimedio ad un dolore che spesso è debilitante per chi fa un lavoro da seduto o passa gran parte della giornata in piedi.

Vediamo insieme quali sono le cause che possono portare al dolore dell’osso sacro e se possiamo fare qualcosa per migliorare la nostra condizione.

Postura errata della schiena: la causa principale del dolore all’osso sacro

Il dolore nella zona sacrale può dipendere da abitudini e atteggiamenti quotidiani sbagliati? La risposta è sicuramente affermativa, dato che le analisi statistiche condotte dalla medicina indicano appunto la postura errata della schiena come il problema principale che può essere origine di dolore all’osso sacro.

Non a caso il dolore all’osso sacro è spesso avvertito da persone costrette per lavoro a stare sedute molte ore al giorno: l’assenza di movimento, che contribuisce a conferire flessibilità ai muscoli, fa contrarre la muscolatura della parte bassa della schiena e i flessori dell’anca, che diventano tesi e indolenziti, dando origine al dolore che a grandi linee tutti dovremmo conoscere. Lo stesso disagio si verifica anche quando si assumono posizioni che costringono ad inarcare o torcere la schiena, soprattutto se dovessero essere mantenute per lunghi periodi.

I bambini, che conducono in genere una vita molto più movimentata, con una sollecitazione dei muscoli dell’area sicuramente più frequente di quella degli adulti che svolgono una vita sedentaria, difficilmente avvertono problemi in questa specifica area del corpo. Quindi i problemi di postura si presentano come la causa principale.

Gravidanza, parto e disturbi ginecologici possono causare dolore al sacro

Per ragioni anatomiche ed ormonali, le donne tendono più degli uomini a soffrire di dolori nella parte bassa della schiena, inclusa l’area dell’osso sacro. Ciò si verifica quasi sempre durante la gravidanza, periodo durante il quale la parte del corpo in questione viene sottoposta ad incredibili sollecitazioni, sia per l’aumento di peso sia per il cambio, necessario, nella postura sia da erette che sedute.

La gestazione rappresenta certamente uno dei periodi più belli nella vita di una donna dal punto di vista psicologico ed emotivo, ma sotto l’aspetto strettamente fisico, essa costituisce anche uno stress non indifferente per l’apparato riproduttivo e dintorni: l’utero ospita una nuova vita e questo, sia sul piano fisico che ormonale, contribuisce a modificare sostanzialmente le forze che si applicano sull’area.

Crescendo, il bambino finisce per pesare sui muscoli pelvici e dell’anca, costringendo al contempo a cambiare l’andatura nel camminare, situazioni che procurano non di rado sensazione di fastidio in zona sacrale. Il dolore può essere avvertito in maniera più intensa nel caso in cui il feto si trovi in posizione podalica, ovvero con la testa che spinge proprio sull’osso sacro, e a fine gravidanza, un periodo in cui i muscoli coinvolti si affaticano moltissimo.

Dolore all'osso sacroA ciò si aggiunge l’azione di alcuni ormoni prodotti in gravidanza, tra cui la relaxina, che provocano un rilassamento dei legamenti.

Il travaglio infine, può causare lo stiramento di muscoli e legamenti, con la conseguenza di un dolore al sacro e al coccige che, a volte, può protrarsi fino a diversi mesi dopo il parto.

Ci sono poi alcune patologie uterine che possono comportare dolore al basso ventre che nella parte inferiore della schiena; fra di esse l’endometriosi, una delle più insidiose da combattere, si caratterizza proprio, fra l’altro, per i dolori ciclici che causa e che si fanno più intensi prima dell’arrivo del ciclo mestruale. In questo caso però, nonostante il dolore potrebbe essere avvertito proprio nella zona dell’osso sacro, non è relativo direttamente all’osso sacro stesso.

Dolore all’osso sacro di origine muscolo-scheletrica

Come causa del dolore all’osso sacro possono esserci anche disturbi della colonna vertebrale di varia natura ed entità. Forse sarà capitato anche a voi di avvertire un improvviso e forte dolore di questo genere subito dopo aver spostato qualcosa di pesante o aver affaticato in qualche modo i muscoli della spina dorsale: alcune posture scorrette possono, in effetti, avere questo tipo di conseguenza. In generale, i movimenti di torsione e tenere a lungo la schiena piegata in avanti, sono atteggiamenti a rischio e quindi da evitare.

Se il fastidio in zona sacrale dipende da un problema muscolo-scheletrico, riconoscerne la causa è relativamente semplice, in quanto, a differenza delle condizioni sopra descritte, esso si presenta quando ci si siede e ci si alza da una sedia, quando si pedala con la bici dopo che si è rimasti seduti a lungo.

Al contrario scompare, di solito, quando si cammina o se ci si mette a letto. Dismetria degli arti inferiori (una gamba più lunga dell’altra), ernia del disco, sciatalgia, gotta, infiammazione, psoriasi e spondilite anchilosante sono alcune tra le cause di origine muscolo-scheletrica più comuni per quanto concerne i dolori all’osso sacro.

Tuttavia il dolore all’osso sacro può essere semplicemente causato da un movimento errato oppure un colpo e non per forza di cose essere di origine patologia.

Frattura all’osso sacro: come si cura?

L’osso sacro, proprio come qualsiasi altro osso presente nel nostro corpo, può fratturarsi a causa di traumi, cadute e incidenti; in una simile evenienza, il dolore che si avverte è davvero forte se non insopportabile ed è decisamente difficile, soprattutto successivamente ad un urto, non rendersi conto del fatto che ci sia, appunto, una frattura.

Come si cura una frattura all’osso sacro? Principalmente osservando un adeguato riposo e, per lenire il dolore, affidandosi all’effetto benefico di analgesici come il paracetamolo (Efferalgan®) e di antinfiammatori non steroidei come il diclofenac (Voltaren®), da assumere tuttavia, solo dietro prescrizione dell’ortopedico. La cura della frattura dell’osso sacro va comunque impostata da un bravo ortopedico, che se necessario proverà anche ad immobilizzare la zona.

Quando il dolore all’osso sacro può nascondere un tumore

Il tumore primitivo al sacro è fortunatamente un’evenienza rara; ad essere più comuni sono però le metastasi in grado di raggiungere l’osso sacro: in questo caso comunque ci sono buone probabilità che la condizione, nel caso in cui la metastasi fosse riuscita a raggiungere la parte terminale della colonna vertebrale, sia già conosciuta dal medico e dal paziente.

Si tratta comunque di un’evenienza piuttosto rara, con le cause che abbiamo elencato sopra che costituiscono la quasi totalità dei casi di problematiche all’osso sacro. La diagnosi di un tumore esula delle informazioni presenti in questa guida: è una patologia estremamente delicata che non può essere di certo diagnosticata senza un’adeguata visita medica specialistica.

La cisti pilonidale può causare dolore all’osso sacro

La cisti pilonidale o fistola sacro-coccigea è una piccola fossa situata nella parte inferiore del coccige, che si può infettare e riempire di pus, trasformandosi in ascesso pilonidale che causa un fastidioso dolore all’osso sacro quando ci si siede. Gli uomini sono più predisposti delle donne a sviluppare questo tipo di ascesso, soprattutto durante l’adolescenza e intorno ai 20 anni di età.

Inizialmente è indolore e dall’ascesso fuoriesce un liquido di cui è impossibile non accorgersi, perché sporca gli indumenti intimi e i vestiti e causa anche una fastidiosissima sensazione di sporco. Si tratta di un problema che trova nella soluzione chirurgica l’esito più probabile. Nel caso in cui avessimo sviluppato appunto questo tipo di problematica, parliamone immediatamente con il nostro medico.

Il dolore articolare nella zona sacrale

Esattamente come tutte le articolazioni del nostro corpo, anche quelle sacro-iliache sono ricoperte da uno strato di cartilagine che nel tempo e per vari motivi può andare incontro ad usura: senza più cartilagine, sfregandosi fra loro, le ossa possono essere colpite da artrite degenerativa (o atrosi).

Il sintomo più frequente di tale condizione è il dolore: si avverte male nella parte bassa della schiena o nella parte posteriore dei fianchi, ma il dolore può irradiarsi anche fino all’inguine e alle cosce.

Inoltre esso peggiora in piedi e nel camminare, mentre migliora da sdraiati. Per diagnosticare una disfunzione dell’articolazione sacroiliaca sono necessari, oltre all’anamnesi e all’esame fisico, esami strumentali come TAC e radiografie; tali macchinari evidenziano perfettamente l’erosione dell’osso intorno alle articolazioni.

Come si cura il dolore all’osso sacro?

Trattandosi anche in questo caso di una problematica che può nascondere condizioni mediche decisamente diverse tra loro, prima di avventurarvi in un pericolosissimo fai da te, vi consigliamo di rivolgervi ad un ortopedico, o anche al medico di famiglia, per cercare di comprendere se ci siano o meno estremi per svolgere indagini diagnostiche più approfondite a riguardo.

Difficilmente dietro il dolore all’osso sacro si nascondono patologie gravi, anche se dato che la tempestività è l’arma migliore contro ogni tipo di patologia, non è il caso comunque di correre alcun rischio ed individuare subito qual è il problema che ha portato il nostro osso sacro a darci problemi.

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