Dilatrend®: Principio Attivo ed Effetti Collaterali

Controindicazioni

Dilatrend® non è indicato nel caso in cui il paziente soffra di nota ipersensibilità al carvedilolo, o ad uno o più degli eccipienti utilizzati nella formulazione. È sconsigliato anche in quei pazienti che soffrono di insufficienza cardiaca instabile o scompensata, di scompenso cardiaco di Classe IV o nei pazienti che non rispondono alla terapia standard.

Anche i pazienti con bradicardia o ipotensione grave, con disfunzione epatica manifesta, con un blocco atrio-ventricolare di 2° e di 3° grado non devono assumere farmaci a base di carvedilolo. Il farmaco è sconsigliato anche a quei pazienti che abbiano avuto precedenti episodi di broncospasmo o di asma perché il farmaco potrebbe peggiorare i sintomi.

Precauzioni per l’uso

Nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia si può verificare un peggioramento della patologia o può presentarsi della ritenzione idrica. Il medico dovrà cambiare il dosaggio dei diuretici e non incrementare la dose di carvedilolo fino a quando il paziente non si sia del tutto stabilizzato.

Prima di assumere il farmaco i pazienti che soffrono di scompenso cardiaco devono consultare il medico, il farmaco in questi casi deve essere somministrato con cautela. Nei pazienti affetti dallo scompenso cardiaco e che assumono Dilatrend® la funzionalità dei reni deve sempre essere monitorata.

Nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra a seguito di un infarto miocardico non bisogna iniziare la terapia con Dilatrend® se il paziente non è tornato completamente stabile.

Anche nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva il farmaco deve essere somministrato con cautela. Il farmaco potrebbe causare sofferenza respiratoria. Nel caso in cui il paziente soffra di diabete bisogna preferire farmaci diversi dai beta-bloccanti perché potrebbero provocare variazioni nei valori della glicemia.

Nei pazienti affetti da vasculopatia periferica come nei pazienti con fenomeno di Raynaud, Dilatrend® deve essere somministrato con cautela perché potrebbe aggravare i sintomi delle patologie. Se il paziente soffre di psoriasi solo il medico potrà valutare se i rischi superano i benefici della terapia a base di Dilatrend®.

I pazienti con angina variante di Prinzmetal possono provare dolore toracico a seguito dell’assunzione del farmaco. Per questo Dilatrend® va somministrato con cautela. Anche se il paziente deve sottoporsi ad anestesia per un intervento chirurgico Dilatrend® va somministrato seguendo particolari accorgimenti.

Gravidanza e allattamento

Il carvedilolo attraversa la barriera placentare e può causare problemi al feto come lo stress perinatale e neonatale oltre che depressione respiratoria, ipotermia, bradicardia, ipotensione e ipoglicemia. Dilatrend® non deve essere assunto in gravidanza a meno che i benefici non siano superiori ai rischi. È possibile che il farmaco causi parti prematuri e morte del feto.

È sconsigliabile assumere Dilatrend® anche durante l’allattamento visto che non si conoscono i suoi effetti sui neonati e non si hanno abbastanza notizie sul passaggio del medicinale nel latte materno.

Interazioni con altri farmaci

Sono molte le interazioni del carvedilolo con gli altri medicinali e prima della somministrazione è necessario prendere nota di quelli che sono gli effetti che possono essere utilizzati dalla combinazione di Dilatrend® con eventuali altre terapie. Se dovete assumere o avete assunto altri medicinali (compresi i farmaci acquistabili senza prescrizione medica) informate il vostro medico o il vostro farmacista.

Il carvedilolo inibisce la glicoproteina-P e può interagire con i farmaci trasportati dalla essa. Se si assume Dilatrend® si consiglia di controllare i livelli della digossina (sostanza contenuta il alcuni farmaci per il cuore) anche quando si sospende la terapia. Nei pazienti in cura con farmaci inibitori delle ossidasi il livello del carvedilolo nel sangue può aumentare. Nei pazienti trattati con ciclosporina i livelli di questa sostanza nel sangue potrebbero incrementare.

Nei pazienti in cura con amiodarone potrebbe aumentare la concentrazione di carvedilolo nel plasma. Nei pazienti in cura con fluoxetina potrebbe aumentare il metabolismo del carvedilolo. Se il paziente utilizza farmaci contenenti antiaritmici, come ad esempio il verapamil, il diltiazem o l’amiodarone, può aumentare il rischio di possibili disturbi della conduzione AV.

Nei pazienti che assumono clonidina potrebbe ridursi la pressione sanguigna e anche la frequenza cardiaca.  Il farmaco può interagire anche con i farmaci antiinfiammatori non steroidei (detti FANS), con i farmaci broncodilatatori beta-agonisti e con l’anestesia in caso di intervento chirurgico.

Effetti collaterali

Il carvedilolo può essere responsabile di alcuni effetti indesiderati di cui si deve tenere conto prima della somministrazione del farmaco. Gli effetti collaterali che possono essere catalogati come comuni sono diversi e numerosi.

Effetti collaterali comuni che interessano le vie respiratorie: dispnea, infezioni delle vie respiratorie come bronchite e polmonite, edema polmonare, asma.

Effetti indesiderati del metabolismo e dell’apparato gastrointestinale: aumento di peso, aumento del colesterolo, iperglicemia o ipoglicemia, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.

Effetti indesiderati del sistema cardiocircolatorio: ipotensione e insufficienza cardiaca.

Effetti collaterali dell’apparato urinario: insufficienza renale, alterazioni della funzione dei reni, insufficienza renale, problemi nella minzione.

Altri effetti collaterali comuni: anemia, infezioni delle vie urinarie, reazioni allergiche, mal di testa, vertigini, umore depresso, stanchezza, irritazione agli occhi.

Effetti collaterali che interessano il sistema cardiocircolatorio: blocco atrioventricolare, angina pectoris, trombocitopenia, leucopenia.

Altri effetti collaterali non comuni: svenimenti, congestione nasale, aumento dei valori dell’ALT, dell’AST e della GGT, reazioni cutanee anche gravi, incontinenza e disfunzione erettile.

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