Dufaston® (Didrogesterone): Foglio Illustrativo

Posologia e modalità di impiego

La posologia del farmaco e la durata della terapia devono essere modulate in relazione alla gravità della disfunzione nonché in conseguenza delle risposte cliniche della paziente.

Per la terapia ormonale sostitutiva, il farmaco viene utilizzato in misura di una compressa da 10 mg al giorno, durante gli ultimi 14 giorni di un ciclo da 28.

Per la terapia ciclica, invece, si procede con una somministrazione di didrogesterone negli ultimi 12 giorni della terapia. Nel caso di risposta inadeguata, la dose può essere aumentata a 20 mg.

Per le minacce d’aborto si può somministrare una dose di 40 mg iniziale, che deve essere poi portata, non appena possibile, a dosi di massimo 20-30 mg al giorno, fino a quando i sintomi non saranno spariti.

Per il trattamento dell’aborto abituale, si consiglia invece la somministrazione di 10 mg di Dufaston®, due volte al giorno, fino al compimento del terzo mese di gravidanza.

Il farmaco può essere anche utilizzato per la terapia nel caso di infertilità nel caso di insufficienza del corpo luteo. In questo caso si procede con una terapia da 10 o 20 mg al giorno di didrogesterone, che deve cominciare dall’inizio della seconda metà della fase mestruale, fino al primo giorno del ciclo.

Nel caso di dismenorrea, si possono somministrare fino a 20 mg di Dufaston® al giorno, dal quinto al venticinquesimo giorno successivi al ciclo mestruale.

Per i cicli irregolari, vanno assunti fino a 20 mg del farmaco, seguendo le stesse posologie che riguardano la dismenorrea.

Per chi soffre di endometriosi, invece, si consiglia una dose massima di 30 mg, da assumersi anche questa tra il quinto e il venticinquesimo giorno.

Per il trattamento continuo è consigliato non superare i 20 mg di Dufaston®, da somministrarsi durante la seconda metà del ciclo mestruale.

Sovradosaggio

Non sono disponibili dati sufficienti ed approfonditi per quanto riguarda il sovradosaggio nell’essere umano. Non ci sono antidoti al farmaco, anche se vale la pena ricordare il fatto che anche in caso di sovradosaggio importante (fino a 360 mg, ovvero 9 volte la dose massima consigliata) non si sono registrate reazioni avverse.

Controindicazioni

Dufaston® è controindicato nel caso in cui la paziente abbia mostrato ipersensibilità al didrogesterone, o ad uno qualunque degli eccipienti contenuti nel medicinale.

Il farmaco, inoltre, non deve essere usato nel caso in cui la paziente soffra o ci sia il sospetto che soffra di neoplasie dipendenti dai progestinici.

Il farmaco non deve essere, inoltre, utilizzato nel caso in cui la paziente soffra di sanguinamenti genitali che abbiano ancora origine incerta.

Dufaston® non è adatto per chi soffre o ha sofferto in passato di tromboembolismo venoso.

Il farmaco non è indicato per chi soffre di epatopatie acute, o abbia avuto in passato problemi di questo tipo.

Dufaston® è inoltre sconsigliato per chi soffre di porfiria.

Precauzioni per l’uso

Nel caso in cui il trattamento con questo farmaco si dovesse seguire per contenere e/o curare dei sanguinamenti anomali, diventa necessario individuare quali possano essere le cause che portano al sanguinamento. Deve essere assolutamente esclusa la possibile presenza di neoplasie a carico dell’endometrio.

Nel caso in cui la paziente soffra, abbia sofferto o possa soffrire di depressione, alterazioni della funzionalità del fegato, nonché di porfiria, è richiesta la massima cautela prima di assumere il farmaco, nonché uno stretto monitoraggio da parte dello specialista per tutta la durata della terapia.

Il farmaco contiene al suo interno galattosio ed è dunque sconsigliata la somministrazione a chi soffre di deficienza di lattasi, oppure soffre di sindrome da malassorbimento.

La terapia ormonale sostitutiva nel caso di sintomi dovuti alla menopausa deve essere iniziata solo nel caso in cui i sintomi incidano in modo decisamente negativo sulla qualità della vita della paziente. Non sono conosciuti i rischi in questo tipo di trattamenti, ma il rapporto beneficio/rischio generico deve essere tenuto debitamente in considerazione prima della somministrazione del farmaco e dell’inizio della terapia.

È necessaria, inoltre, la massima cautela per tutti quei i casi in cui la paziente soffra di fibromi uterini, oppure di endometriosi.

Massima attenzione è richiesta anche per le pazienti che presentino significativi profili di rischio per le patologie tromboemboliche.

Nelle donne che ricorrono a terapie ormonali sostitutive con farmaci estro-progestinici sono vittime di un maggior rischio di sviluppare forme tumorali a carico del seno, che sono direttamente correlate alla durata della terapia stessa.

Per le terapie ormonali sostitutive a base di soli estrogeni è anche aumentato il rischio di cancro all’ovaio, anche se in modo molto basso.

Per chi segue terapie di questo tipo è aumentato fino a tre volte il rischio di un tromboembolismo venoso. Tale rischio è più elevato all’inizio della terapia, per poi scemare successivamente.

La terapia a base di Dufaston® e di prodotti farmaceutici analoghi può aumentare fino ad 1,5 volte la possibilità di sviluppare ictus ischemico.

Dufaston® può causare ritenzione idrica e per questo motivo le pazienti che soffrono di insufficienza renale devono essere tenute sotto osservazione.

Gravidanza e allattamento

Sono molte le donne che sono state trattate con didrogesterone durante la gravidanza. Non vi è motivo di ritenere, almeno con i dati in possesso degli organi di farmacovigilanza, che ci siano degli effetti negativi sul feto e sulla gestante. Si può dunque utilizzare Dufaston® anche durante la gravidanza, a patto che la paziente non ricada nelle situazioni per cui il farmaco è controindicato di cui abbiamo parlato nella sezione “Controindicazioni”.

Sono molte le donne che sono state trattate con didrogesterone durante la gravidanza, si stima circa 10 milioni.

Per quanto riguarda l’allattamento, non è noto se il didrogesterone viene escreto nel latte materno e per questo motivo non deve essere impiegato durante tutto l’allattamento al seno.

Passiamo ora ad approfondire: le interazioni, gli effetti collaterali ed il prezzo al quale è possibile acquistarlo. 

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