Avastin (Bevacizumab): Scheda Tecnica, Effetti Collaterali e Prezzo

Principio attivo: Bevacizumab Bevacizumab
Apparato: Antineoplastici Antineoplastici
Classe Terapeutica: Antineoplastico Antineoplastico
Ricetta: Ricetta Ospedaliera Ricetta Ospedaliera

Avastin® è un medicinale prodotto e commercializzato in Italia da Roche Spa.

Il suo principio attivo, il bevacizumab, viene utilizzato, in associazione con chemioterapia, nella terapia e nella cura del carcinoma metastatico del colon e del retto e di alcuni altri tipi di tumore (come ad esempio il carcinoma della mammella, il carcinoma ovarico epiteliale, il carcinoma della cervice di tipo metastatico, persistente o ricorrente, del carcinoma peritoneale primario in fase avanzata e del carcinoma alle tube di falloppio).

Forme farmaceutiche e dosaggio

Possono essere trovate in commercio in quanto dotate dell’autorizzazione dell’Agenzia del Farmaco diverse forme farmaceutiche di Avastin®:

  • Avastin® 25 mg/mL concentrato per soluzione per infusione flaconcino da 4 mL;
  • Avastin® 25 mg/mL concentrato per soluzione per infusione flaconcino da 16 mL.

Ogni millilitro di concentrato contiene 25 mg di principio attivo bevacizumab.
Nello specifico, il flaconcino da 4 mL contiene 100 mg di principio attivo bevacizumab mentre quello da 16 mL ne contiene 400 mg.

Indicazioni terapeutiche

Sono diverse le patologie tumorali che possono essere combattute ricorrendo ad Avastin®. Il principio attivo bevacizumab si lega alla proteina fattore di crescita per l’endotelio vascolare umano conosciuta anche con la sigla di VEGF. Questa proteina si trova sul rivestimento dei vasi sanguigni e linfatici del corpo umano. La VEGF decide della crescita dei vasi sanguigni nel tumore che gli forniscono nutrizione e ossigeno.

Quando il bevacizumab si lega al VEGF la crescita del tumore viene bloccata perché i vasi sanguigni non riescono più a svilupparsi all’interno del tumore e a portargli nutrimento. Avastin® viene utilizzato per il trattamento dei pazienti affetti da carcinoma del colon o del retto e viene sempre somministrato in associazione con la chemioterapia.

Il farmaco è utile anche nel trattamento dei pazienti affetti da carcinoma metastatico della mammella e da carcinoma polmonare non a piccole cellule e anche in questi casi viene associato a chemioterapia. Il farmaco funziona anche per la terapia contro il carcinoma del rene e in questo caso viene associato all’interferone.

In associazione ad altre terapie Avastin® viene utilizzato anche per la terapia contro il carcinoma ovarico epiteliale, del carcinoma peritoneale primario in fase avanzata, del carcinoma della cervice (metastatico, persistente o ricorrente) e del carcinoma alle tube di falloppio.

Meccanismo d’azione

Avastin® fa parte dei farmaci con agenti antineoplastici e immunomodulatori. Il bevacizumab, si lega al fattore di crescita delle cellule endoteliali vascolari e fa regredire la vascolarizzazione dei tumori. Avastin® impedisce la crescita tumorale e la formazione di una nuova vascolarizzazione.

Impedendo la vascolarizzazione non consente al tumore di ricevere il nutrimento e l’ossigeno necessari per la sua espansione. In sintesi il farmaco impedisce la crescita tumorale e riduce il rischio che il tumore si espanda e interessi altri organi.

Posologia e modalità di impiego

La dose di Avastin® necessaria per la terapia dipende dal peso corporeo del paziente oltre che dal tipo di tumore. La dose di farmaco raccomandata per la terapia è variabile e cambia a seconda del paziente, si possono somministrare dai 5 mg ai 15 mg per ogni chilogrammo di peso corporeo sempre a seconda del tipo di tumore da combattere.

Solo il medico potrà prescrivere la dose di Avastin® più appropriata al paziente. Il trattamento con il farmaco viene somministrato al paziente in cura una volta ogni due o tre settimane a seconda del caso e il numero di infusioni e la durata della terapia dipende dalla risposta al trattamento.

La cura a base di Avastin® deve continuare fino a quando il farmaco risulta efficace contro il tumore. Se il farmaco dovesse perdere la sua efficacia, il medico deciderà una nuova terapia.

Avastin® è un farmaco concentrato per soluzione per infusione e, a seconda della dose prescritta dal medico, al paziente sarà iniettata una parte del flaconcino o l’intero flaconcino. Avastin®, prima di essere somministrato, viene diluito in una soluzione di sodio cloruro. Il farmaco si somministra con un’infusione endovenosa ovvero via flebo.

La prima infusione per via endovenosa dura circa 90 minuti, il tempo prolungato serve a controllare la risposta del paziente. Se la prima infusione non crea problemi al paziente, la seconda viene somministrata in 60 minuti. Se il paziente continua a tollerare il farmaco, le infusioni seguenti possono essere somministrate in 30 minuti.

Sovradosaggio

Se al paziente viene somministrata una dose di farmaco troppo elevata potrebbero comparire episodi di severo mal di testa. Il paziente deve quindi avvisare subito il medico o l’infermiere se accusa forti dolori alla testa. Se una dose di Avastin® viene saltata solo il medico potrà decidere il momento in cui il paziente potrà assumere la dose seguente del farmaco.

Controindicazioni

È assolutamente controindicata la terapia a base di Avastin® nel caso in cui il paziente abbia mostrato nel passato o anche in tempi recenti ipersensibilità al bevacizumab, o a uno qualunque degli eccipienti che sono contenuti nel medicinale (ovvero il trealosio diidrato, il sodio fosfato polisorbato 20).

Non bisogna usare Avastin® se il paziente è allergico al bevacizumab.

Precauzioni per l’uso

Avastin® potrebbe aumentare il rischio di perforazioni intestinali. Se il paziente soffre di infiammazioni come diverticolite, colite e ulcere gastriche, prima di prendere il farmaco deve parlare con il medico.

Nel trattamento Avastin® potrebbe aumentare il rischio di formazione di una connessione tra due organi o tra i vasi. Ad esempio nel trattamento del carcinoma della cervice l’uso del farmaco potrebbe aumentare il rischio di sviluppare connessioni anomale tra la vagina e una sezione del tratto gastrointestinale.

Il farmaco potrebbe rallentare la guarigione delle ferite chirurgiche e/o aumentare il rischio di sanguinamento. Se il paziente ha nella storia famigliare casi di sanguinamenti anomali o se sta prendendo farmaci anticoagulanti, deve consultare il medico prima di iniziare la terapia.

Se il paziente deve essere sottoposto a un’operazione chirurgica o se è stato sottoposto di recente ad un intervento, Avastin® non deve essere assunto. Il farmaco potrebbe anche aumentare il rischio di infezioni della pelle o dei tessuti e il rischio di sviluppare coaguli. Se il paziente ha sofferto di coaguli o se ha il diabete deve consultare il medico prima di iniziare la terapia con il farmaco. Avastin® può causare anche l’aumento della pressione sanguigna. Se il paziente soffre di pressione alta o se prende farmaci per la pressione deve consultare il medico.

Il farmaco può anche aumentare il rischio di un’insufficienza cardiaca, se il paziente ha problemi cardiaci deve avvertire il medico. Il farmaco potrebbe causare ipersensibilità, il paziente deve informare il medico o l’infermiere se ha avuto problemi dopo le infusioni di farmaco (es: debolezza, capogiri, svenimenti, eruzioni cutanee, gonfiore, difficoltà nella respirazione).

Avastin® può causare anche un effetto indesiderato neurologico raro: la sindrome da encefalopatia posteriore reversibile. Se il paziente accusa mal di testa, visione offuscata o disturbata, stati confusionali o crisi epilettiche deve contattare subito il medico. Prima di iniziare la terapia a base di Avastin®, o anche durante il trattamento, il paziente deve avvisare il medico se ha avuto problemi o infiammazioni ai denti, alla bocca o alla mandibola o mascella.

Il medico o il dentista potrebbero consigliare al paziente di effettuare un controllo dentistico prima di iniziare la terapia. Se il paziente deve sottoporsi ad una terapia dentistica o a chirurgia dentale deve avvisare il medico che è in trattamento con il farmaco.

Bisogna interrompere temporaneamente la somministrazione del farmaco se si verificano anomalie della pressione sanguigna e se il paziente accusa ritardi nella guarigione delle ferite a seguito di un intervento chirurgico. La terapia deve essere interrotta in maniera definitiva se le anomalie della pressione sanguigna non tornano nella norma a seguito di una terapia mirata.

Se il farmaco causa connessioni tra vasi e organi la terapia deve essere interrotta. Se il paziente sviluppa coaguli o fistole, infezioni o sanguinamenti anomali, la terapia deve essere interrotta.

Avastin® non è consigliato per la terapia nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni. Il farmaco non riduce la capacità di guidare veicoli o di utilizzare macchinari anche se in alcuni casi può causare sonnolenza. Se il paziente accusa stanchezza o visione anomala non deve guidare veicoli o utilizzare macchinari.

Gravidanza e allattamento

In caso di gravidanza non bisogna usare Avastin® perché, visto che interrompe la formazione di nuovi vasi, può causare danni al feto. Se non è incinta il medico consiglierà di utilizzare misure di contraccezione nel corso di tutta la terapia con Avastin® e per un periodo di circa sei mesi dopo l’ultima dose. In caso di sospetta gravidanza bisogna contattare subito il medico.

Durante il trattamento non si può allattare il bambino al seno e bisogna evitare anche per un periodo di circa sei mesi dopo l’ultima dose. Le sostanze contenute in Avastin® potrebbero interferire con lo sviluppo del neonato. Il farmaco può ridurre la fertilità femminile.

Interazioni con altri farmaci

Avastin® può interagire con altre formulazioni farmacologiche ed è dunque necessario per il medico, prima dell’inizio della terapia, valutare nel complesso i farmaci assunti dal paziente. L’utilizzo di qualsiasi farmaco durante la terapia a base di Avastin® deve essere comunicato al medico. Bisogna avvisare il medico anche se il paziente è stato sottoposto o dovrà sottoporsi a radioterapia.

Il farmaco potrebbe interagire con il sunitinib un farmaco che viene prescritto per il tumore gastrointestinale o renale. Terapie a base di platino o taxani possono interagire con Avastin®.

Effetti collaterali

Il bevacizumab può essere responsabile di effetti collaterali per il paziente anche gravi di cui si deve tenere conto prima della somministrazione del farmaco. Se il paziente accusa un qualsiasi effetto indesiderato deve consultare subito il medico o l’infermiere.

  • Reazioni allergiche: le reazioni allergiche possono causare difficoltà a respirare, dolore o pesantezza al torace, eruzioni cutanee, brividi e tremori, nausea,  vomito;
  • Effetti indesiderati severi molto comuni (più di 1 paziente su 10): intorpidimento e/o formicolii, dolore addominale, pressione sanguigna elevata, abbassamento del livello di globuli bianchi o di altre cellule utili alla coagulazione del sangue, stanchezza, nausea, vomito e diarrea;
  • Effetti indesiderati severi comuni (da 1 a 10 pazienti su 100): perforazione intestinale, sanguinamenti anomali, coaguli di sangue, insufficienza cardiaca, lenta e problematica guarigione delle ferite, arrossamento e desquamazione della cute, vesciche sulle dita di mani o piedi, riduzione dei globuli rossi, dolore muscolare, secchezza alla bocca, urine scarse o scure, infiammazione delle mucose, dolore articolare, debolezza muscolare, ulcere alla bocca, ulcere all’esofago, mal di schiena, ascessi, epistassi, afflusso ridotto di sangue al cervello, ictus, aumento della frequenza cardiaca, blocco intestinale, affanno, connessioni anomale tra gli organi interni, fistole, mal di testa;
  • Effetti indesiderati severi dalla frequenza non nota (i dati disponibili non sono sufficienti): basso contenuto di ossigeno nel sangue, infertilità nelle donne, crisi convulsive, sindrome da encefalopatia posteriore reversibile, anomalie nella pressione sanguigna, lesioni alle gengive, perforazione della cistifellea;
  • Effetti indesiderati molto comuni non severi (più di 1 paziente su 10): stitichezza, inappetenza, febbre, disturbi agli occhi, alterazione del gusto, naso che cola e congestione nasale, problemi del linguaggio, pelle secca e/o che presenta desquamazione, perdita di peso, variazioni nella pigmentazione della pelle;
  • Effetti indesiderati comuni non severi (da 1 a 10 pazienti su 100): raucedine, alterazioni nei risultati delle analisi (alterazioni dei globuli rossi o bianchi, riduzione del sodio, del potassio o del fosforo ecc), presenza di proteine nelle urine.

Ricetta, Regime di Dispensazione e Prezzo

Avastin® appartiene ai farmaci della classe C che sono a totale carico del cittadino. Si può acquistare Avastin® esclusivamente dalle farmacie che operano in ambito ospedaliero.

  • Avastin® flaconcino da 4 mL prezzo: 504,62 euro;
  • Avastin® flaconcino da 16 mL prezzo: 2021 euro.

La ricetta per l’acquisto Avastin® è di tipo ospedaliero. Risulta obbligatoria la compilazione della scheda di monitoraggio AIFA per le prescrizioni del SSN. Non tutti gli ospedali optano per l’utilizzo di Avastin®, alcune regioni optano per l’utilizzo di altri farmaci.

Non tutti i centri sono autorizzati per l’utilizzo di questo farmaco. Trattandosi di un farmaco costoso, per la procedura di acquisto del farmaco si consiglia prima di chiedere consiglio al medico. Il medico saprà indicarvi l’iter necessario da seguire.

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