Lattato deidrogenasi (LDH) Alto e Basso: Cause, Sintomi e Valori Normali

Che cos’è il test della lattato deidrogenasi (LDH)? Per quale motivo viene prescritto? Quali sono le funzioni di questo enzima? In quali casi è troppo alto? In quali casi invece è troppo basso? Cosa comportano valori anomali? Quali sono quelli normali?

Quando parliamo di analisi del sangue siamo sempre davanti a variabili importanti per controllare il nostro stato di salute generale e che, nel caso in cui dovessero essere restituiti risultati fuori dal range di normalità possono destare più di qualche preoccupazione.

Che fare dunque in questo caso? Cosa c’è da sapere sulla LDH? Vediamolo insieme, in una guida che parlerà di tutto quello che è necessario conoscere su questo particolare enzima, tanto importante per la nostra salute.

Che cos’è la lattato deidrogenasi?

La lattato deidrogenasi (LDH), detto anche lattico deidrogenasi è un enzima che viene utilizzato dal nostro corpo per metabolizzare lo zucchero e renderlo energia fruibile da parte delle cellule. Si tratta nello specifico di un enzima che è presente in moltissimi organi e tessuti del nostro corpo e che possiamo trovare nel fegato, nel cuore, nel pancreas, nei muscoli scheletrici, nel nostro cervello, nelle cellule del sangue e anche nei reni.

È praticamente ubiquitario e quando c’è un danno alle nostre cellule, la lattato deidrogenasi viene rilasciata nel flusso sanguigno, portando i livelli ad innalzarsi.

Spesso alti livelli di lattato deidrogenasi nel sangue sono segno, come avremo modo di vedere più avanti in modo specifico, di danni cellulari di tipo acuto o grave, anche se saranno necessari altri tipi di test per svolgere una diagnosi più accurata.

Quanti tipi di lattato deidrogenasi esistono?

Ci sono nel corpo umano cinque diverse tipologie di lattato deidrogenasi, che sono distinte per struttura. Si chiamano, in modo in realtà molto poco originale, LDH–1, LDH–2, LDH–3, LDH–4 e LDH–5.

I diversi tipi di enzima LDH si possono trovare in diversi organi e parti del corpo e nello specifico:

  • LDH–1: è tipico del tessuto cardiaco (il miocardio) e dei globuli rossi;
  • LDH–2: è tipico invece del miocardio, dei globuli rossi, del pancreas, della corteccia surrenale, polmoni e muscolo scheletrico;
  • LDH–3: si trova in genere nei polmoni, nella placenta, nel pancreas;
  • LDH–4: si trova nei reni, nel pancreas e anche nella placenta;
  • LDH–5: si trova, invece, nei muscoli scheletrici e e nel fegato.

Le differenze tra gli isoenzimi sono relativamente complicate da spiegare e comunque superano di parecchio gli obiettivi di questa guida, che sarà tesa a individuare eventuali cause di livelli troppo alti o troppo bassi dello stesso enzima.

Quali sono i valori normali di lattato deidrogenasi LDH?

I livelli di lattato deidrogenasi tipicamente variano con l’età: più si è giovani più i livelli sono alti. Forniremo dunque i valori che sono ritenuti normali per ogni fascia di età.

Per quanto riguarda i livelli aggregato di enzima lattato deidrogenasi (LDH), che quindi comprende tutte e 5 le varianti, abbiamo:

  • Per i primi 30 giorni di vita: 135–750 U/L;
  • Per il primo anno di vita: 180–435 U/L;
  • da 1 a 3 anni: 160–370 U/L;
  • da 4 a 6 anni: 145–345 U/L;
  • da 7 a 12 anni: 143–290 U/L;
  • da 13 a 15 anni: 110–283 U/L;
  • da adulti: 16–17 anni: 122–222 U/L.

Questo per guanto riguarda il dato aggregato. Nello specifico invece a contare è la ripartizione tra i diversi isoenzimi:

  • Per LDH di primo tipo: dal 18 al 29%;
  • Per LDH di secondo tipo: dal 30 al 37%;
  • Per LDH di terzo tipo: dal 19 al 25%;
  • Per LDH di quarto tipo: dal 9 al 15%;
  • Per LDH di quinto tipo: dal 5 al 13%.

Quali sono le cause di livelli troppo alti di LDH?

Essendo un enzima ubiquitario, sono diversi i problemi che possono portare ad un innalzamento dei valori di lattato deidrogenasi. Tipicamente livelli troppo alti di LDH, in uno qualunque dei suoi isoenzimi, possono far sospettare la presenza di:

  • problemi cardiaci;
  • presenza di alcune forme tumorali, a carico di uno degli organi che tipicamente ospitano questo enzima;
  • anemia emolitica;
  • mononucleosi infettiva;
  • patologie croniche a carico del fegato, su tutte l’epatite;
  • bassa pressione sanguigna;
  • danni muscolari;
  • distrofia muscolare;
  • pancreatite;
  • necrosi;
  • abuso di alcol.

Quando i livelli di LDH sono bassi rispetto ai valori normali

In realtà è molto raro che un paziente faccia registrare livelli di LDH più bassi di quelli che abbiamo descritto sopra.

Siamo davanti a problemi che in genere sono riconducibili a problemi di carattere ereditario-genetico, con mutazioni genetiche che possono essere responsabili del basso livello di questo enzima.

Caso relativamente più frequente di LDH eccessivamente basso è quello che viene causato dall’assunzione di livelli troppo alti di vitamina C.

Come interpretare i risultati?

Il test deve essere interpretato non soltanto alla luce di valori troppo alti o troppo bassi del dato aggregato. Ad interessare il medico è anche infatti quella che è la ripartizione del dato aggregato tra i diversi enzimi.

Livelli troppo alti in proporzione di LDH–4 o 5 segnalano tipicamente un danno a carico del fegato o più generalmente di carattere muscolare.

Livelli troppo alti di LDH–1, invece, sono spesso correlati in combinazione con quelli di LDH–2, con problemi di carattere cardiaco.

Va inoltre segnalato il fatto che per eventi di carattere acuto, pensiamo ad un attacco di cuore, i livelli di LDH–1 e 2 possono innalzarsi rapidamente, per poi rientrare entro livelli normali entro 72 ore.

Cosa fare se i nostri livelli di lattato deidrogenasi sono fuori dal comune?

I livelli di LDH al di fuori dei range che possono essere considerati di normalità non sono una patologia in sé, ma piuttosto il segnale che potrebbe esserci qualcosa che non va. Non ci sono dunque terapie specifiche o rimedi per livelli di LDH alti o bassi.

Il problema è da investigarsi in modo più approfondito, utilizzando strumenti diagnostici più approfonditi e individuare successivamente le cause per attaccarle con una terapia specifica.

Il ritorno ai valori normali di lattato deidrogenasi sono relativi all’eventuale superamento della patologia che in primo luogo ha portato all’innalzamento o all’abbassamento dei livelli registrati.

Non si tratta dunque, a scanso di ogni tipo di equivoco, di una problematica che possiamo affrontare con rimedi fai da te, o comunque con rimedi che possono evitare di farsi seguire dal medico: i problemi collegati potrebbero essere seri e altrettanto seriamente dovrebbero essere affrontati.

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