Mal di testa e alimentazione: cosa mangiare e cosa evitare

Il legame tra mal di testa e alimentazione è un tema che spesso viene sottovalutato. Infatti, nel momento in cui si ha la cefalea il primo pensiero è , comprensibilmente, quello di limitare o eliminare il dolore dal momento che è una patologia invalidante che impatta la quotidianità delle persone che ne soffrono. Tuttavia, bisognerebbe valutare, innanzitutto, se il mal di testa è un segnale per altre patologie che dovrebbero essere diagnosticate e trattate. Oppure, come spesso succede, è legato ad una alimentazione non ottimale. Vediamo, quindi quali sono gli alimenti a cui fare attenzione e quali strategie impiegare per limitare il disagio.

Mal di testa, cefalea e emicrania, le differenze

Il mal di testa, o cefalea, è un dolore spesso pulsante che interessa una parte del cranio o zone specifiche. Si dividono in cefalee primarie e secondarie. Le prime sono solitamente legate a fattori ambientali, scorrette abitudini di vita o a sbalzi ormonali.
Le più frequenti sono l’emicrania, la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo. A volte accompagnati dalla cosiddetta aura, una serie di sintomi neurologici che possono interessare la vista, causare intorpidimento o debolezza. Invece, le cefalee secondarie sono un sintomo di altre malattie dell’encefalo (come infezioni, infiammazioni o tumori) e della colonna cervicale.

Cefalea come campanello di allarme

E’ fondamentale rivolgersi al medico nel caso in cui il mal di testa sia ricorrente, perché potrebbe essere un campanello d’allarme per altre patologie.
Ad esempio, ipertensione, colesterolo alto, intolleranza ad alcuni alimenti specifici, disidratazione, dente del giudizio, stress, scarsa qualità del sonno. Ma anche disregolazione ormonale, difficoltà dell’intestino a scaricarsi o contratture o problemi di postura e della colonna vertebrale fino a infezioni o tumori. Sono, appunto, moltissime le possibili ragioni che si celano dietro un “semplice” mal di testa, per questo è bene non sottovalutarlo e verificare con il proprio medico di fiducia la causa che scatena il malessere.

Mal di testa e alimentazione: cosa evitare

Dal momento che la dieta ha un impatto sulla salute generale e in alcune situazioni contribuisce a scatenare il mal di testa, cerchiamo di capire quali sono gli alimenti da limitare.
Sarebbe bene evitare di assumere caffè, tè, cioccolato e alcolici, soprattutto in dosi elevate e alla sera. Attenzione anche ai vini, in quanto possono contenere solfiti, cioè sostanze conservanti ma che possono generare malessere a livello gastrointestinale e mal di testa.
Altri cibi che sarebbe meglio evitare sono:

  • prodotti processati e confezionati
  • cibi grassi e fritture
  • glutammato
  • latte e latticini, come i formaggi stagionati
  • carne rossa
  • insaccati
  • pomodori
  • lievito.

Moderare, poi il consumo di cipolle, prodotti fermentati (ad esempio i crauti), olive e frutta secca, agrumi, banane, prodotti a base di soia e aceto. Attenzione anche ai frutti mare o all’assunzione elevata di spezie.

10 consigli per prevenire il mal di testa

Cosa fare dunque per limitare o evitare del tutto i trigger che scatenano il mal di testa. Ecco, alcuni suggerimenti:

  1. preferire cibo sano e fresco, sì a centrifugati e frullati
  2. evitare gli alimenti trasformati e confezionati, impiegare pasta e farine integrali
  3. preferire pesce azzurro fresco
  4. cuocere preferibilmente al vapore e al forno
  5. provare a fare cinque o sei piccoli pasti al giorno al posto dei tre pasti tradizionali
  6. bere molta acqua, almeno 1,5 litri fuori pasto
  7. cercare di avere una buona igiene del sonno
  8. utilizzare un diario alimentare annotando cibi e bevande assunte così da tenere traccia dei sintomi e degli attacchi di mal di testa
  9. eliminare dalla propria dieta cibi che si sospetta diano emicrania
  10. non saltare i pasti come ad esempio la colazione perché può causare mal di testa durante la mattina.

 

Fonti:
Humanitas – Alimentazione
Dica33 – Mal di testa e alimentazione

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