Bifril® (Zofenopril): Foglio Illustrativo

Posologia e modalità di impiego

L’assunzione di Bifril® non è influenzata dai pasti, quindi non ha importanza se si assume il farmaco a stomaco pieno oppure vuoto. La posologia e le modalità di impiego del farmaco dipende strettamente dalle indicazioni terapeutiche per le quali viene prescritto.

Ipertensione

La dose del farmaco in questo caso viene stabilita dal medico a seconda della risposta del paziente alla terapia, che verrà verificata attraverso una misurazione della pressione con cadenza fissa nell’arco della giornata.

Un eventuale aumento della dose può essere effettuato dopo quattro settimane di trattamento. La terapia deve essere iniziata con la dose iniziale di 15 mg da assumere una volta al giorno. L’efficacia antipertensiva a lungo termine si raggiunge in genere con la dose di 30 mg una volta al giorno.

Non è consigliato superare la dose di 60 mg al giorno, da assumere come singola dose o in due dosi separate.

Nei pazienti ipertesi che soffrono anche di insufficienza renale lieve non è necessario modificare il dosaggio di Bifril®, mentre nei pazienti ipertesi con insufficienza renale moderata e grave la dose iniziale deve essere ridotta a 15 mg una volta al giorno, visto che in questa popolazione di pazienti l’eliminazione del farmaco per via renale avviene con una velocità ridotta del 50%.

Nei pazienti ipertesi in dialisi la dose iniziale di Bifril® dovrà essere un quarto della dose normale, quindi la terapia va iniziata con il dosaggio di 7,5 mg.

Anche nei pazienti ipertesi affetti da insufficienza epatica da lieve a moderata è necessario ridurre la dose iniziale a 15 mg una volta al giorno.

L’utilizzo di Bifril® è fortemente sconsigliato in pazienti ipertesi con insufficienza epatica grave. Nei pazienti anziani non è necessario modificare la dose se i parametri renali sono normali, mentre è necessario un dimezzamento della dose (15 mg) in pazienti anziani con funzionalità renale ridotta.

Infarto del miocardio

Nei pazienti affetti da infarto del miocardio, la terapia con Bifril® deve iniziare entro 24 ore dall’insorgenza dei primi sintomi e proseguire per sei settimane secondo il seguente schema posologico:

  • per il primo e secondo giorno assumere 7,5 mg di Bifril® ogni 12 ore;
  • per il terzo e quarto giorno è necessario assumere 15 mg ogni 12 ore;
  • dal quinto giorno in poi: 30 mg ogni 12 ore.

Superate le sei settimane di trattamento, il medico verificherà le condizioni di salute del paziente e, se sono ancora presenti segni di insufficienza cardiaca, la terapia potrà essere prolungata seguendo uno schema posologico suggerito dal medico.

Bifril® non deve essere utilizzato in pazienti con infarto del miocardio e che presentano anche insufficienza renale o epatica e nei pazienti in corso di dialisi.

L’assunzione di quantità eccessive di zofenopril comporta frequentemente un’eccessiva riduzione della pressione, svenimenti, riduzione del battito cardiaco, alterazione dei esami del sangue e alterazioni della funzionalità renale.

Controindicazioni

Bifril® non può essere utilizzato nelle seguenti condizioni:

  • in pazienti allergici a zofenopril o agli altri farmaci appartenenti alla stessa classe terapeutica oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione riportati nel foglietto illustrativo;
  • nei pazienti che hanno manifestato effetti collaterali quale edema angioneurotico in concomitanza ad una terapie con ACE inibitori;
  • in caso di insufficienza epatica grave;
  • in pazienti che presentano una stenosi, cioè un restringimento delle arterie renali o pazienti con un solo rene;
  • durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza;
  • in donne in età fertile che non usano metodi contraccettivi efficaci;
  • in pazienti diabetici o con insufficienza renale, in trattamento con farmaci contenti aliskiren, usati come antiipertensivi.

Precauzioni per l’uso e speciali avvertenze

L’assunzione di Bifril® può causare un eccessiva riduzione della pressione arteriosa, soprattutto dopo la prima somministrazione.

Tale evento si verifica più frequentemente in pazienti che sono fortemente disidratati, che seguono una dieta ipo-sodica o sono in trattamento con farmaci diuretici. Per questo motivo la terapia con i diuretici dovrebbe essere sospesa durante tutto il trattamento con Bifril®, qualora sia possibile.

Nei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici o durante l’anestesia, l’uso di principi attivi come zofenopril può provocare un’eccessiva ipotensione. In questi pazienti è, quindi, necessario controllare la volemia, cioè il volume totale di sangue nell’organismo e, se possibile, sospendere il trattamento con ACE Inibitori.

L’uso di Bifril® non è adatto a pazienti con infarto acuto del miocardio e che soffrono di ipotensione (pressione arteriosa inferiore a 100 mmHg).

Nei pazienti in dialisi o sottoposti a LDL aferesi (cioè una procedura che libera il sangue dal colesterolo dannoso) in trattamento con ACE Inibitori, si possono verificare delle reazioni allergiche, che possono essere evitate scegliendo delle membrane per la dialisi più idonee o cambiando l’ACE inibitore.

Bisogna prestare particolare attenzione ai pazienti in trattamento con ACE inibitori che stanno subendo trattamenti di desensibilizzazione in seguito a punture di insetti, in quanto si potrebbero presentare delle reazioni allergiche pericolose.

Gli ACE Inibitori devono essere usati con molta attenzione in pazienti che presentano una stenosi aortica, cioè un restringimento della valvola cardiaca, e una cardiomiopatia ipertrofica, caratterizzata da un ispessimento delle pareti del cuore.

I pazienti affetti o che hanno sofferto in passato di psoriasi, una malattia della pelle che si presenta con delle macchie chiare e squamose, devono assumere con cautela gli ACE inibitori.

Gravidanza e allattamento

Bifril® non è raccomandato all’inizio di una gravidanza ed controindicato dopo il terzo mese in quanto può causare danni al bambino.

Se si sta programmando una gravidanza o si viene a conoscenza di essere in gravidanza, si consiglia di non iniziare la terapia con Bifril®, ma di un utilizzare un antiipertensivo alternativo con comprovato profilo di sicurezza in gravidanza.

Non è raccomandato l’uso di Bifril® durante l’allattamento.

Voltiamo pagina per approfondire le interazioni farmacologiche, gli effetti collaterali ed il prezzo a cui è possibile acquistare il farmaco. 

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