Febbre Dengue: contagio, sintomi, cure e vaccino

La febbre Dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette prevalentemente del genere Aedes aegypti ed Aedes albopictus. Attualmente sono riconosciute quattro tipologie di virus dengue e aver contratto e superato una di queste, pur rendendo il soggetto immune per lungo tempo a quello stesso virus, non gli garantisce alcuna immunità dalle altre varianti che, al contrario, se contratte dopo una prima infezione potrebbero causare una sintomatologia ancora più grave e pericolosa per la vita.

Negli ultimi anni l’incidenza della febbre Dengue è notevolmente aumentata. Se negli anni Sessanta, infatti, si stimavano fino a 20.000 infezioni all’anno a livello mondiale, negli ultimi anni si stima che vengano colpite annualmente fino a 100 milioni di persone. L’aumento dei casi di febbre Dengue è direttamente collegato non solo alla maggior frequenza degli spostamenti, ma anche alla maggior diffusione geografica delle zanzare portatrici del virus e responsabili dell’infezione. Mentre fino a qualche decennio fa, infatti, questa pericolosa malattia era tipica di zone dal clima tropicale o sub-tropicale, oggi sono rilevati costantemente nuovi casi anche in America, Giappone, Cina e finanche singoli casi in Europa. È bene specificare, tuttavia, che il virus responsabile della febbre Dengue non può essere trasmesso da uomo a uomo ma solo da una zanzara infetta all’essere umano attraverso una o più punture sulla pelle. Una zanzara non infetta, pungendo un soggetto con la febbre dengue, ne viene automaticamente contagiata divenendo così nuovo veicolo di contagio della stessa malattia pungendo altre persone nel cui flusso sanguigno inizierà a circolare il virus. Nonostante si tratti di una malattia che in circa il 50% dei casi si presenta senza sintomi rilevanti, in alcuni soggetti la febbre dengue si manifesta con una sintomatologia severa che può addirittura causare emorragia, shock ed avere esito fatale.

Febbre Dengue: contagio

Come anticipato, la febbre Dengue non può essere trasmessa da uomo a uomo, diversamente da ciò che avviene per altri tipi di virus nel quale giocano un ruolo fondamentale le secrezioni nasali e salivari nella trasmissione della malattia. Un soggetto può contrarre la febbre Dengue solo se a trasmettergliela è una zanzara infetta. Molti dei singoli casi scoperti negli ultimi anni in alcune nazioni europee dipendono però spesso da soggetti rientrati da aree tropicali o sub-tropicali nelle quali erano stati già punti da zanzare infette. Ritornando a casa, e venendo punti nuovamente da zanzare Aedes, in questo caso, però,  fino a quel momento ancora senza infezione, hanno trasmesso involontariamente la malattia all’insetto che ha poi a sua volta contagiato nuovi soggetti perché divenuta portatrice del virus.

In caso una donna in gravidanza contragga il virus, è possibile contagiare il bambino durante il parto. Contrarre la febbre Dengue durante la gravidanza è inoltre associato ad una maggiore probabilità di parto pretermine, basso peso alla nascita e sofferenza del feto.

I sintomi della febbre Dengue

Pur trattandosi di una malattia potenzialmente fatale, non tutti coloro che contraggono la febbre Dengue mostrano sintomi o, pur presentandoli, possono risolversi in pochi giorni. In molti casi la sintomatologia della febbre Dengue lieve è simile a quella di una banale influenza con la quale spesso si confonde questa malattia. Nei casi il paziente mostri i sintomi leggeri di questo virus, tra i segni più frequenti troveremo:

  • Febbre alta (con una temperatura che può facilmente raggiungere i 40° C);
  • Mal di testa;
  • Dolori retro oculari;
  • Nausea e vomito;
  • Dolori alle ossa;
  • Linfonodi gonfi;
  • Eruzione cutanea

Di solito i sintomi da febbre Dengue si manifestano dai 3 ai 7 giorni dopo essere stati punti da una zanzara infetta. Raramente la sintomatologia può comparire più tardi, fino a due settimane dopo essere stati punti. In caso di sintomatologia lieve, la malattia tende a regredire spontaneamente senza lasciare strascichi nel giro di circa 7 giorni. In alcuni casi, però, i sintomi possono peggiorare velocemente e mettere in pericolo la vita del paziente. In queste situazioni si parlerà dunque di febbre Dengue grave, sindrome da shock Dengue o febbre emorragica Dengue.

I sintomi più gravi e ai quali prestare la massima attenzione sono:

  • Respirazione difficoltosa o estremamente rapida;
  • Sangue nelle feci, nelle urine o nel vomito;
  • Sanguinamento nasale e/o gengivale;
  • Vomito continuo;
  • Forte spossatezza;
  • Irrequietezza;
  • Sanguinamento sotto la pelle che potrebbe dar luogo a chiazze più o meno estese simili ad un livido

I sintomi della febbre Dengue grave hanno un decorso rapido e sopraggiungono solitamente uno o due giorni dopo la comparsa della febbre alta, primo sintomo della malattia in qualsiasi sua forma. In questi casi gravi il virus danneggia i vasi sanguigni provocando una pericolosa emorragia e un drammatico abbassamento della conta piastrinica. Tale quadro diagnostico può velocemente compromettere le funzioni vitali del paziente conducendolo in breve tempo a shock, insufficienza d’organo, emorragie interne e morte. Importante precisare, infine, che in molti casi la febbre Dengue grave può comparire in soggetti che in passato hanno già contratto il virus, magari in maniera totalmente asintomatica o con sintomi lievi. Una reinfezione, infatti, è associata ad un maggior rischio di complicazioni.

Come trattare la febbre Dengue

Non essendo disponibili farmaci antivirali specifici per il trattamento della malattia in corso, solitamente il trattamento in caso di febbre Dengue si limita a trattare i sintomi del paziente attraverso farmaci come gli antipiretici per abbassare la febbre ed analgesici. È fondamentale, però, evitare accuratamente in questi casi l’utilizzo di farmaci salicilati che, a causa dei loro effetti anticoagulanti, potrebbero rivelarsi fatali in caso la malattia peggiorasse.

Esiste un vaccino contro la febbre Dengue?

È attualmente disponibile un vaccino contro il virus responsabile della febbre Dengue ma non può essere somministrato a tutti i soggetti indistintamente. Ad oggi il vaccino Dengvaxia è disponibile e approvato solo in quelle aree del mondo ad alta probabilità di contagio e solamente per soggetti dai 9 ai 45 anni che abbiano già una storia documentata di precedente contagio da febbre Dengue o possano provarne la sieropositività attraverso specifiche analisi del sangue che mostrino la presenza del virus. In caso non si sia mai contratto tale virus, il vaccino è assolutamente sconsigliato in quanto aumenta le probabilità di una forma grave della malattia in caso di puntura da parte di una zanzara infetta. Recentemente gli USA hanno approvato la vaccinazione contro il virus della febbre Dengue solo per i soggetti dai 9 ai 16 anni già precedentemente colpiti dalla malattia e residenti nelle Isole Vergini americane, Samoa americane, Guam e Portorico. Non è invece possibile vaccinarsi negli altri Stati o in forma preventiva per spostarsi in aree tropicali o sub-tropicali. La stessa OMS afferma che il vaccino contro la febbre Dengue non può essere inteso come uno strumento di prevenzione ma solo per ridurre la malattia nei posti nei quali è maggiormente diffusa. Ad oggi è fondamentale mettersi al riparo da questo temibile virus soprattutto indossando capi d’abbigliamento lunghi e protettivi con scarpe e calzini e avendo cura di applicare prima di indossarli su ogni abito dei repellenti antizanzare a base di permetrina. Tale repellente, in caso di viaggi in aree a forte rischio, deve essere utilizzando anche sull’attrezzatura da campeggio e sulle reti del letto. È possibile anche acquistare vestiario specifico con permetrina già presente.

Per i repellenti da utilizzare a diretto contatto con la pelle, è importante che presentino una concentrazione di DEET pari almeno al 10%. Gli ambienti nei quali si alloggia, infine, devono essere ben protetti e schermati attraverso porte e zanzariere perché le zanzare responsabili del virus possono colpire sia di giorno che di notte. È inoltre fondamentale ridurre l’habitat ideale di questi animali evitando acque stagnanti in prossimità del proprio alloggio e soprattutto avendo cura di svuotare periodicamente sottovasi, contenitori per animali e ogni altro anfratto con acqua che potrebbe divenire il luogo ideale nel quale le zanzare si annidano e producono uova.

Fonti: https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/dengue-fever/symptoms-causes/syc-20353078

https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/krankheiten/krankheiten-im-ueberblick/dengue.html

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