Adalat®(Nifedipina): Foglio Illustrativo

Posologia e Modalità di impiego

Per i pazienti affetti da ipertensione il trattamento deve essere calibrato dal medico curante in relazione alle necessità di tipo assolutamente individuale che possono riguardare il paziente. La dose di mantenimento deve essere valutata tenendo conto del percorso e delle risposte del paziente alle terapie a base di nifepidina.

Tipicamente si parte con un dosaggio minimo, che va poi incrementato fino a raggiungere quello ottimale. L’aggiustamento dei dosaggi deve essere necessariamente svolto sotto strettissimo controllo medico.

Per i pazienti che invece soffrono di angina pectoris:

  • si può assumere una capsula molle da 10 mg per tre volte al giorno sia nel caso di angina da sforzo, sia nel caso di angina vasospastica.

Nel caso in cui il dosaggio dovesse dimostrarsi inefficace, è possibile incrementare le dosi dopo 72 ore di trattamento.

La dose ritenuta massima è di 60 mg al giorno, ovvero 6 capsule in tre somministrazioni per la soluzione da 10 mg e 3 capsule per nel caso di compresse rivestite da 20 mg.

Nel caso di crisi ipertensiva si procede con una capsula da 10 mg in singola dose, in presenza del fenomeno stesso. Nel caso in cui l’assunzione dovesse dimostrarsi inefficace, si può assumere un’altra capsula a patto che venga appunto assunta dopo oltre 30 minuti dalla prima assunzione: aumentare il dosaggio ad intervalli più frequenti può infatti causare crisi ipotensive anche importanti.

Per quanto riguarda la durata del trattamento, sarà il medico curante ad individuare la stessa. Ad ogni modo l’interruzione deve avvenire in modo graduale, soprattutto se si è arrivati a dosaggi particolarmente elevati e nel caso in cui vi sia una attività anti-ischemica e anti-ipertensiva importante.

Le capsule sono da deglutire interamente, aiutandosi con un po’ d’acqua, con assoluta indipendenza dai pasti senza ovvero che sia necessario assumere le compresse o le capsule in concomitanza degli stessi.

Bambini e adolescenti

Per quanto riguarda bambini e adolescenti, non ci sono studi che hanno dimostrato l’efficacia di Adalat® al di sotto dei 18 anni di età.

Pazienti anziani

La farmacocinetica del principio attivo di Adalat®, la nifedipina, è modificata in modo importante nei pazienti anziani. Per questi si ricorre in genere a dosaggi più bassi di quelli descritti in precedenza.

Pazienti con sofferenze dell’apparato epatico

La nifedipina è quasi completamente assorbita dalle pareti intestinale e nel fegato. I pazienti che presentino una condizione epatica compromessa dovrebbero essere sottoposti a controlli accurati durante la somministrazione del farmaco e nel caso, ridurre i dosaggi.

Per chi soffre di problemi ai reni e/o insufficienza renale

Trattandosi di un principio attivo che non viene eliminato dai reni se non in quantità minime, non è in genere necessario andare a ridurre le dosi di conseguenza.

Sovradosaggio 

All’intossicazione da nifedipina si accompagnano dei sintomi piuttosto caratteristici:

  • disturbi della coscienza che possono arrivare anche allo stato comatoso;
  • acidosi metabolica;
  • ipossia;
  • shock cardiogeno con conseguente edema polmonare;
  • alterazioni importanti del ritmo cardiaco, sia in senso tachicardia che in senso brachicardico;
  • iperglicemia.

Nel caso in cui si sospettasse un sovradosaggio del farmaco in questione, la priorità assoluta è quella di eliminare la sostanza attiva, nonché la stabilizzazione delle condizioni cardiovascolari. È consigliata la lavanda gastrica con irrigazione conseguente dell’intestino tenue.

I disturbi di tipo bradicardico devono essere trattati con farmaci simpaticomimetici. Per quanto riguarda i casi possibili di ipotensione, questa può essere efficacemente trattata con calcio in soluzione di calcio glutinato al 10%, da somministrare per via endovenosa. 

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