Arcoxia® (Etoricoxib): Foglio Illustrativo

Posologia

In quanto etoricoxib, il principio attivo di Arcoxia® aumenta i rischi di carattere cardiovascolare in relazione alla dose assunta e in relazione alla durata della terapia, è sempre consigliato un trattamento al minimo dosaggio utile per il paziente e soprattutto il più breve possibile.

Con il prolungamento delle terapie, soprattutto se a dosi elevati, aumentano significativamente i rischi di carattere cardiovascolare.

C’è inoltre l’ovvia necessità di valutare periodicamente la necessità per il paziente di ricorrere a cure che abbiano come unico tipo di effetto positivo il sollievo di carattere sintomatico.

Per i pazienti affetti da osteoatrosi è consigliata la dose minima, di 30 mg, in soluzione unica quotidiana per poi successivamente valutare la risposta del paziente alla terapia. Nel caso in cui il paziente non abbia fatto registrare una diminuzione consistente del dolore, si può passare ad una dose di 60 mg, sempre in soluzione unica giornaliera. Nel caso in cui non si registrassero dei miglioramenti significativi, sarà necessario valutare altre tipologie di farmaci.

Per i pazienti che sono affetti da artrite reumatoide la dose di partenza consigliata di Arcoxia® è di 60 mg, in soluzione unica giornaliera. Anche in questo caso, se nel paziente non dovessero riscontrarsi miglioramenti significativi, si può passare alla somministrazione di 90 mg di farmaco su base quotidiana e in soluzione unica.

In questo caso, non appena le condizioni del paziente si saranno stabilizzate, è consigliato fare un tentativo per riportare le dosi quotidiane al massimo sui 60 mg al giorno. Nel caso in cui né la dose da 60 mg né quella da 90 mg dovessero far registrare dei miglioramenti, sarà il caso di valutare altri tipi di terapia.

Per le fasi di dolore acuto e dunque transienti si può ricorrere alla dose da 120 mg, che deve essere però essere interrotta non appena il paziente sia rientrato in condizioni di normalità.

Aper il dolore post-operatorio da chirurgia dentale, caso in cui si fa spesso ricorso a farmaci come Arcoxia®, è consigliata una dose di 90 mg al giorno, per un massimo di 3 giorni. Successivamente al periodo indicato sarà necessario intraprendere altri percorsi analgesici.

Non sono necessari aggiustamenti delle dosi per i pazienti anziani.

Per i pazienti che presentano insufficienza epatica lieve non si devono superare mai i 60 mg di farmaco al giorno. Per i pazienti che presentino invece quadri clinici epatici più complicati, la dose massima consigliata è di 30 mg.

Per i pazienti che presentano problemi ai reni non è necessario intervenire con riduzioni nella dose del farmaco, se non in caso di clearance della creatina inferiore ai 30 mL/min.

Il farmaco è assolutamente controindicato nella popolazione pediatrica.

Il farmaco va assunto per via orale e non è assolutamente necessario assumerlo a stomaco pieno.

Sovradosaggio

Si sono condotti studi in laboratorio con somministrazione di Arcoxia® fino a 500 mg di principio attivo, nonché di dosi multiple sull’arco di 21 giorni. Non si sono registrati casi di tossicità di alcun tipo.

Non è necessario intervenire per i pazienti che avessero assunto dosi superiori una tantum del farmaco.

I fenomeni indotti dal sovradosaggio si risolvono in genere in lievi disturbi di carattere intestinale e cardiorenale. Può essere utile adottare le misure di supporto più comuni e monitorare il paziente per un periodo di 49 ore.

Non sono noti antidoti. L’etoricoxib, principio attivo di Arcoxia®, non può essere dializzato per emodialisi.

Controindicazioni

Il farmaco è controindicato per tutti i soggetti che abbiano fatto registrare, anche soltanto nel passato, ipersensibilità al principio attivo.

È sconsigliata la somministrazione del farmaco ai soggetti che soffrono di ulcera peptica in fase attiva, nonché ai soggetti che presentano sanguinamento di tipo gastrointestinale in corso.

È sconsigliata la somministrazione del farmaco a tutti i pazienti che abbiano mostrato ipersensibilità ai farmaci FANS, nonché all’acido acetilsalicilico.

È controndicata inoltre la somministrazione del farmaco ai soggetti di età inferiore ai 16 anni.

Arcoxia® non deve essere assunto da pazienti che presentino:

  • problemi renali con clearance della creatina inferiore ai 30 mL/min;
  • che soffrano di infiammazioni croniche dell’intestino;
  • che soffrano di ipertensione, con pressione registrata superiore ai 140/90;
  • che soffrano di cardiopatia ischemica;
  • che soffrano di arteropatia periferica;
  • che abbiano casi accertati di vasculopatie a carico cerebrale.

Precauzioni per l’uso

In alcuni dei pazienti trattati con Arcoxia® si sono registrati casi di complicazioni che hanno colpito il tratto gastrointestinale e nello specifico ulcere e perforazioni a carico dello stomaco. È necessaria, dunque, la massima cautela nella somministrazione del farmaco a soggetti che siano predisposti a questo tipo di patologie ed eventi.

Il farmaco va inoltre utilizzato con estrema cautela nel caso in cui ci sia un’assunzione concomitante di acido acetilsalicilico, la cui assunzione in combinazione sembrerebbe aumentare la possibilità che si verifichino i problemi di cui sopra.

Arcoxia® può essere, inoltre, associato con un aumento del rischio di eventi trombotici, che aumentano con la durata e la dose somministrata.

Il farmaco deve essere inoltre somministrato con estrema cautela ai pazienti che presentino perfusione renale compromessa.

Arcoxia® è un farmaco che inoltre può avere effetti come ritenzione dei liquidi, edema nonché peggiorare un quadro ipertensivo già presente. È consigliato, dunque, a questo scopo fare estremamente attenzione per quanto riguarda la somministrazione del farmaco nei soggetti predisposti.

Va prestata la massima attenzione per i pazienti che soffrano di insufficienza cardiaca, disfunzioni ventricolari. Nel caso in cui si facciano registrare dei peggioramenti clinici è necessario sospendere immediatamente la somministrazione del farmaco.

In alcuni studi clinici inoltre si è evidenziato come nell’1% circa dei pazienti trattati con Arcoxia® si sia presentato un aumento di valori di Alanina Aminotransferasi ALT. I pazienti che presentino dunque segni di disfunzionalità a livello epatico, dovrebbero interrompere immediatamente la terapia.

Gravidanza ed allattamento

Gli studi condotti sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva da parte dell’etoricoxib. Il farmaco può causare inerzia uterina e chiusura prematura a carico del dotto arterioso, soprattutto durante l’ultimo trimestre di gravidanza. Il farmaco è pertanto assolutamente controindicato nel caso di gravidanza.

Per quanto riguarda invece l’allattamento, non è noto se il farmaco venga escreto nel latte materno o meno. Studi sui ratti hanno però individuato il fenomeno ed è pertanto sconsigliato l’uso del farmaco anche durante l’allattamento.

Voltiamo pagina per analizzare le interazioni farmacologiche, gli effetti collaterali, il prezzo a cui si può acquistare e se è un farmaco mutuabile oppure no. 

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