Rocefin® Antibiotico Fiale: Principio Attivo ed Effetti Collaterali

Rocefin® è un medicinale prodotto e commercializzato dalla casa farmaceutica Roche. Il suo principio attivo, il ceftriaxone, un antibiotico che viene utilizzato per la cura di patologie quali la meningite batterica, le polmoniti acquisite in comunità e anche le otiti.

Talvolta si ricorre a Rocefin® anche per la cura delle infezioni intra-addominali.

Forme farmaceutiche e dosaggio

Rocefin® è disponibile in Italia in un’unica forma farmaceutica, le fiale, ed in diversi dosaggi:

  • Polvere e solvente per soluzione iniettabile (intramuscolare) flacone e fiala da 250 mg/2 mL;
  • Polvere e solvente per soluzione iniettabile (intramuscolare) flacone e fiala da 1 g/3,5 mL;
  • Polvere e solvente per soluzione iniettabile (intramuscolare) flacone e fiala da 500 mg/2 mL;
  • Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso flacone e fiala da  1 g/10 mL;
  • Polvere per soluzione per infusione confezione da 2 g.

Indicazioni terapeutiche

Rocefin® viene utilizzato per curare diverse patologie infettive, come:

  • meningite;
  • polmonite;
  • peritonite;
  • bronchite cronica;
  • infezioni delle vie urinarie;
  • infezioni dei reni;
  • infezioni delle ossa e/o delle articolazioni;
  • infezioni dei tessuti (pelle e tessuti molli);
  • infezioni del sangue;
  • infezioni al cuore;
  • infezioni sessualmente trasmissibili (come la gonorrea e la sifilide).

Il suo principio attivo viene utilizzato anche per trattare quei pazienti con un ridotto numero di globuli bianchi e che accusano febbre causata da un’infezione batterica. Rocefin® è utile anche per trattare i pazienti affetti dalla malattia di Lyme che si contrae (anche se raramente) a seguito della puntura di una particolare zecca.

Meccanismo d’azione 

Rocefin® è un antibiotico per uso sistemico a base di cefalosporine di terza generazione.

Questo farmaco agisce inibendo la sintesi della parete cellulare dei batteri, successivamente al legame con le proteine leganti la penicillina. A causa di questo processo, il farmaco riesce ad interrompere la sintesi della parete cellulare, provocando prima la lisi e poi la morte del batterio.

Alcune categorie di batteri possono mostrarsi resistenti all’azione del ceftriaxone, per svariati motivi. Per questa ragione si consiglia di assumere sempre correttamente il farmaco rispettando la posologia e la durata del trattamento.

Posologia e modalità d’impiego

Per quanto riguarda la posologia, questa può variare in modo sostanziale a seconda del tipo di infezione batterica da trattare, nonché in relazione a quelli che possono essere specifici problemi del paziente.

La valutazione e la determinazione finale per quanto riguarda la dose da assumersi di Rocefin® spetta comunque sempre e soltanto al medico curante, l’unico in grado di determinare la dose necessaria di farmaco al fine di ottenere gli effetti desiderati.

Le dosi che vengono riportare in questo paragrafo devono essere considerate come adatte alla popolazione adulta e a bambini al di sopra dei 12 anni di età e che presentino un peso superiore ai 50 kg.

Per i casi di polmonite, esacerbazioni acute delle broncopneumopatie croniche ostruttive e per le infezioni delle vie urinarie, è in genere consigliata una dose di 1-2 grammi al giorno, da assumersi in soluzione unica giornaliera.

Per i casi di polmonite acquisita in ospedale, infezioni dei tessuti molli e infezioni della cute con complicazioni, si consiglia di ricorrere invece alla somministrazione di una dose di 2 grammi di prodotto, una volta al giorno.

Le dosi possono aumentare fino a 4 grammi al giorno nel caso dei pazienti neutropenici che presentino stati febbrili che possano far sospettare un’infezione di carattere batterico. La stessa dose è consigliata per i pazienti che soffrono di endocardite batterica, nonché per quelli che soffrono di meningite batterica.

Nel caso di otite media acuta, si può ricorrere alla somministrazione di una dose fino a 2 mg, in soluzione intramuscolare.

Il farmaco può essere anche utilizzato per combattere la sifilide, con dosi però ridotte a 500 mg fino ad un massimo di 1 grammo al giorno, da aumentarsi fino a 2 g al giorno per i casi di neurosifilide.

Per quanto riguarda la popolazione in età pediatrica:

  • fino ad un massimo di 80 mg/kg di peso per i problemi di infezioni intra-addominali, infezioni della cute e/o delle vie urinarie, polmonite acquisita in comunità, polmonite acquisita in ospedale;
  • fino a 100 mg/kg di peso per le infezioni delle ossa e delle articolazioni, per le infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, per il trattamento dei pazienti neutropenici per i quali si sospetti un’infezione di carattere batterico;
  • la stessa dose è consigliata nel caso di meningite batterica e anche nel caso di endocardite batterica.

Il farmaco può essere anche somministrato alla popolazione neonatale. Per i neonati fino al quattordicesimo giorno di vita sono invece consigliate le seguenti dosi:

  • fino a 50 mg per i casi di infezioni intra-addominali, infezioni complicate della cute e/o dei tessuti molli, infezioni delle vie urinarie, nonché polmoniti acquisite in ospedale, polmoniti acquisite in comunità;
  • stessa dose nel caso di endocardite e di meningite batterica.

Il trattamento deve essere continuato, per tutte le categorie di pazienti, almeno fino a 48/72 ore successivamente alla scomparsa dello stato febbrile. In via generale anche la durata della terapia deve essere indicata dal medico curante.

I pazienti che presentino insufficienza epatica non devono modificare la dose, fatta eccezione per i casi di insufficienza grave, in presenza della quale sarà necessario ricorrere al consulto medico per la determinazione delle dosi.

Nel caso di pazienti che presentino un quadro di insufficienza renale, il dosaggio non deve essere ridotto a meno che questa insufficienza non si presenti in concomitanza con quella epatica. Nel caso di insufficienza combinata, il farmaco non deve mai superare la dose di 2 g al giorno. I pazienti che presentino questo tipo di quadro devono essere attentamente monitorati per tutta la durata della terapia.

Il farmaco non è adatto all’utilizzo per via endovenosa ma deve essere somministrato solo intramuscolo. 

Sovradosaggio

Il sovradosaggio può essere accompagnato dalla comparsa di nausea, vomito, diarrea e altri tipi di sintomi di carattere gastrico. Non è possibile procedere alla riduzione delle concentrazioni del farmaco attraverso dialisi peritoneale o emodialisi. Non ci sono antidoti specifici che possono essere utilizzati contro Rocefin®.

Il paziente deve essere seguito per 48 ore successivamente al sovradosaggio e si deve procedere con un trattamento di carattere esclusivamente sintomatico.

Controindicazioni

Rocefin® non deve essere somministrato a pazienti allergici al principio attivo o a una o più sostanze contenute nel farmaco, ai pazienti allergici alla lidocaina, a pazienti che hanno mostrato un’allergia alla penicillina o agli antibiotici della stessa classe terapeutica . I sintomi comuni di un’allergia sono:

  • gonfiore alla gola;
  • gonfiore alle mani;
  • gonfiore ai piedi;
  • difficoltà respiratorie;
  • eruzione cutanea.

Il medicinale non deve essere somministrato ai neonati sotto i 15 giorni di vita.

Precauzioni per l’uso

Se il paziente deve sottoporsi a degli esami del sangue o delle urine Rocefin® potrebbe influenzare i risultati. Se devi eseguire degli esami del sangue e delle urine, soprattutto quelli relativi alla glicemia, è necessario avvisare il medico e/o il personale che esegue il prelievo.

Gravidanza e allattamento

Durante la gravidanza o l’allattamento il medicinale può essere somministrato alla paziente solo nel caso in cui l’infezione sia grave e il medico lo ritenga strettamente necessario perché i benefici superano i rischi. Il medicinale passa sia attraverso la placenta che attraverso il latte materno e potrebbe essere dannoso per il feto o per il neonato.

Interazioni con altri farmaci

Se il paziente sta assumendo o ha assunto di recente altri medicinali bisogna avvertire il medico o l’infermiere addetto all’iniezione di Rocefin®. Se il paziente assume antibiotici, soprattutto aminoglicosidi o cloramfenicolo, deve assolutamente renderne edotto il medico.

Il ceftriaxone, principio attivo di Rocefin® non deve essere mai utilizzato in concomitanza o miscelato con soluzioni endovenose che contengano calcio, neanche attraverso linee di infusione diverse.

Nel trattamento di lungo termine è necessario procedere con esame emocromocitometrico a scadenze regolari per tutta la durata della terapia.

Effetti collaterali

L’utilizzo di Rocefin® espone alla possibile comparsa di effetti indesiderati. Tra quelli comuni, che colpiscono dunque più di un paziente su 10 troviamo:

Per quanto riguarda invece le reazioni avverse e gli effetti indesiderati meno comuni, che colpiscono però comunque più di un paziente su 100, troviamo:

  • infezione di tipo fungino a carico dei genitali;
  • granulocitopenia;
  • anemia;
  • coagulopatia;
  • cefalea;
  • capogiri;
  • sensazione di nausea;
  • vomito;
  • prurito.

Ricetta, regime di dispensazione e prezzo

Rocefin® è un farmaco di classe A e dunque rimborsabile, con o senza ticket a carico del paziente, dal Servizio Sanitario Nazionale. La ricetta è di tipo ripetibile. Non sono presenti note AIFA.

Per quanto riguarda invece i prezzi:

  • Rocefin®, intramuscolare, flacone da 500 mg + fiala da 2 ml: 4,03 euro;
  • Rocefin®, intramuscolare, flacone da 250 mg + fiala da 2 ml: 2,06 euro;
  • Rocefin®, intramuscolare, flacone da 1 mg + fiala da 3,5 ml: 6,94 euro.
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