Dolore al Fianco Sinistro Sotto le Costole: Cause e Rimedi

Il dolore localizzato al fianco sinistro, avvertito in particolar modo al di sotto alle costole, è un disturbo piuttosto comune che ognuno ha avvertito sporadicamente nel corso della vita. É assolutamente normale cercare la motivazione a questo fastidio, ma è bene anche evitare inutili allarmismi.

Spesso la sensazione di dolore al fianco sinistro sotto le costole è profonda e viscerale, quindi è facile spaventarsi pensando possa trattarsi di qualcosa di grave che può minare alla vita del soggetto.

Tuttavia, visto che si tratta di un sintomo piuttosto comune è facile intuire con razionalità quanto spesso sia riconducibile a piccoli eventi passeggeri che non indicano uno stato di patologia e che in realtà non comportano alcun rischio per la vita di chi ne è colpito.

Nei casi di lieve entità il dolore al fianco sinistro sotto le costole si manifesta sporadicamente, spesso in concomitanza di un’intensa attività fisica, di un pasto abbondante, o ancora a seguito dell’assunzione di una postura scorretta durante il sonno.

Pertanto, se il dolore è passeggero e si presenta di tanto in tanto, non c’è motivo di preoccuparsi, anche se, si invita comunque a parlarne con il proprio medico di base.

In altri casi, invece, si deve avere un maggiore grado di attenzione specie quando il dolore si manifesta sì con più intensità sotto le costole, ma si irradia anche lungo il fianco sinistro fino all’inguine, oppure quando raggiunge l’ombelico, se si estende a tutto l’addome e soprattutto se il dolore è ricorrente o continuo.

Alla luce di quanto detto, è sempre bene parlarne con il proprio medico di base, ma si rende necessario un suo consulto tempestivo quando il dolore si manifesta di frequente e quando al disturbo si associano altri sintomi quali febbre, vomito, diarrea e dolore diffuso.

Quali sono le principali cause di dolore al fianco sinistro sotto le costole?

Abbiamo detto che nella maggior parte dei casi questo sintomo non deve indurre inutili stati d’ansia o preoccupazione, questo perché non è altro che la conseguenza di uno sforzo fisico od una costipazione intestinale, pertanto si tratta di episodi di facile risoluzione.

Se il dolore al fianco sinistro si manifesta dopo aver mangiato le cause possono essere ricondotte a problemi digestivi, costipazione intestinale oppure colon irritabile. In questi casi, una visita medica è comunque consigliabile.

In altri casi, invece, il disturbo può ricondursi effettivamente a quadri patologici di forte significato clinico, quindi si raccomanda di intervenire con celerità e di rivolgersi con celerità al proprio medico di base.

Vediamo di seguito le principali cause di dolore al fianco sinistro sotto le costole, suddividendole in base alla loro entità.

Cause di lieve entità

  • Traumi: con questo termine si indica l’insieme di piccoli traumatismi di natura accidentale che possono interessare la zona, quali l’assunzione di posizioni scorrette specie durante il sonno, fase in cui un braccio può fare pressione sulle costole e generare una sensazione di doloretto non molto fastidiosa;
  • Gas intestinali: i gas possono essere sia deglutiti nel corso di un pasto che prodotti dalla flora batterica intestinale. La presenza di gas esercita una pressione sulle pareti intestinali e di riflesso sulle strutture addominali causando dolore;
  • Stipsi: il dolore in questo caso è causato dall’accumulo di feci nel colon;
  • Milza: costituisce la principale causa di dolore al fianco sinistro sotto le costole, sede in cui, per l’appunto è situata la milza. Vedremo in seguito che vi sono anche condizioni di reale patologia che interessano la milza, ma per quanto riguarda le cause di lieve entità, il dolore splenico (alla milza) è conseguente ad un’intensa attività fisica quando non si è sufficientemente allenati.
    Durante il corso dell’esercizio fisico il cuore pompa più velocemente per sopperire alla maggiore richiesta di ossigeno dei tessuti, e questo significa che anche la milza riceverà un aumentato flusso di sangue, con conseguente sovraccarico di lavoro ed affaticamento che sfocia in dolore. Come ribadito in precedenza, se il dolore insorge durante l’attività fisica o sportiva non è il caso di preoccuparsi, in genere qualche minuto di riposo risolve il problema.

Cause patologiche

Tra le cause patologiche di dolore al fianco sinistro sotto le costole posteriore abbiamo le sintomatologie che causano dolore alla milza che sono:

  • splenomegalia o milza ingrossata condizione in cui si ha un aumento del volume della milza in conseguenza di un’infezione batterica (tipicamente mononucleosi, detta anche “malattia del bacio”). In questo caso si associano sintomi come febbre, nausea, brividi e dolori muscolari;
  • rottura della milza: conseguente ad un trauma di forte entità;
  • aneurisma splenico: conseguente alla dilatazione dell’aorta. Questo evento rappresenta una vera e propria emergenza medico chirurgica;
  • gravidanza ectopica (o extrauterina) nelle donne.

Oltre alla milza, anche danni e problemi al rene sinistro possono essere responsabili di dolore al fianco sinistro sotto le costole che si manifesta nella zona posteriore. Vediamo le principali condizioni patologiche a carico di quest’organo che manifestano il dolore sottocostale sinistro (o dolore ai reni):

  • Calcoli renali: il dolore in questo caso è scatenato dalla formazione di cristalli che transitano dal rene alla vescica, per poi essere espulsi. Il dolore è molto intenso, al punto di essere paragonato talvolta a quello di un parto. Tale dolore origina al livello del rene, per estendersi poi a mano a mano che il calcolo transita attraverso le vie urinarie all’ombelico, al resto dell’addome e infine in sede pelvica;
  • Pielonefrite: infezione che colpisce il rene e la pelvi renale, dando esito anche a febbre, brividi, nausea e dolori diffusi;
  • Ureterite: infiammazione a carico degli ureteri, spesso di natura infettiva e che da esito anche a febbre, brividi, nausea e il dolore può estendersi anche all’inguine.

Oltre alla milza e ai reni, anche l’intestino può essere coinvolto in un dolore di questo tipo in particolare i disturbi che coinvolgono il colon trasverso e discendente e che si manifestano a livello del fianco sinistro anteriore:

  • Diverticolite: i diverticoli sono delle piccole ernie o protrusioni che si formano a livello della mucosa che riveste la parete interna del colon, conseguenti talvolta ad una dieta con scarso apporto di fibre o ad un aumento di pressione. Il dolore è situato a livello del fianco sinistro, si allevia successivamente alla liberazione delle feci (evacuazione) ed il soggetto alterna tipicamente periodi di stipsi a periodi di diarrea. Non sono infrequenti gli episodi di febbre;
  • Malattia di Chron.

Quali elementi vengono presi in considerazione per la diagnosi? 

La presenza di un dolore persistente localizzato al fianco sinistro al di sotto delle costole è una condizione che deve essere sottoposta alla valutazione di un medico, in quanto il sintomo percepito potrebbe esser il campanello di allarme di una patologia più seria.

In sede di visita, il medico presterà dapprima grande attenzione ai sintomi riferiti dal paziente, perché risultano fondamentali nell’orientare la diagnosi. Il medico in genere rivolgerà domande specifiche sul dolore, verificando quando si manifesta, se sotto sforzo, se a riposo o se a seguito di un pasto abbondante e se il dolore aumenta durante il respiro forzato.

Inoltre cercherà di capire se il dolore si estende all’addome e all’inguine o ancora se al dolore si associano altri sintomi quali febbre, diarrea, brividi e costipazione. Tutte queste domande servono per comprendere la natura del problema: intestinale, renale o splenica (della milza).

Nel corso della palpazione il medico andrà a verificare la presenza di masse, gonfiori e zone dolorabili al tatto, per poi, sulla base degli elementi raccolti, prescrivere indagini più specifiche in relazione a sospetti diagnostici più specifici.

Le indagini, quindi, potranno proseguire con un prelievo di sangue, da cui sarà possibile constatare la presenza di un’infezione o anemia e servendosi di strumenti di diagnostica per immagini quali l’ecografia, la risonanza magnetica e la TC per prendere visione degli organi interni, valutando la presenza di masse, alterazioni od occlusioni.

Quali sono le terapie più efficaci? 

Le terapie maggiormente prescritte tengono, ovviamente, conto della patologia alla base del dolore che si manifesta, andando ad agire in maniera mirata sulla causa scatenante.

Se si tratta di un’infezione verranno somministrati presumibilmente farmaci antibiotici, in caso di calcoli si somministrano antidolorifici ed antinfiammatori, per quanto riguarda la stipsi si somministrano dei clismi che facilitano l’evacuazione.

In caso di patologie intestinali si possono associare anche delle variazioni nella dieta. In ogni caso, la strategia terapeutica più opportuna deve essere prescritta esclusivamente da un medico, dopo aver preso visione di tutte le indagini diagnostiche e dopo essere giunto ad identificare una causa specifica del disturbo.

Si diffida in ogni modo ad intraprendere cure fai da te o di seguire improbabili cure trovate su internet.

Condividi su: