Dipendenza da alcol e tremori: comprendere il legame clinico tra astinenza e modificazioni neurofisiologiche

Perché nella dipendenza da alcol compaiono i tremori

Nel contesto della dipendenza da alcol, la comparsa di tremori rappresenta uno dei
segnali più immediati e riconoscibili della sindrome da astinenza. I tremori da alcol, che
interessano circa la metà delle persone con consumo prolungato e disfunzionale di
alcolici, emergono tipicamente quando l’assunzione viene ridotta o interrotta bruscamente.
Nelle forme lievi possono accompagnarsi ad ansia, sudorazione, nausea, irrequietezza,
cefalea e un marcato desiderio di bere, mentre nelle forme più severe si associano a
convulsioni, allucinazioni e delirium tremens, quadro che senza trattamento può risultare
fatale. La relazione tra astinenza e tremore riflette una destabilizzazione neurofisiologica
che richiede un inquadramento clinico accurato.

Squilibri neurobiologici e insorgenza dei tremori

I tremori non dipendono dalla presenza dell’alcol ma dalla sua improvvisa assenza in un
organismo che, nel tempo, ha sviluppato un adattamento ai suoi effetti depressivi sul
sistema nervoso. Un uso problematico di alcol può ridurre l’eccitabilità neuronale e
modificare in modo persistente l’equilibrio tra sistemi inibitori ed eccitatori. In questi casi di
uso costante e prolungato nel tempo di alcol, quando la sostanza viene sospesa, il
cervello può entrare in una condizione di iperattivazione, con un aumento dell’attività
neurovegetativa responsabile di tremori, agitazione e instabilità. Le prime manifestazioni
compaiono spesso entro poche ore dalla sospensione, mentre tra 6 e 48 ore possono
svilupparsi crisi convulsive. Il rischio maggiore si concentra tra le 48 e le 72 ore, fase in cui
può emergere il delirium tremens.

Delirium tremens: un’emergenza medica ad alto rischio

Il delirium tremens è una condizione neurologica grave, caratterizzata da disorientamento,
iperattività del sistema nervoso autonomo, febbre, tachicardia, sudorazione intensa e
allucinazioni. Questo quadro, legato alla dipendenza da alcol e alla sua sospensione
improvvisa, presenta un tasso di mortalità stimato intorno all’8% e richiede un trattamento
immediato in un contesto ospedaliero specializzato. La gestione farmacologica si basa
prevalentemente sull’uso controllato di benzodiazepine, che riducono l’iperattività
neuronale e proteggono il paziente da complicanze acute. Il processo di disintossicazione,
condotto sotto supervisione, permette una riduzione graduale dell’alcol e limita l’intensità
dei sintomi.

Riconoscere i tremori come segnale clinico di rischio

La gravità dei tremori varia in funzione della quantità di alcol consumata, della durata
dell’abuso, dell’età, delle condizioni generali e della presenza di vulnerabilità individuali.
Quando compaiono tremori legati all’astinenza, è probabile che la dipendenza da alcol sia
in fase avanzata e che il sistema fisiologico abbia sviluppato una marcata adattabilità alla
sostanza. Come approfondito dall’Istituto Europeo delle Dipendenze (IEuD),
riconoscere tempestivamente questi segnali consente di intervenire con percorsi
terapeutici adeguati, prevenendo complicazioni severe e aumentando la sicurezza della
persona.

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