Valori Glicemia a Digiuno e Dopo Pranzo: quali sono quelli Normali?

Molti sapranno che il valore della glicemia è collegato al rischio di diabete. Ma come possiamo scongiurare questo rischio? Come possiamo abbassare i livelli della glicemia attraverso l’alimentazione? Quali sono gli alimenti più indicati in questo caso?

Alti valori di glicemia, di solito, indicano un prediabete, ossia la fase che precede una diagnosi di diabete mellito di tipo II.

In questa condizione si possono abbassare i livelli della glicemia soprattutto apportando delle modifiche alla propria alimentazione.

Nella guida di oggi vi forniremo un vademecum completo di quelli che devono essere i valori normali di glicemia sia nelle varie fasi della giornata (a digiuno, dopo colazione e dopo pranzo) sia in condizioni particolari come in gravidanza.

Che cos’è la glicemia?

Quando parliamo di glicemia, in sede di esame, intendiamo la quantità di glucosio che può trovarsi nel flusso ematico, in pratica lo zucchero che si trova nel sangue.

Valori GlicemiaE’ molto importante mantenere la giusta concentrazione di glucosio nel sangue in quanto esso permette a tutte le cellule del nostro organismo di funzionare correttamente. Infatti, il glucosio è la loro principale fonte energetica, indispensabile per il corretto funzionamento di tutte le cellule del nostro organismo (in particolare il cervello) e viene internalizzato grazie alla presenza dell’insulina prodotta dal pancreas.

E’ indispensabile, infatti, che il cervello possa attingere liberamente alle nostre riserve di glicemia, in quanto è l’unico organo che non possiede un meccanismo proprio per immagazzinarla.

Quando ci viene prescritto l’esame per la glicemia? Quali sono i valori di riferimento?

Attraverso le analisi del sangue o grazie ad uno strumento chiamato glucometro, è possibile andare a misurare i livelli della glicemia plasmatica in qualsiasi momento della giornata. Questo parametro è importante soprattutto per chi soffre di diabete o per chi ne è a rischio.

Di solito il medico prescrive un esame per valutare i livelli della glicemia nei casi descritti in seguito:

  • Quando sospetta la presenza di diabete (soprattutto a causa dei sintomi che si manifestano, di cui parleremo in seguito);
  • In presenza di una gravidanza per individuare se la futura mamma è affetta da diabete gestazionale;
  • Per monitorare gli effetti della terapia di un paziente affetto da diabete;
  • Quando, nella storia famigliare del paziente, sono stati presenti dei casi di diabete, e, quindi, il paziente è a rischio per questa patologia.

Per quanto riguarda i valori normali di riferimento per questo esame bisogna fare una distinzione in base al momento della giornata in cui viene fatto il test.

Avremo quindi i seguenti limiti di normalità per soggetti sani, ossia non affetti da diabete:

  • A digiuno: valori compresi tra 70 e 98 mg/dL;
  • Dopo pranzo (oppure dopo un qualsiasi pasto della giornata): valori inferiori a 140 mg/dL.

Di conseguenza, quando i valori di glicemia superano questa soglia possono presentarsi diversi rischi. Ma ci soffermeremo su questo nel paragrafo successivo.

Cosa succede quando l’esame della glicemia riporta dei valori troppo alti?

Come abbiamo accennato in precedenza, alti livelli di glucosio nel sangue possono essere indice di diabete o prediabete. Di solito si può riconoscere un aumento di questo valore prima ancora di sottoporsi alle analisi, grazie ai sintomi con cui si manifesta questo squilibrio.

Gli stessi sintomi che indicano un aumento di glicemia (ossia una condizione di iperglicemia), però, sono identici a quelli che sorgono nel momento in cui il paziente è affetto da diabete.

Essi sono principalmente i seguenti:

Esistono anche altre condizioni che possono indurci a pensare ad un aumento della glicemia nel sangue.

Tra le più frequenti abbiamo:

  • Epatite;
  • Trauma cranico;
  • Tireotossicosi;
  • Obesità;
  • Eclampsia;
  • Pancreatite;
  • Acromegalia;
  • Infarto cardiaco;
  • Malnutrizione;
  • Presenza di ustioni;
  • Insufficienza renale;
  • Tumore al pancreas;
  • Sindrome di Cushing;
  • Ipertiroidismo;
  • Sedentarietà.

A causa della varietà delle patologie che possono aver causato l’aumento della glicemia nel sangue, il medico farà sicuramente degli esami di controllo prima di diagnosticare un diabete.

Tra gli esami di controllo più diffusi abbiamo l’emoglobina glicata, ma spesso risulta utile, ed obbligatorio, ripetere periodicamente l’esame, così da andare a vedere se si trattava solo di una situazione temporanea.

Come possiamo intervenire per abbassare i livelli di glicemia?

Per contrastare l’aumento dei valori di glicemia nel sangue è molto importante correggere prima di tutto lo stile di vita del paziente. Basti pensare al fatto che una vita sedentaria ne favorisce l’aumento.

Quando parliamo di stile di vita ci riferiamo soprattutto all’alimentazione e alla giusta attività fisica a cui si dovrebbe dedicare l’individuo, specialmente se soffre di obesità.

Chi soffre di glicemia alta, dovrebbe consumare tutti quegli alimenti che aiutano l’organismo a tenerla sotto controllo, evitando il consumo eccessivo di carboidrati semplici e grassi, ma anche prestando attenzione alla cottura dei pasti.

E’ fondamentale che l’individuo distribuisca i pasti nel corso di tutta la giornata, in modo tale da garantire al proprio corpo un apporto di 1500 Kcal. In seguito ci soffermeremo sulla dieta che dovrebbe seguire chi tende ad avere alti valori di glicemia.

Di solito è consigliabile affidarsi ad uno specialista della nutrizione per farci indicare in modo dettagliato quali sono gli alimenti più adatti per controllare l’indice glicemico che spesso viene monitorato insieme al colesterolo, in quanto capita di frequente che un diabetico sia sovrappeso.

Invece, in una condizione di prediabete in cui si verifica un aumento della glicemia, potrebbe essere sufficiente condurre un corretto stile di vita all’insegna della giusta attività fisica e della giusta alimentazione, evitando il consumo di alcol e zuccheri.

Quali sono gli alimenti consigliati per favorire l’abbassamento della glicemia?

Per favorire l’abbassamento della glicemia attraverso l’alimentazione, oltre a distribuire l’apporto calorico in tutta la giornata, è necessario che il paziente impari a distinguere i grassi buoni da quelli cattivi, ad esempio i grassi degli oli vegetali come l’olio extravergine d’oliva è ottimo da consumare crudo per condire gli alimenti.

Mente, l’olio di pesce ricco di di grassi omega-3 aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

Di seguito citiamo gli alimenti più importanti per una dieta che abbia lo scopo di abbassare i livelli della glicemia:

  • Frutta fresca (evitando kaki e banane che sono ricchi di zuccheri);
  • Ortaggi;
  • Legumi;
  • Olio di oliva;
  • Verdura a foglia verde;
  • Carne bianca;
  • Cereali integrali.

E’ importante che non si faccia un abuso di carboidrati raffinati, anche se molti alimenti che li contengono sono ricchi di altre sostanze che aiutano l’insulina a svolgere la sua funzione per abbassare la glicemia. Tra questi alimenti troviamo anche il pane, le patate e il miele.

Quali sono gli altri fattori che contribuiscono all’aumento della glicemia?

Tra i principali fattori che influenzano i risultati dell’esame per la glicemia, oltre all’alimentazione, abbiamo soprattutto i seguenti:

  • Condizione di ansia e di stress;
  • Recente operazione chirurgica;
  • Presenza di un trauma;
  • Presenza di una gravidanza;
  • Assunzione di alcuni farmaci;
  • Ore trascorse dall’ultimo pasto assunto.

Infine, vi consigliamo sempre di rivolgervi a un medico quando pensate di essere in uno stato di iperglicemia, in modo da favorire una diagnosi tempestiva che preveda il corretto trattamento terapeutico e farmacologico.

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