Reactine: composizione, posologia ed effetti collaterali

    Reactine® è un associazione tra due principi attivi: cetirizina cloridrato 5 mg e pseudoefedrina cloridrato 120 mg. Il farmaco è prodotto e commercializzato dalla casa farmaceutica Johnson&Johnson S.p.A. ed è indicato per il trattamento sintomatico delle riniti allergiche che soventi si presentano in primavera con congestione nasale, ipersecrezione nasale, lacrimazione e starnuti frequenti.

    Reactine® è un’associazione farmacologica di due principi attivi che hanno un meccanismo d’azione differente. La cetirizina è un potente antistaminico che consente di bloccare il rilascio di istamina dai mastociti e di prevenire tutte le manifestazioni tipiche del suo rilascio. Invece, la pseudoefedrina è un farmaco ad azione simpaticomimetica che provoca la vasocostrizione nasale decongestionando la mucosa orale.

    Da luglio 2016, questo medicinale non è più acquistabile senza ricetta medica. Infatti, è passato da farmaco OTC a medicinale per il quale c’è bisogno di una ricetta medica ripetibile (RR). Mediamente il prezzo è di 13 euro per una confezione da 14 compresse a rilascio prolungato.

    Come si assume Reactine®?

    Innanzitutto è bene precisare che Reactine® è un farmaco profilattico delle allergie stagionali e come tale non è efficace per risolvere crisi acuti di allergia, ma in questo caso è necessario assumere altri tipi di farmaci. Il prodotto, inoltre, non va assunto per periodi di tempo prolungati che in genere non dovrebbero superare le 2-3 settimane di trattamento. Nel momento in cui la sintomatologia migliora e la congestione nasale si riduce è consigliato assumere un prodotto a base di sola cetirizina, non assumendo più la pseudoefedrina.

    Reactine posologia effetti collaterali Fonte foto: tuttofarma.it

    La posologia prevede l’assunzione di una compressa a rilascio prolungato due volte al giorno, mattino e sera, da assumere lontano dai pasti e il prodotto è indicato negli adulti e nei bambini al di sopra dei 12 anni d’età. La compressa è stata formulata per consentire un rilascio prolungato nel tempo e per tale ragione non va né frantumata né masticata né sciolta in acqua.

    Per evitare effetti collaterali è bene attenersi scrupolosamente alle dosi consigliate.

    Reactine®: effetti collaterali ed interazioni farmacologiche

    I principali effetti collaterali che possono manifestarsi in seguito all’assunzione di farmaci antistaminici sono: sedazione del sistema nervoso centrale con sonnolenza, vertigini e cefalea. Tuttavia, la dose presente in Reactine® è molto bassa pertanto è possibile che la sedazione in alcuni soggetti sia poco marcata. Nonostante la cetirizina sia un principio attivo che ha come bersaglio d’azione i recettori dell’istamina (antagonista selettivo H1) sono stati segnalati effetti collaterali provocati da attività anticolinergica come disturbi visivi, secchezza delle fauci e difficoltà nella minzione.

    Particolare attenzione va riservata anche ai pazienti affetti da disfunzioni epatiche, nei quali i farmaco è controindicato, in quanto possono manifestarsi alterazione delle transaminasi (AST, ALT) e aumento della bilirubina. Gli effetti collaterali che sono stati riscontrati nei vari studi clinici svolti sono i seguenti e distinti in tre gruppi in base alla frequenza in comuni, non comuni e rari a seconda dell’incidenza.

    • Comuni: nausea, secchezza delle fauci, debolezza, vertigini, capogiri, cefalea, sonnolenza, nervosismo;
    • Non comuni: palpitazioni, diarrea, astenia, malessere generale, difficoltà respiratorie, parestesia, ansia, irrequietezza, agitazione, prurito, esantemi cutanei;
    • Rari e molto rari: trombocitopenia, tachicardia e aritmia, aumento delle transaminasi, reazioni di ipersensibilità, edema, convulsioni, distonia e discinesia, shocanafilattico, depressione, insonnia, aumento delle sudorazione, orticaria, ipertensione.

    Quali sono le interazioni di Reactine®? 

    Sebbene questo sia un farmaco da banco che si può acquistare senza ricetta medica, prima di assumerlo è sempre buona regola informare il medico o il farmacista dell’eventuale assunzione di altri farmaci in quanto esso è in grado di provocare pericolose interazioni. Mentre, per la cetirizina non sono note ad oggi significative interazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche, per la pseudoefedrina non si può dire altrettanto.

    Infatti, quest’ultima non deve essere somministrata in associazione ai beta-bloccanti e agli inibitori delle MAO onde evitare un aumento della sua attività che nel caso dell’associazione pseudoefedrina-inibitori delle MAO può manifestarsi anche dopo 15 giorni dalla sospensione di Reactine®. Inoltre, sempre la pseudoefedrina riduce l’attività di farmaci antipertensivi come la metildopa, la guanetidina e la reserpina. Attenzione anche alla contemporanea somministrazione del farmaco con i digitalici che possono aumentare il rischio di infarto del miocardio. Inoltre, gli antiacidi sono in grado di aumentare l’assorbimento della pseudoefedrina mentre il cibo riduce, sebbene in piccole percentuali, l’assorbimento della cetirizina.

    Reactine® è un farmaco controindicato sia in gravidanza che allattamento. In quest’ultimo caso, infatti, sia la cetirizina che la pseudoefedrina vengono escrete nel latte materno e quindi possono passare al bambino.

    In caso di sovradosaggio si possono osservare disturbi a carico del sistema nervoso centrale e apparato cardiovascolare come: sedazione marcata, apnea, collasso, insonnia, tremori, convulsioni, allucinazioni, tachicardia, aritmie, ipertensione. Questi effetti possono essere fatali se non si interviene in maniera celere e tempestiva. Poiché non sono noti antidoti specifici, l’unica azione concrete che si può effettuare è la lavanda gastrica e i fenomeni di aumento della pressione arteriosa possono essere controllati utilizzando dei calmanti come il diazepam.

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