Urine Maleodoranti: Cause e Cura

Vi è mai capitato di andare in bagno e sentire un cattivo odore salire dal water subito dopo aver urinato? Quali sono i fattori che causano la comparsa di urine maleodoranti? C’è da preoccuparsi se il disturbo persiste? Quali sono gli esami che possiamo eseguire per eliminare ogni dubbio?

urine maleodorantiIn questa guida tratteremo un evento molto particolare, ma che interesserà moltissimi dei nostri lettori: le urine maleodoranti.

Più che altro ci concentreremo sulle cause di questo cattivo odore, sui suoi sintomi (oltre, ovviamente, al “profumo”) e cercheremo di fornirvi un quadro completo per le cure e i rimedi di questa condizione che può destare un certo disagio.

Quali sono le cause delle urine maleodoranti?

Di norma le nostre urine dovrebbero avere un colore giallo-paglierino, e un odore piuttosto indifferente, modificato leggermente dalla presenza di urea, dal colore caratteristico e tipicamente privo di motivi di preoccupazione.

Tuttavia a volte può capitare che cambino sia la consistenza, sia l’odore delle urine. Per quanto riguarda l’odore si potrebbe avvertire un odore nauseabondo, vediamo perché.

Il cattivo odore delle urine può dipendere da diversi fattori che possono essere sia di natura patologica, sia di natura non patologica, e spesso non sono oggetto di preoccupazione.

Tra le cause più frequenti delle urine maleodoranti abbiamo soprattutto le seguenti:

  • L’alimentazione a base di cibi che possono alterare l’odore delle urine (come i cavoli, gli asparagi, l’aglio, il cavolfiore eccetera);
  • Assunzione di alcuni antibiotici (soprattutto l’amoxicillina, ciprofloxacina e l’ampicillina);
  • Malattie che riguardano il fegato;
  • Infezione da Trichomonas;
  • Se l’individuo beve poca acqua al giorno le urine potrebbero avere un cattivo odore a causa della maggiore concentrazione di metaboliti, ossia le scorie;
  • Infezione da Clamidia;
  • Gonorrea;
  • Vaginosi batterica (ossia quando i batteri vaginali proliferano eccessivamente);
  • Calcoli renali;
  • Chetoacidosi diabetica;
  • Presenza di una gravidanza;
  • Pielonefriti;
  • Infezioni del tratto urinario;
  • Periodo post-menopausa (in quanto la donna è più predisposta a infezioni batteriche);
  • Cistite;
  • Assunzione esagerata di integratori a base di sostanze che potrebbero alterare l’odore delle urine (come l’acido lipoico o la vitamina B6).
  • Uretrite.

Per quanto riguarda il cattivo odore collegato alla presenza di particolari infezioni (alcune citate sopra), la causa reale risiede nella presenza di particolari batteri, ad esempio la Morganella, il Proteus, la Providencia, lo Pseudomonas, che possono causare quell’odore forte di ammoniaca.

Per quanto riguarda, invece, l’alimentazione, ad esempio nel caso degli asparagi, l’odore disgustoso è dovuto alla presenza di un particolare acido: l’acido aspartico. Infatti è proprio questo acido, insieme ai gruppi sulfurei che si trovano nell’asparago a dare origine a quell’odore nauseante.

Infine, questa condizione può essere causata anche da altre malattie, molto più rare rispetto a quelle citate sopra. Tra queste abbiamo:

  • La trimetilaminuria;
  • La leucinosi;
  • La fenilchetonuria.

Queste sono più che altro delle patologie prettamente metaboliche che causano l’accumulo degli aminoacidi e, di conseguenza, un cattivo odore delle urine che ricorda il pesce.

Come si manifesta questa condizione che spesso può infierire anche sulla qualità della nostra vita?

Come avrete intuito, questa particolare condizione si manifesta soprattutto durante l’atto della minzione, in cui verrà avvertito un cattivo odore, anche disgustoso.

Inoltre, soprattutto quando la causa del cattivo odore riguarda la presenza di infezioni batteriche, nel caso di donne, potrebbero verificarsi anche delle perdite biancastre, altrettanto maleodoranti.

Il problema principale delle urine maleodoranti (a parte, ovviamente, l’aspetto patologico che spesso può aver scaturito la situazione), riguarda soprattutto la qualità di vita dell’individuo che potrebbe trovarsi in situazioni imbarazzanti proprio a causa di questo problema disagiante.

Quali sono gli esami più indicati per andare ad individuarne la causa?

In alcuni casi, come per la vaginosi batterica, è necessario che la paziente si sottoponga ad una visita ginecologica, in modo tale che lo specialista possa vedere le condizioni dei suoi genitali e fare dei test sul fluido vaginale, così da poter indagare al meglio sui batteri presenti.

Di norma, i medici consigliano di aumentare l’assunzione di acqua nel caso in cui le urine risultano diverse dal normale, sia per quanto riguarda il colore, sia per la consistenza e sia per l’odore. Infatti, bevendo molta acqua si favorisce l’eliminazione dei prodotti di scarto che spesso sono alla base delle urine maleodoranti e di altri scompensi.

Nel caso in cui questa condizione dovesse prolungarsi nel tempo, si consiglia sempre di rivolgersi ad un medico, o, meglio ancora ad un urologo, ossia lo specialista dell’apparato genito-urinario.

Generalmente i medici prescrivono ai pazienti che soffrono di questi problemi degli esami specifici, ossia:

  • Esame completo delle urine (per la comprensione delle caratteristiche fisiche e fisiologiche di base);
  • Urinocultura (per andare ad individuare la presenza di infezioni batteriche o a carico di funghi);
  • Antibiogramma delle urine (per poter capire qual è l’antibiotico più adatto a quel particolare batterio o fungo).

Quali sono le cure migliori e i rimedi naturali per le urine maleodoranti?

Di solito la produzione di urine maleodoranti non è connessa necessariamente a una condizione patologica grave, per cui non bisogna per forza preoccuparsi nel momento in cui, andando in bagno, ci accorgiamo di questo cattivo odore.

Infatti, in genere questa situazione si presenta saltuariamente e non persiste per lunghi periodi, anzi, scompare nel giro di uno o due giorni. Quindi, di solito, il problema riguarda solo la scarsa assunzione di liquidi a cui possiamo porre rimedio semplicemente incrementando la quantità di acqua assunta.

Se, però, il problema persiste per più di due giorni, come abbiamo già accennato nel paragrafo precedente, è necessario rivolgersi ad un medico che saprà sicuramente cosa fare.

Per quanto riguarda il trattamento farmacologico delle urine maleodoranti è intuibile che i farmaci da assumere dipendono dalla causa del problema. Tra i farmaci più diffusi per questa condizione abbiamo soprattutto gli antibiotici.

Se preferite dei rimedi naturali e volete fare a meno di assumere sostanze chimiche, vi consigliamo, oltre che l’assunzione giornaliera di almeno due litri di acqua, di mangiare i seguenti alimenti per sconfiggere il cattivo odore delle urine:

  • Mirtilli;
  • Uva;
  • Fermenti lattici;
  • Probiotici;
  • D-mannosio;
  • Bicarbonato di sodio (molto utile per ridurre il dolore durante la minzione, soprattutto se è in corso un’infezione del tratto urinario).

Infine, per quanto riguarda la prevenzione delle infezioni urinarie (visto che sono il problema più diffuso che interessa questa zona del corpo), i medici raccomandano le seguenti precauzioni:

  • Assumere della vitamina C in modo da rendere l’urina più acida;
  • Urinare prima e dopo l’atto sessuale;
  • Urinare prima e dopo l’inserimento di un diaframma o di un anello vaginale;
  • Seguire una dieta sana ed equilibrata;
  • Prestare particolare attenzione alle norme igieniche (soprattutto se si frequentano i bagni pubblici);
  • Praticare la giusta attività fisica.
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