Come si calcolano le settimane di gravidanza: corrispondenza con i mesi

L’arrivo di una notizia come quella di un bebè in famiglia è spesso salutata con grande entusiasmo e felicità. Una volta superato il momento della novità, però, spesso le mamme e i papà restano interdetti quando si tratta di capire da quanto tempo sia in corso la gravidanza non riuscendo a comprendere quando si possa parlare di primo mese, secondo mese e così via. A rendere il tutto più complicato, poi, il fatto che solitamente il ginecologo si esprima con la formula “settimana + giorni”, la stessa che ritroviamo anche sui referti periodici e le stampe delle ecografie. Cerchiamo quindi di capire come si calcolano le settimane di gravidanza e qual è l’esatta corrispondenza con i mesi effettivi di gestazione.

Da quando si calcola l’inizio della gravidanza

Siamo tutti notoriamente abituati a pensare che la gravidanza duri 9 mesi, convinzione in qualche modo errata. La gravidanza a termine dura 9 mesi compiuti, vale a dire 10 mesi lunari e quindi 40 settimane complessive, considerando ogni mese composto da 4 settimane. Ciò premesso, sarà più facile capire come si calcolano le settimane di gravidanza.

Per convenzione, le settimane di gestazione vengono conteggiate a partire dal primo giorno delle ultime mestruazioni, ossia delle mestruazioni nel mese in cui è poi effettivamente avvenuto il concepimento. In questo modo parleremo di età gestazionale. Si tratta di una modalità condivisa per il conteggio delle settimane, necessaria in quanto l’ultima mestruazione è una data conosciuta a differenza del giorno dell’ovulazione o del concepimento, dato che:

  • la durata del ciclo di ogni donna è diverso da un’altra,
  • la durata del ciclo di una donna può cambiare anche da un mese all’altro ed essere influenzato da fattori come stress, alimentazione, stagione.

Ciò comporta che l’ovulazione può essere avvenuta in un momento diverso rispetto al previsto. In un ciclo regolare di 28 giorni, ci aspettiamo l’ovulazione intorno al 14esimo giorno, ma se il ciclo fosse più lungo o più corto, anche la data dell’ovulazione cambierebbe.

Nemmeno la data del rapporto sessuale “incriminato” ci indica precisamente la data del concepimento in quanto:

  • gli spermatozoi possono permanere in vita nel corpo della donna fino a 5 giorni
  • la cellula uovo dall’ovulazione rimane fecondabile per 24 ore

Chi vuol parlare di settimane a partire dal presunto concepimento, parlerà di età concezionale, intendendo come inizio della gravidanza il periodo circa 2 settimane successivo all’inizio del nuovo ciclo mestruale. In ogni caso ginecologi, pediatri e neonatologi faranno sempre e solo riferimento all’età gestazionale e non a quella concezionale.

Facciamo ora un esempio pratico per capirne la logica. Poniamo il caso che la mestruazione di una donna giunga il 3 del mese e lei scopra, il 31 di quello stesso mese, di essere incinta. A quel punto, indipendentemente da quando sia avvenuto realmente il concepimento, l’età gestazionale del feto sarà di 4 settimane e lei avrà quasi completato il primo mese di gravidanza.

Perché è importante calcolare le settimane di gravidanza?

Sapere in quale epoca gestazionale ci si trovi ha un’importanza rilevante nel controllo di una serie di parametri legati alla salute e alla crescita del feto. Per chi vuole scoprirne il sesso mediante ecografia, ad esempio, l’età gestazionale più adatta è tra la 19esima e la 21esima settimana, nel pieno del secondo trimestre di gestazione.

Vi sono anche controlli invasivi come la villocentesi  o l’amniocentesi, utili ad indagare il patrimonio genetico del bambino in caso di dubbi diagnostici importanti,  che invece possono essere svolti solo entro un certo limite gestazionale. Il conteggio corretto delle settimane è dunque necessario per controllare la salute del feto e per valutarne la crescita, in base all’epoca gestazionale, rapportandone le misure prese mediante ecografia con la media di sviluppo stabilita per ogni singolo periodo di gravidanza.

Settimane di gravidanza e corrispondenza con i mesi

Conteggiare l’epoca gestazionale mediante le settimane permette di capire con esattezza in quale momento della gravidanza ci si trovi ma il raffronto preciso con il mese di gestazione potrebbe non essere così immediato. Per chiarire ogni dubbio, ecco di seguito la corrispondenza tra settimane di gravidanza e relativo mese di gestazione:

  • Dal 1° giorno dell’ultimo mestruazione fino a 4 settimane + 3 giorni: primo mese
  • Da 4 settimane + 4 giorni a 8 settimane + 5 giorni: secondo mese
  • Da 8 settimane + 6 giorni a 13 settimane + 1 giorno: terzo mese
  • Da 13 settimane + 2 giorni a 17 settimane + 4 giorni: quarto mese
  • Da 17 settimane + 5 giorni a 21 settimane + 6 giorni: quinto mese
  • Da 22 settimane + 0 giorni a 26 settimane + 2 giorni: sesto mese
  • Da 26 settimane + 3 giorni a 30 settimane + 4 giorni: settimo mese
  • Da 30 settimane + 5 giorni a 35 settimane + 0 giorni: ottavo mese
  • Da 35 settimane + 1 giorno a 40 settimane: nono mese

Quando termina la gravidanza?

Anche se abbiamo definito che la durata della gravidanza è 10 mesi lunari, come abbiamo visto c’è una variabilità con la data del concepimento che fa sì che anche la data del parto possa anticipare o posticipare rispetto a quella che è la data presunta del parto, fissata a 280 giorni o 40 settimane di distanza dal primo giorno dell’ultima mestruazione.

Una gravidanza viene considerata a termine se il parto avverrà tra la settimana 37 + 0 giorni fino a 41 settimane + 6 giorni. Non sarà quindi prematuro un bambino nato due settimane prima della presunta del parto, così come non deve preoccuparsi la mamma che già da dieci giorni ha superato la data fatidica: è tutto ancora nella fisiologia.

Gravidanze da 42 settimane + 0 giorni in avanti saranno considerate oltre termine, mentre quelle che avverranno prima della settimana 37+0 saranno considerate pre termine.

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