Granulociti eosinofili alti e bassi: sintomi, cause e valori normali

Quando parliamo di granulociti eosinofili ci riferiamo ad una specifica categoria di globuli bianchi, che svolgono un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento del nostro sistema immunitario.

I granulociti eosinofili sono uno dei parametri che si possono misurare durante le analisi del sangue di routine e valori alti o bassi rispetto alla norma possono essere un importante campanello di allarme sulle nostre condizioni di salute.

Vediamo insieme cosa sono nello specifico i granulociti eosinofili, come si comportano all’interno del nostro organismo, quali compiti svolgono e cosa potrebbe voler dire una loro alterazione. Focalizzeremo, inoltre, la nostra attenzione sui valori normali e sulle complicazioni causate dai granulociti eosinofili alti e bassi nel sangue.

A cosa servono i granulociti eosinofili?

I granulociti eosinofili sono un sotto-gruppo dei globuli bianchi coinvolto nelle reazioni operate dal sistema immunitario, in particolare quelle contro microbi, fonti di allergie e parassiti.

Il loro ciclo di vita è di circa 8-12 giorni. Per qualche ora (in genere mai più di 10) circolano nel sangue, per poi raggiungere i tessuti connettivi di destinazione per svolgere il compito che gli è proprio, ovvero quello di essere delle vere e proprie sentinelle dei nostri tessuti.

Al netto delle azioni di tipo positivo che svolgono per il nostro corpo, i granulociti eosinofili sono responsabili anche del rilascio di leucotrieni, sostanze che sono coinvolte nella fisiologia del fenomeno asmatico e che possono causare l’aumento di muco e dunque la broncocostrizione. Essi rappresentano circa il 2-4% della totalità dei globuli bianchi circolanti.

I valori normali di granulociti eosinofili nel sangue

I valori che sono ritenuti normali quando si misura la concentrazione di granulociti eosinofili nel sangue sono rispettivamente:

  • inferiori a 350/400 granulociti per milionesimo di litro di sangue;
  • superiori a 50 granulociti per milionesimo di litro di sangue.

Nel caso in cui, ed è il caso decisamente più frequente, dovessimo trovarci al di sopra di questa soglia, ritenuta di normalità, vuol dire che siamo in presenza di eosinofilia, una condizione per la quale, in seguito a cause diverse, il numero di questa popolazione leucocitaria aumenta oltre le soglie sopraindicate.

Granulociti eosinofili alti e bassi Un granulocita eosinofilo visibile in uno striscio di sangue

Nel caso contrario invece, saremmo davanti ad eosinopenia, una tipologia particolare di agranulocitosi che prevede appunto concentrazioni particolarmente basse di eosinofili nel sangue.

Quali sono le cause dell’eosinofilia o eosinofili alti?

Quando granulociti eosinofili sono alti nel sangue, cioè superano la soglia di normalità dei 350/400 granulociti per milionesimo di litro di sangue, le cause sono da ricercarsi molto spesso in diverse patologie che possono aver alterato la frequenza con la quale il midollo osseo crea questi elementi figurati. Tra le più comuni troviamo:

  • le infezioni da germi. Si tratterebbe in questo caso di una reazione più che normale da parte del nostro corpo che dunque non dovrebbe destare particolari preoccupazioni, a meno che la cosa dovesse protrarsi per molto tempo, segno che l’infezione non sta recedendo;
  • reazioni di tipo allergico. Si tratta dell’altra causa tipica dell’aumento di eosinofili nel sangue. Ad interessare particolarmente il ciclo di produzione degli eosinofili sono le allergie che attaccano le vie respiratorie e dunque su tutte quelle stagionali dovute ai pollini. Anche le allergie di tipo alimentare possono far aumentare la concentrazione di eosinofili nel sangue, anche se in modo tendenzialmente meno violento;
  • le infezioni batteriche;
  • le micosi;
  • gli attacchi di agenti parassitari, come la tenia o la trichinosi;
  • brucellosi;
  • mononucleosi;
  • linfoma di Hodgkin;
  • leucemie di tipo acuto;
  • forme tumorali a carico dell’utero, dell’apparato gastrico e anche polmonari;
  • problemi al derma come gli eczemi, le psoriasi, le dermatiti;
  • artrite reumatoide;
  • lupus eritematoso sistemico (LES);
  • malattie dei reni;
  • morbo di Addison;
  • altri tipi di malattie rare che interagiscono con il midollo osseo.

Si tratta dunque di cause molto diverse tra loro, che rendono dunque la diagnosi piuttosto difficile per la problematica di cui stiamo parlando. In assenza di altri sintomi (cosa piuttosto rara comunque per le patologie più gravi che trovate in questa lista), la supervisione del medico sarà fondamentale per identificare eventuali altre patologie che hanno causato l’innalzamento dei valori di eosinofili nel sangue.

Nella grande maggioranza dei casi comunque si tratta o di reazioni di tipo allergico, oppure di reazioni ad un infezione che il nostro sistema immunitario sta fronteggiando.

Quando i granulociti eosinofili sono troppo bassi

Quando siamo sotto il livello di 50 corpuscoli per milionesimo di litro di sangue possiamo parlare di eosinopenia e anche in questo caso è lecito preoccuparci delle cause che hanno portato a questa determinata condizione. Si tratta di un caso decisamente più raro, rispetto alla eosinofilia e si presenta in genere in seguito a:

  • shock anafilattico. Si tratta di reazioni allergiche particolarmente forti che fanno registrare appunto uno stato di shock e che in genere comportano una forte riduzione degli eosinofili nel sangue;
  • particolari terapie, come la chemioterapia o la radioterapia;
  • particolari terapie farmacologiche, come quelle a base di penicillina e tiamazolo;
  • leucemia granulare;
  • agrunulocitosi. Si tratta di una condizione dalle cause incerte e che comporta, a causa della forte riduzione di granulociti nell’organismo di chi ne viene colpito, la frequente comparsa di infezioni di tipo batterico;
  • in seguito ad abuso di steroidi o di uso prolungato di farmaci corticosteroidi.

Al di fuori di questi casi sopra elencati, è piuttosto difficile che si presentino problemi di questo tipo. Nel caso in cui avessimo fatto delle analisi in modo autonomo e senza che a richiederlo fosse stato il medico, questi andrebbe immediatamente avvisato del valore riscontrato. Da qui comincerà infatti il percorso diagnostico teso ad individuare le possibili cause dell’assenza o della forte riduzione della presenza di eosinofili nel nostro sangue.

Gli eosinofili sono importanti?

Sì. Gli eosinofili sono di fondamentale importanza per il corretto funzionamento del nostro organismo, per quanto riguarda nello specifico il funzionamento del sistema immunitario ed è necessario che la loro concentrazione nel sangue ricada all’interno di intervalli di normalità. Si tratta di globuli bianchi che costituiscono tra il 2% e il 4% del totale e che, svolgendo un lavoro altamente specializzato, sono ritenuti fondamentali per respingere le infezioni che provengono dai microbi.

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