Emoglobina nelle urine: cause, sintomi e valori normali

L’emoglobinuria, ovvero la presenza di emoglobina nelle urine è in genere un fenomeno che va ricondotto all’emolisi o a livello intramuscolare oppure a livello intravescicale dei globuli rossi.

Si tratta di un fenomeno piuttosto comune, che, innanzitutto, non deve essere assolutamente confuso con l’ematuria, che è invece la presenza di sangue nelle urine. L’emoglobina, infatti, è soltanto una (sebbene importantissima) componente dei globuli rossi, con gli stessi che sono soltanto una parte, anche questa rilevantissima, del sangue.

Emoglobina urine

Fonte foto: livestrong.com

Ad ogni modo, in entrambi i casi, sia che che si tratti di emoglobinuria, sia che invece si tratta di autentica presenza di sangue nelle urine, queste si possono presentare con il tipico colore rosso, che è poi il segnale che in genere dà l’allarme in queste particolari situazioni.

Quali sono le cause della presenza di emoglobina nelle urine?

In uno stato di salute normale l’emoglobina non dovrebbe essere presente nelle urine. Si tratta dunque della conseguenza dei processi di distruzione di globuli rossi, che la liberano.

Quando le concentrazioni di emoglobina raggiungono livelli di concentrazione però troppo elevati, i sistemi che dovrebbero recuperarla e soprattutto smaltirla potrebbero venire meno o comunque agire in modo non completamente sufficiente.

Tra quelle che sono le cause più comuni e importanti per questo tipo di problematica troviamo:

  • glomerulonefrite acuta: si tratta di un problema che attacca i reni e che trova, come manifestazione principale, proprio la presenza di emazie e di emoglobina nelle urine;
  • infarto renale, che corrisponde ad una ostruzione parziale dell’arteria renale;
  • tumori che hanno come sede di localizzazione i reni;
  • emoglobinuria parossistica notturna: si tratta di una forma di anemia emolitica cronica, che vede la presenza del fenomeno principale acutizzarsi durante le ore della notte;
  • sindrome emolitica uremica;
  • anemie immuni-emolitiche, che sono causate da farmaci come la penicillina;
  • reazione ad esposizione a temperature particolarmente fredde, per lunghi periodi di tempo;
  • favismo, una patologia caratterizzata dalla carenza dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi.

Tra le cause che invece si possono considerare non patologiche, in genere si trovano:

  • le reazioni a trasfusioni di sangue che non siano compatibili;
  • sforzi intensi e anche prolungati: la presenza di emoglobina nelle urine è tipica di chi corre sulle lunghissime distanze, che si tratti di marcia o di corsa. Lo stesso vale anche per chi fa nuoto e si allena per diverse ore al giorno.

Quali sono i valori di riferimento?

Quando si parla di emoglobina nelle urine non esiste un vero valore di riferimento che ci indichi la normalità, in quanto questa proteina così importante per la nostra sopravvivenza deve essere estranea alla normale composizione delle nostre urine. In genere i valori di emoglobina nelle urine aumentano quando le sue concentrazioni sono elevate anche nel sangue e viene a mancare quello che è il meccanismo di demolizione dell’emoglobina nell’organismo.

L’urina appare di colore marroncino ed è questo uno dei segnali più importanti che dovrebbero spingerci ad andare dal medico senza temporeggiare troppo.

Si tratta di un fenomeno preoccupante?

Sicuramente il colorito marroncino delle urine, che in genere dipende appunto dalla presenza di emoglobina nelle urine, deve essere considerato con attenzione e sottoposto immediatamente al nostro medico curante.

Spesso si tratta di fenomeni transitori, anche se talvolta può essere il segnale della presenza di problemi di salute anche gravi, che hanno bisogno necessariamente di una diagnosi pronta e soprattutto di un percorso terapeutico efficace.

I problemi che in genere vengono sottolineati dalla presenza di emoglobina nelle urine sono o del ciclo del sangue, con diverse anemie che possono essere la causa di questo fenomeno, oppure problemi a livello di reni, come abbiamo visto poco sopra.

Prima di parlare di rimedi e dunque di come superare il problema, sarà necessario analizzare quantomeno le cause più frequenti di questa manifestazione.

La glomerulonefrite acuta

Si tratta di un fenomeno infiammatorio acuto (e quindi superabile) che attacca i glomeruli renali, ovvero la parte dei nostri reni che è deputata all’azione filtrante del sangue. In seguito a questa problematica il “setaccio” dei glomeruli si allarga e può lasciar passare all’interno delle urine sia le proteine, sia le emazie.

Si tratta di una patologia che deve però essere trattata immediatamente, per evitare danni di medio e lungo periodo (e possibilmente permanenti) ai reni.

Emoglobinuria parossistica notturna

Si tratta di una delle forme più comuni di anemia emolitica cronica che però vede le crisi emolitiche avvenire principalmente di notte e su base episodica, associate allo stesso tempo a leucopenia e trombocitopenia. Si tratta di un problema che deriva da disordini clonali delle staminali ematopoietiche: una condizione la cui terapia è principalmente sintomatica e ricorre all’utilizzo di corticosteroidi, di eritropoietina e di farmaci anticoagulanti.

Il caso dell’anemia falciforme

Tra le possibili cause di emoglobinuria troviamo anche quella che è l’anemia falciforme. Si tratta di un’anemia che viene così chiamata a causa di quella che è la forma assunta dai globuli rossi, a falce appunto.

Si tratta di un’anemia che è particolarmente comune in alcune aree del Mediterraneo e che non può essere curata completamente: le terapie infatti sono tutte tese a limitare la sintomatologia della patologia in questione.

Ci sono rimedi per la presenza di emoglobina nelle urine?

Non ci sono rimedi generici per quello che è comunque il sintomo di qualche altro stato patologico. Prima di intraprendere terapie volte alla soluzione del problema, dovremo necessariamente individuare tramite diagnosi qual è la causa che ha potuto portare allo sviluppo della problematica.

È sconsigliato, data anche la rilevanza delle patologie che possono nascondersi dietro al sintomo, tentare cure fai da te, che si tratti di medicina ufficiale o alternativa.

Quali sono i soggetti più colpiti?

I soggetti più colpiti sono coloro i quali hanno in genere patologie pregresse al sistema renale, nonché patologie di tipo ematico, come ad esempio le anemie.

Si tratta comunque in molti casi di un problema che affligge determinate categorie di sportivi o di lavoratori, quindi, nel caso in cui il quadro di salute complessivo sia buono, è proprio qui che si dovranno concentrare gli sforzi diagnostici del medico.

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