Antra® (Omeprazolo): Foglio Illustrativo

Antra® è un farmaco prodotto e commercializzato dall’azienda farmaceutica Astrazeneca S.p.a.

Il suo principio attivo, l’omeoprazolo, appartiene alla classe degli inibitori della pompa protonica. Antra® viene utilizzato nel trattamento della gastrite, delle ulcere e delle recidive dovute a tali patologie. Trova impiego nelle seguenti condizioni patologiche:

  • Malattia da reflusso gastro-esofageo (GERD);
  • Ulcera duodenale e gastrica;
  • Sindrome di Zollinger-Ellison;
  • Infezione da Helicobacyer pylori;
  • Ulcere da FANS.

Tratteremo in maniera più approfondita le indicazioni terapeutiche per le quali è approvato Antra®.

Forme Farmaceutiche e dosaggio presenti in commercio

Antra® è disponibile e autorizzato al momento nelle seguenti forme farmaceutiche:

  • Antra® capsule rigide gastroresistenti da 10 mg in confezione da 14, 28 o 35 unità;
  • Antra® capsule rigide gastroresistenti da 20 mg in confezione da 14 capsule in flacone o in blister;
  • Antra® capsule rigide gastroresistenti da 40 mg in confezione da 14 capsule;
  • Antra® polvere per soluzione per infusione da 40 mg in confezione da 1 flaconcino o 5 flaconcini.

Meccanismo d’azione

Antra® e, dunque, il suo principio attivo omeoprazolo appartiene alla classe terapeutica degli inibitori di pompa protonica che hanno come meccanismo d’azione quello di ridurre la secrezione acida a livello gastrico con un processo ben preciso. L’omeoprazolo, infatti, riesce ad inibire in modo selettivo la pompa protonica situata sulle cellule parietali dell’apparato gastrico.

Agisce con una tempistica piuttosto lenta dopo la somministrazione in quanto il principio attivo deve supbire delle modifiche alla struttura chimica che avverrano a livello delle cellule parietali per esplicare il suo meccanismo d’azione. Inibendo l’attività della pompa protonica ATPasica, l’effetto ultimo è quello di bloccare la formazione degli acidi gastici.

L’azione è relativa, inoltre, alla dose che viene assunta ed è reversibile. Inoltre, il farmaco è in grado di agire sia sulla secrezione acida di base che su quella che invece viene stimolata da situazioni esterne.

L’azione di Antra® raggiunge la sua piena efficacia in genere dopo il quarto giorno di trattamento. Già comunque dalla prima somministrazione il picco di produzione di acidi gastrici che si fa registrare è del 70% rispetto a quelli che sono i picchi in assenza di terapia a base di omeoprazolo.

Posologia

Per il trattamento delle ulcere duodenali in fase attiva, la dose da somministrare è di 20 mg al giorno, una volta al giorno. La cicatrizzazione delle ulcere, con queste dosi, avviene tipicamente in massimo 14 giorni dall’inizio del trattamento. Nel caso in cui il ciclo di trattamento non fosse sufficiente per la cicatrizzazione delle ulcere, si può procedere con un ulteriore ciclo di due settimane. Nel caso in cui il paziente dovesse mostrare risposte inadeguate, si potrà passare alla somministrazione di 40 mg di Antra® al giorno in un’unica somministrazione per un mese.

Per la prevenzione delle recidive delle ulcere duodenali, nei pazienti che siano negativi all’Helicobacter Pylori o quando non è possibile tentare l’eradicazione dello stesso, è necessario intervenire con dosi di 20 mg al giorno. In alcuni pazienti anche una dose di 10 mg al giorno può essere sufficiente. Nel caso in cui la risposta del paziente non dovesse mostrarsi come adeguata, si può procedere con la somministrazione di 40 mg al giorno.

Per il trattamento delle ulcere gastriche la dose raccomandata è di 20 mg, da assumersi una volta al giorno. In questo caso la cicatrizzazione delle ulcere interviene nell’arco di un mese dalla prima somministrazione del farmaco. Nel caso in cui la cicatrizzazione non fosse avvenuta, sarà necessario intervenire con un ciclo ulteriore di 4 settimane di somministrazione. Per i pazienti che ne dovessero mostrare il bisogno, si può passare ad una somministrazione, sempre una volta al giorno, di 40 mg.

Per prevenire le recidive di ulcere gastriche, la dose consigliata è di 20 mg, da passare a 40 mg nel caso in cui fosse necessario.

Nel caso di pazienti che soffrono di ulcere gastriche e duodenali che sono correlate all’assunzione di anti-infiammatori non steroidei (FANS), la dose raccomandata è di 20 mg. La cicatrizzazione anche in questo caso interviene entro le prime quattro settimane. Nel caso in cui non fosse ancora avvenuta, si può sicuramente intervenire per ulteriori 4 settimane di terapia.

Nel trattamento dell’esofagite da reflusso GERD caratterizzata da bruciore di stomaco e rigurgito, la dose raccomandata è di 20 mg al giorno da assumere per circa 4-8 settimane a seconda della gravità. Nel caso di esofagite grave, si può intervenire anche con dosi di 40 mg su base quotidiana per una durata del trattamento pari a 8 settimane. Una volta cicatrizzato l’esofago si può continuare la terapia di mantenimeto assumendo 10 mg al giorno.

Per il trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison invece la dose raccomandata iniziale è di 60 mg al giorno, aumentabile fino a 120 mg nel caso di necessità. Nel caso di somministrazione superiore agli 80 mg giornalieri, questa va divisa in due somministrazioni al giorno.

Per il trattamento delle ulcere gastriche che hanno come agente eziologico l’Helicobacter pylori, la dose raccomandata è 20 mg di farmaco da assumere due volte al giorno per 7 giorni. La terapia di eradicazione del batterio prevede, inoltre, l’assunzione di uno o più antibiotici che devono essere prescritti dal medico. I principi attivi più utilizzati sono: amoxicillina, metronidazolo e claritromicina.

Per i pazienti con funzionalità renale compromessa non vi è la necessità di una modulazione del dosaggio. I pazienti che presentano invece problemi al fegato, non dovrebbero superare l’assunzione di 20 mg al giorno.

Bambini

Per la popolazione pediatrica è consigliata una dose di 10 mg nel caso di pazienti con un peso che non superino i 20 kg di peso. Per i pazienti pediatrici che invece superano i 20 kg di peso, la dose di partenza è di 20 mg al giorno. Le indicazioni terapeutiche per le quali è approvato l’uso di Antra® nella popolazione pediatrica riguarda il bruciore di stomaco e le ulcere causate dall’Helicobacter.

Modalità di assunzione

Le capsule di Antra® vanno assunte al mattino, ingerendole intere aiutandosi con un po’ d’acqua se necessario. Le capsule non vanno frantumate o masticate in alcun modo essendo appunto capsule gastroresistenti appositamente formulate per superare indenni la barriera acida dello stomaco per essere assorbite a livello intestinale.

Una sua aperura o frantumazione nell’ambiente gastrico annulla tutti i suoi effetti.

Sovradosaggio

Sono stati effettuati studi con la somministrazione di Antra® a dosi fino a 120 volte superiori alla dose raccomandata a scopo terapeutico. Si sono registrati casi di nausea, vomito, dolori addominali, diarrea e cefalea. In casi piuttosto isolati sono stati registrati apatia, confusione e depressione.

I sintomi sono transitori, non sono state registrate conseguenze gravi e spariscono in breve tempo.

Passiamo ora ad analizzare in maniera più approfondita quelle che sono le indicazioni terapeutiche, le controidicazioni e le precauzioni per l’uso. Voltiamo pagina. 

Indicazioni Terapeutiche

Antra® è utilizzato per un gran numero di patologie a carico dell’apparato gastrico. Viene tipicamente somministrato per le terapie in caso di:

  • ulcere duodenali;
  • prevenzione delle recidive potenziali di ulcere duodenali;
  • ulcere gastriche;
  • prevenzione delle recidive potenziali delle ulcere gastriche;
  • per il trattamento di ulcere che sono collegate all’assunzione di FANS;
  • per il trattamento dell’esofagite da reflusso GERD;
  • per la terapia di mantenimento nel caso di esofagee da reflusso anche se cicatrizzata;
  • per il trattamento dei sintomi del reflusso gastro-esofageo;
  • per il trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison.

Controindicazioni

Il farmaco non è indicato per i pazienti che abbiano fatto registrare l’ipersensibilità all’omeoprazolo, nonché ai sostituti benzimidazolici.

Antra® non deve essere inoltre somministrato, come avremo modo di vedere in modo più approfondito nella sezione Interazioni”, con nelfinavir.

Precauzioni per l’uso

Il farmaco può ridurre l’assimilazione della vitamina B12. È necessario, dunque, valutare l’assunzione per i pazienti che fanno registrare riserve ridotte o altri fattori di rischio per l’assorbimento della precedente vitamina, soprattutto nel caso in cui si proceda con terapie di lunga durata.

Il farmaco inoltre, per terapie superiori ai tre mesi, ha fatto talvolta registrare ipomagnesiemia grave. Nel caso in cui il paziente dovesse mostrare stanchezza, convulsioni, vertigini, aritmie e anche delirio, è necessario interrompere la terapia o integrare a sufficienza magnesio. I livelli di magnesio, soprattutto nei pazienti potenzialmente a rischio, andrebbero misurati prima di procedere con la somministrazione del farmaco.

Se assunto per periodi prolungati, Antra® causa un lieve aumento a livello dei rischi di frattura di colonna vertebrale, anche, polso, soprattutto se i destinatari della terapia sono pazienti anziani. Il rischio deve essere dunque valutato attentamente, soprattutto per i pazienti che presentano un quadro a rischio di osteoporosi.

Non sono stati registrati effetti indesiderati sulla gravidanza, né sulla gestante, né tantomeno sul feto. Il farmaco è dunque sicuro per l’utilizzo durante la gravidanza.

L’omeoprazolo è altresì secreto nel latte materno, anche se alle dosi terapeutiche sopra indicate non può avere effetti sul neonato.

Ci sono interazioni con altri farmaci? Ha effetti collaterali? A quale prezzo si può acquistare il farmaco? Voltiamo pagina per approfondire questo aspetto. 

Interazioni

La somministrazione di Antra® in concomitanza con nelfinavir e atazanavir può diminuirne i livelli plasmatici.

Il trattamento in concomitanza con la digossina ha portato, secondo studi clinici, ad un aumento della biodisponibilità di circa il 10% di digossina. Si raccomanda dunque la più assoluta cautela, soprattutto in concomitanza di alti dosaggi di Antra®.

Ci sono interazioni farmacocinetiche tra clopidogrel e omeoprazolo, con una riduzione importante (in media del 46%) dell’esposizione al metabolita attivo del clopidogrel. Ciò può aumentare il rischio di formazione di coaguli sanguigni.

Sono presenti interazioni importanti anche con il cilostazolo: in caso di assunzione concomitante è consigliata la modulazione del farmaco.

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali associati all’utilizzo di Antra® sono i seguenti:

  • comune è la presenza di cefalea;
  • non comune la presenza di capogiri, insonnia, sonnolenza, vertigini;
  • sono comuni i dolori addominali, la stipsi, la flatulenza, nausea e vomito, diarrea;
  • il farmaco può inoltre causare, in casi non comuni, una sensazione generale di malessere e edema periferico.

Regime di dispensazione, ricetta e prezzo

Antra® è un farmaco che appartiene alla classe A ed è dunque rimborsabile dal SSN, con o senza ticket a carico del paziente. Può essere prescrtto con Note Aifa 01 e 48.

Nel caso si voglia acquistare il farmaco in regime privanto e dunque non convenzionato con il SSN è necessario esibire una ricetta medica ripetibile (RR).

Per quanto riguarda il prezzo del prodotto, abbiamo:

  • Antra® capsule da 10 mg in confezione da 14 capsule: 4,54 euro;
  • Antra® capsule da 20 mg in confezione da 14 capsule: 7,58 euro.
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