Diatermocoagulazione: Procedura e Rischi

Come bisogna comportarsi dopo una diatermocoagulazione?

Come abbiamo già accennato in precedenza, la procedura della diatermocoagulazione prevede di distruggere e allo stesso tempo cicatrizzare una parte di tessuto, quindi, intuibilmente, prima della completa guarigione, si formeranno delle piccole croste.

Così come accade per la maggior parte delle procedure medico/chirurgiche, anche in questo caso il paziente dovrà prendere alcune precauzioni dopo essersi sottoposto al trattamento.

La crosta che si forma subito dopo l’intervento di diatermocoagulazione non deve essere assolutamente forzata per favorirne il distacco. Questa, infatti, deve cadere spontaneamente e non va toccata per nessuna ragione altrimenti potrebbe rimanere una brutta cicatrice.

Ovviamente, appena fatto l’intervento, lo specialista applicherà le dovute garze sulla zona trattata, e dopo aver tolto questa medicazione ci prescriverà delle apposite creme o degli unguenti particolari per favorire una cicatrizzazione corretta.

Talvolta potrebbe verificarsi un’emorragia contenuta dopo qualche settimana dall’intervento. Questa potrebbe essere una conseguenza diretta dell’intervento, ma di solito si arresta in modo del tutto autonomo.

Vi consigliamo di non prendere nessun tipo di iniziativa dopo aver subito un intervento di diatermocoagulazione, seguite passo per passo i consigli del medico che ha eseguito l’intervento.

Anche nel caso in cui volete ricorrere a dei rimedi naturali per la cura della zona interessata vi consigliamo di riferire al medico le vostre intenzioni in quanto potrebbero peggiorare la situazione invece che migliorarla.

Ci sono delle controindicazioni particolari?

Oltre a quanto detto nel paragrafo precedente ci sono altre controindicazioni da tener presente che riguardano la procedura di diatermocoagulazione.

Questa tecnica non deve mai essere eseguita per il trattamento di formazioni tumorali maligne che spesso possono essere confuse anche con dei semplici nei.

Anche se il paziente presenta delle infiammazioni acute o se si tratta di una donna in dolce attesa, si sconsiglia di procedere con la tecnica della diatermocoagulazione in quanto potrebbe essere molto pericoloso.

Anche il ciclo mestruale gioca un ruolo importante nella decisione di intraprendere questo trattamento. Infatti è indispensabile che venga eseguito almeno una settimana dopo le mestruazioni.

Inoltre, ricordate sempre che un intervento di questo tipo deve essere preceduto da un’adeguata terapia a base di antibiotici in modo tale che l’organismo sia coperto dal punto di vista immunitario.

Ci sono dei rischi connessi alla tecnica di diatermocoagulazione?

Come tutti saprete, qualsiasi tipo di intervento chirurgico può avere dei rischi o delle complicazioni più o meno gravi. Vale lo stesso anche per la diatermocoagulazione.

Tra le complicazioni più diffuse ricordiamo soprattutto le seguenti:

  • Ipocromia della zona trattata;
  • Ipercromia della zona trattata;
  • La formazione di una cicatrice cheloidea.

Se vi siete affidati ad un bravo medico, preparato ma soprattutto con una certa esperienza in ambito di elettrochirurgia, questi rischi sono piuttosto rari.

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