Pollachiuria: Cause, Sintomi e Terapia

Con il termine pollachiuria (o minzione frequente) si intende quella condizione in cui il soggetto avverte la necessità di urinare molto più spesso del solito senza però che aumenti la quantità di urina emessa nel corso delle 24 ore.

Difatti, ad ogni minzione, il getto di urina si limita a poche gocce. Questa condizione non è di per sé patologica, ma costituisce piuttosto un sintomo e quindi la manifestazione di una patologia a carico della prostata, dell’uretra o della vescica oppure la presenza di malattie sistemiche come ad esempio il diabete.

Spesso la pollachiuria può presentarsi anche in donne in stato di gravidanza, in persone obese o come reazione a forti emozioni e stati di agitazione.

La pollachiuria non deve essere confusa con la condizione di poliuria, anche se potrebbero confondersi per assonanza del termine. Infatti, la poliuria indica un’aumentata produzione di urina nel corso delle 24 ore e insorge facilmente a seguito dell’assunzione di grandi quantitativi di liquidi o di frutta (per via del volume di acqua che contiene), ma anche come conseguenza al diabete di tipo 1.

Quali sono le cause della pollachiuria? 

La pollachiuria può essere causata dall’instaurarsi di numerose condizioni cliniche, tra cui:

  • iperattività del muscolo detrusore della vescica;
  • ipertrofia prostatica;
  • cistite;
  • diabete;
  • gravidanza;
  • ascite dell’addome;
  • fibroma uterino.

Tutte queste condizioni causano una compressione sulla vescica ed alterazione della sensibilità vescicale portando il soggetto ad urinare spesso ed avere una minzione frequente.

PollachiuriaQuindi, le cause che portano alla pollachiuria possono riassumersi in infettive, neurologiche, da diabete, da compressione e infiammatorie.

Andiamo di seguito ad illustrare nel dettaglio le più comuni:

  • Cistite ed uretrite:
queste due forme si riferiscono ad infezioni che colpiscono l’apparato urinario ma che non causano l’insorgenza di febbre. La cistite è dovuta alla proliferazione di batteri nella vescica che provengono dal retto, dalla vagina o dall’uretra a seguito di frequenti rapporti sessuali oppure all’alterazione della naturale flora batterica vaginale. Colpisce il sesso femminile questo perché nel maschio la cistite non è mai una vera cistite a causa del coinvolgimento della prostata (si parla dunque di prostatite).Quali sono i sintomi della cistite? Principalmente il paziente avverte oltre all’urgenza     di urinare anche una spiacevole sensazione di bruciore persistente che aumenta all’atto della minzione.
 Il disturbo può manifestarsi come singolo episodio, ma in alcuni casi può essere ricorrente, presentandosi ciclicamente più volte oppure cronicizzarsi.L’uretrite invece coinvolge sia la popolazione femminile che maschile e si tratta di un’infezione a trasmissione sessuale in cui gli agenti patogeni più coinvolti sono la Neisseria (responsabile della gonorrea), e la Clamidia.Come si manifesta l’uretrite? Analogamente a quanto accade per la cistite i soggetti colpiti da questa infezione sentono una forte e spiacevole sensazione di bruciore che si accompagna all’atto della minzione. La sensazione di bruciore coinvolge maggiormente la popolazione maschile, questo a causa delle strutture anatomiche per cui nell’uomo l’apparato riproduttore e quello urinario condividono il loro ultimo tratto nell’uretra.Nell’uretrite si ha inoltre la presenza di secrezioni di pus dall’uretra qualora l’agente responsabile sia la Neisseria e causi la gonorrea, che non a caso prende anche il nome di “scolo”.Le infezioni che coinvolgono le basse vie urinarie hanno la capacità di risalire dalla vescica attraverso gli ureteri (lunghi condotti che uniscono la vescica al rene) verso i reni e nel maschio possono dare anche origine a prostatite ed epididimite;
  • Prostatite: ciò che per il genere femminile prende il nome di cistite, nel maschio prende il nome di prostatite e questo perché la vescica e la prostata sono due organi intimamente connessi e quindi, il coinvolgimento della vescica in un quadro patologico, determina facilmente ripercussioni sulla prostata (ghiandola a forma di castagna adagiata inferiormente alla vescica).La prostatite di origine batterica è una condizione molto frequente e pertanto facile da riconoscere perché oltre ai caratteristici segni di pollachiuria (urgenza minzionale), di bruciore che aumenta nel momento della minzione e di sensazione di pressione o peso pelvico, si somma la presenza di febbre.Esistono poi prostatiti di tipo cronico che evolvono dalle prostatiti batteriche acute se non adeguatamente curate, in cui la sintomatologia è sì persistente e prolungata, ma il paziente avverte il disturbo in modo più sfumato e localizzato;
  • Pollachiuria da compressione: in questo quadro rientrano tutti quei fattori che determinano la compressione della vescica e pertanto la necessità di urinare più frequentemente. In questi casi rientrano la gravidanza, la presenza di un fibroma uterino, un tumore o ancora un’ipertrofia prostatica;
  • Disturbi neurologici: la vescica può contenere circa 50 centimetri cubi di urina all’ora, cioè 1200 centimetri cubi nelle 24 ore. Tuttavia, esistono alcuni soggetti che hanno una ridotta capacità contenitiva della vescica il che può comportare minzione frequente. In questo caso esiste una discrepanza tra l’effettiva quantità di urina localizzata nella vescica e ciò che i sensori del sistema nervoso comunicano al cervello. Il cervello interpreterà un segnale errato e pertanto metterà in atto lo stimolo di far pipì anche se la vescica è vuota. Inoltre, anche l’ansia può determinare urgenza minzionale anche se la vescica è effettivamente vuota;
  • Diabete: la pollachiuria è una condizione frequente nei pazienti che soffrono di diabete 1 e che non seguono adeguatamente le terapie. Questo perché in genere i pazienti tendono ad assumere una maggiore quantità di liquidi;
  • Assunzione di farmaci: in particolare i farmaci che si utilizzano per abbassare la pressione sanguigna.

Passiamo ora ad approfondire le principali modalità di diagnosi che si nascondono dietro l’urgenza minzionale.

Come si diagnostica la pollachiuria? 

Una delle visite maggiormente utili al fine di comprendere la causa scatenante la minzione frequente sono le semplici analisi delle urine e l’urinocoltura associata ad antibiogramma.

Attraverso l’analisi delle urine è possibile verificare la presenza di eritrociti (globuli rossi) e di leucociti (globuli bianchi) che indicano un processo infettivo in corso.

Mediante l’urinocoltura si va a valutare invece la presenza di specie batteriche presenti nelle urine (e quindi nella vescica o nell’uretra) in modo tale da poter stabilire con precisione la cura antibiotica più adatta per debellare quel particolare tipo di batterio.

Le indagini proseguono poi attraverso una corretta anamnesi in cui ci si accerta della presenza o meno di una patologia sistemica (diabete) o dell’assunzione di farmaci (diuretici).

Ci si avvale poi dei mezzi di diagnostica strumentale (ecografia) per verificare la presenza di alterazioni a carico delle strutture coinvolte.

Quali terapie abbiamo a disposizione per la cura della pollachiuria?

Il trattamento specifico per la pollachiuria deve tener conto delle cause che hanno scatenato il problema, allo stato di salute generale del paziente, alla concomitanza di eventuali altre patologie e al singolo caso.

Si raccomanda, pertanto, in caso di pollachiuria persistente ed accompagnata da dolore, di rivolgersi al proprio medico curante. Il medico valuterà il vostro stato e in base ad esso prescriverà ulteriori accertamenti.

In caso di pollachiuria insorta a seguito di infezioni (cistiti, uretriti, prostatiti) la terapia è di natura antibiotica. Si raccomanda, in questo caso, di seguire strettamente le indicazioni fornite dal medico in fatto di dosaggi e tempi di somministrazione.

In caso di patologie sistemiche (ipertensione e diabete) si va ad agire con farmaci specifici, data l’importanza clinica che possono rivestire sulla qualità di vita del paziente.

Nel caso invece in cui il paziente manifesta disturbi della ritenzione e della sensibilità vescicale, vengono insegnate tecniche di rieducazione vescicale mediante specifici esercizi muscolari. Si insegna così a trattenere l’urina per un arco di tempo via via sempre più prolungato.

Esistono poi delle strategie che vengono insegnate al paziente per lenire la condizione di urgenza minzionale che, si badi bene, devono essere consigliate unicamente da un medico dopo avere effettuato tutti i controlli necessari.

Quali sono queste strategie? L’apporto di liquidi riveste un fattore importante sullo stato di salute generale del paziente, ma allo stesso modo gioca un ruolo fondamentale nell’insorgenza di pollachiuria. Per questo motivo si insegna al paziente come, quanto e quando bere per tenersi perfettamente idratato senza sovraccaricare la vescica.

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