Finocchietto Selvatico: Proprietà e Benefici

L’attenzione alla salute e ai benefici apportati dai rimedi naturali continua a crescere negli ultimi anni e per questo motivo sono sempre di più le persone a caccia di ricette per preparare delle ottime tisane o impacchi naturali da cui trarre beneficio.

In questo articolo ci dedicheremo a uno dei protagonisti di questi rimedi della nonna, il finocchio selvatico.

Quali sono le proprietà del finocchietto selvatico? Quali benefici si possono trarre? Come preparare una buona tisana? Lo vediamo nei prossimi paragrafi, prima però vogliamo darvi qualche notizia sul finocchietto.

Cos’è il finocchietto selvatico? perché è diverso da quello coltivato?

Il nome scientifico del finocchietto selvatico è Foeniculum vulgare, ma è conosciuto anche come finocchietto, finocchiello, finocchiastro, finocchio cavallo, anicetto, scartoccini.

La famiglia della pianta è quella delle Apiaceae: si tratta di una pianta perenne, erbacea, dal fusto eretto e con un con rizoma ramificato e corto. Le sue foglie sono davvero caratteristiche e si presentano con una forma unica, che non si può confondere con altre per le sue particolari fattezze: è infatti una foglia bislunga e suddivisa in sottili lacinie regolari e lineari.

Quelle superiori sono dotate di una sorta di guaina che avvolge il fusto e possono essere considerate sessili, mentre quelle inferiori sono picciolate. Per quanto riguarda i fiori, invece, essi nascono in piccoli mazzetti a forma di ombrellino composto da 5- 15 fiorellini che da verdognoli divengono gialli. Infine ci sono i frutti, impropriamente definiti come semi: questi hanno una forma ovale e sono grigiastri.

Dove trovare questa pianta? Il finocchio selvatico cresce soprattutto nelle regioni costiere, in cui trova il suo habitat perfetto grazie alla presenza di terreni aridi e sassosi, esposti al sole. Tuttavia si può trovare anche in zone submontane, dove cresce soprattutto in terreni ben soleggiati, asciutti, ai margini di strade e terreni coltivati.

A differenza di quello coltivato, il finocchietto selvatico risulta molto più aromatico specie se raccolto durante il suo periodo migliore che è luglio-agosto se si vogliono raccogliere i semi.

Passiamo ora ad approfondire le proprietà medicinali e non che può vantare questa pianta antichissima il cui uso non è scemato nei millenni. 

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