Buscopan in Gravidanza: si può usare per placare le contrazioni?

La gravidanza è un periodo molto particolare della vita di una donna che la costringe ad enormi attenzioni e preoccupazioni, soprattutto nei confronti di alimenti e farmaci che può avere l’esigenza di assumere durante tutto l’arco dei nove mesi di gestazione.

Oggi ci occuperemo del caso specifico dell’utilizzo del Buscopan® in gravidanza, un farmaco di larghissimo utilizzo nel nostro Paese e che, essendo venduto come farmaco da banco senza obbligo di ricetta medica, siamo abituati a considerare innocuo esagerando molto spesso con le dosi.

Se il Buscopan® sia un farmaco indicato in gravidanza o meno ci occuperemo nel corso dell’articolo, precisando fin da subito che in gravidanza è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico prima di assumere qualsiasi farmaco o integratore alimentare.

Infatti, dobbiamo ricordarci che in gravidanza c’è un’altra vita da preservare e proteggere e non siamo più sole ed inoltre il corpo di una donna si modifica giorno dopo giorno e con esso anche le funzioni chimico-fisiologiche che avvengono.

Per questo motivo, alimenti o farmaci assolutamente innocui possono diventare pericolosi se assunti in gravidanza.

Che cos’è Buscopan®?

Si tratta di un farmaco a base di scopolamina butilbromuro che ha funzioni antispastiche e miorilassanti che viene utilizzato per placare i dolori di origine viscerale che possono colpire lo stomaco, il tratto genitale e urinario.

Chi sta affrontando una gravidanza però dovrebbe fare molta attenzione ad assumerlo, perché il farmaco ha interazioni dirette con l’utero soprattutto durante i primi tre mesi di gestazione.

Infatti, molti medici e ginecologi sono concordi nell’utilizzare questo principio attivo solamente nei casi di estrema necessità ed importanza, facendo sempre attenzione alle dosi e alla frequenze di assunzione.

Quando viene prescritto dal medico?

Buscopan® in gravidanza viene in genere prescritto alle pazienti dai medici allo scopo di calmare i dolori che possono derivare da problematiche quali le contrazioni precoci, che in genere si concentrano proprio verso la fine della gravidanza, periodo che è considerato comunque il più sicuro per l’utilizzo di questo farmaco.

Buscopan® è un farmaco molto utilizzato nell’ambiente femminile in quando viene considerato un’alternativa molto valida ai FANS nel placare i dolori connessi al ciclo mestruale. Abbiamo trattato questa indicazione terapeutica in un articolo approfondito che puoi leggere qui.

In gravidanza, la sua assunzione non può essere effettuata senza un consulto con il medico perché la sua totale sicurezza per il feto non è stata ancora accertata. La sua principale indicazione terapeutica riguarda le contrazioni.

Tre modi di assumerlo

Questo farmaco si può assumere in tre modi diversi:

  • per via orale con le compresse;
  • per via rettale con le supposte;
  • per via endovenosa con le fiale.

Le prime due tipologie possono essere acquistate in farmacia senza la ricetta medica, mentre le fiale ne hanno bisogno.

Il principio attivo di Buscopan® ha una durata d’azione di circa 12 ore, motivo per il quale, nel caso in cui le contrazioni precoci durassero 24 ore, il medico provvederà a dividere la somministrazione in due tempi: una pillola o una supposta ogni 12 ore.

Non ci sono effetti collaterali noti

Nonostante il bugiardino metta in guardia dall’uso del farmaco durante la gestazione, non ci sono al momento effetti collaterali noti che possono essere ricondotti all’uso di Buscopan® durante la gravidanza.

Tuttavia, va comunque tenuto conto del fatto che il farmaco può interagire con talune patologie o con l’assunzione di medicinali è per questo motivo è sempre bene chiedere il parere del medico nonostante si possa acquistare questo farmaco liberamente.

E durante l’allattamento? Si può usare?

Durante l’allattamento però cambia leggermente la situazione. I farmaci che appartengono alla categoria degli anticolinergici, tra cui appunto il Buscopan®, possono essere responsabili di una riduzione nella produzione di latte da parte della madre.

Per questo motivo Buscopan® e i principi attivi affini sono in genere sconsigliati durante tutto il periodo dell’allattamento.

Non sono comunque collegati effetti tossici all’utilizzo di questo farmaco, che è dunque sicuro sia per la mamma che per il bambino.

Le controindicazioni generiche

Anche se non ci sono controindicazioni particolari per le gestanti, dobbiamo comunque prestare attenzione a quelle che sono quelle di carattere generale.

Buscopan® è sconsigliato nel caso in cui:

  • si sia allergiche al principio attivo;
  • si soffra di glaucoma ad angolo acuto;
  • si abbia stenosi pilorica;
  • si soffra di colite ulcerosa o di megacolon;
  • si abbia un’esofagite da reflusso;
  • si soffra di miastenia grave.

Inoltre, il farmaco ha interazione con alcune classi di antidepressivi triciclici, non deve essere assunto insieme a farmaci a base di metoclopramide.

Studi scientifici su Buscopan®

Il principio attivo del Buscopan® (N-butilbromuro di joscina) è stato oggetto di moltissimi studi che hanno consentito di utilizzarlo in diversi campi clinici e per curare diversi disturbi.

In particolare in questo studio è stata valutata la capacita del Buscopan® di abbreviare la durata del travaglio e placare le contrazioni in diverse parti del mondo. L’obiettivo dello studio era quello di dimostrare che l’N-butilbromuro di joscina era efficace nell’accelerare la dilatazione della cervice uterina facilitando la prima fase del travaglio. Inoltre, è stata valutata anche la possibile pericolosità dell’assunzione del farmaco sia per la donna che per il nascituro.

I risultati sono stati molto interessanti perché è stato dimostrato una reale beneficio per la donna nell’affrontare le prime fasi del travaglio senza che si manifestassero problemi di natura grave per il bambino.

Fonti:

AIFA – https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_008055_006979_FI.pdf&retry=0&sys=m0b1l3

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