Le interazioni tra farmaci ed erbe sono davvero moltissime. Spesso, poi, non vengono nemmeno prese in considerazione a causa del concetto, errato, che tutto ciò che è naturale faccia bene e sia innocuo. Le cose non stanno esattamente così, infatti, è bene fare attenzione ad abbinare farmaci con erbe o estratti vegetali perché le conseguenze possono anche essere gravi. Vediamo, quindi, i principali abbinamenti a cui fare attenzione ricordando che bisogna sempre rivolgersi al medico per qualunque dubbio. Infine, riferire al proprio professionista sanitario di fiducia tutti i prodotti, anche integratori e fitoterapici che si stanno assumendo.
In questo articolo parliamo di:
Interazioni tra antidepressivi e iperico
L’iperico, conosciuto tradizionalmente anche con il nome di “Erba di San Giovanni” è una pianta utilizzata per contrastare la depressione e problemi associati. Ad esempio, ansia, difficoltà de sonno, inappetenza e stanchezza. L’iperico, se usato con determinati farmaci può provocare un effetto additivo, la comparsa di eventi avversi associati ad un sovradosaggio del farmaco. Come nel caso di uso concomitante ad antidepressivi.
Ci sono diversi casi clinici in cui l’iperico è stato usato con paroxetina, nefazodone e sertralina provocando:
- nausea
- vomito
- sudorazione profusa
- mioclono
- incoordinazione
- sintomi riconducibili alla “sindrome serotoninergica”.
Attenzione anche all’associazione iperico con alcuni antibiotici come le ciclosporine. In questo caso ne può diminuire l’efficacia. Allo stesso modo in combinazione con pillole ormonali ne aumenta il metabolismo con il rischio di una gravidanza indesiderata.
Evitare pillola ormonale e pompelmo
La pillola contraccettiva, utilizzata da moltissime donne in tutto il mondo, è bene non abbinarla all’assunzione di succo di pompelmo. Infatti il succo di pompelmo blocca un enzima, il citocromo P-450 3A4, che ha il compito di smaltire gli ormoni estrogeni contenuti nella pillola. Questo provocherebbe un rialzo dei livelli di estrogeni nel sangue con il rischio di coaguli nel sangue e maggiore tensione al seno. Se si assumesse una quantità molto alta di pompelmi, un altro evento che si potrebbe verificare è quello di una gravidanza indesiderata. Attenzione anche all’uso di lassativi, sia per bocca sia in tisana, così come prodotti che hanno un impatto sul fegato. Potrebbe provocare un’accelerazione nel metabolismo e nello svuotamento gastro intestinale impattando l’assorbimento corretto della pillola.
Interazioni tra fluidificanti sangue e ginko biloba
L’impiego del ginko biloba è di solito come aiuto alle funzioni cognitive e ha un effetto positivo sulla circolazione sanguigna. Questa caratteristica si abbina male in chi impiega fluidificanti del sangue come warfarin, acido acetilsalicilico ecc… Questo perché interferisce con la funzionalità piastrinica causando un effetto additivo e provocando emorragie anche gravi. Particolare attenzione anche in abbinamento con i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) quali ibuprofene, naprossene, diclofenac, ecc… sempre per il rischio di potenziali emorragie.
No a antipertensivi e liquirizia
Masticare una caramella di liquirizia sembrerebbe un’attività innocua. Anzi, la liquirizia contiene l’acido glicirrizico che ha la proprietà di aumentare la pressione sanguigna. Quindi, se è un aiuto per chi soffre di pressione bassa, soprattutto in estate, le persone ipertese dovrebbero evitarla. Inoltre, la liquirizia può avere interazioni di una certa entità, anche gravi, in soggetti che assumono digossina. Questo perché a causa della capacità della pianta di ridurre i livelli di potassio nel sangue ed in tal può causare nausea, alterazioni visive, gravi aritmie cardiache fino all’infarto.
Interazioni tra anestetici e valeriana
In caso di operazioni chirurgiche è importate fare attenzione ad alcuni alimenti e comunicare agli operatori sanitari tutto ciò che si assume sia come integratori che come alimenti. Infatti, i rischi di interazioni tra gli anestetici e altri farmaci utilizzati negli interventi chirurgici con fitoterapici nel periodo preoperatorio sono spesso sottovalutati. Attenzione, quindi, a ginseng e il ginkgo biloba che potrebbero aumentare il rischio di emorragie durante l’intervento. L’aglio tende ad abbassare la pressione, mentre la valeriana o altri rimedi ad azione sedativa potrebbero potenziare l’effetto sedativo degli anestetici.
Fonti:
ISS – Interazioni erbe farmaci
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