Schizofrenia: 2 personaggi famosi che ne soffrivano (e 2 no)

Il 10 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata mondiale della salute mentale (World Mental Health Day), con lo scopo di sensibilizzare sull’importanza della salute mentale e il riconoscimento precoce dei disturbi.

Tra i temi spesso oggetto della Giornata ritroviamo la schizofrenia, uno dei disturbi psichiatrici più comuni, tanto che secondo i dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nel 2018 erano circa 245.000 persone le persone affette da schizofrenia in Italia (fonte). Purtroppo attorno a questa malattia circolano ancora molti falsi miti, motivo per il quale si tende ad avere un’idea errata dei pazienti che ne soffrono. In alcuni casi la percezione fuorviante della schizofrenia può portare molte persone a non riconoscere tempestivamente i campanelli d’allarme della patologia.

Nel corso dei decenni molte celebrità o esponenti del mondo artistico hanno sofferto di tale patologia o hanno ricevuto questa diagnosi. L’esempio più lampante è rappresentato dal matematico ed economista Premio Nobel John Nash (1928-2015), reso celebre grazie alla pellicola biografica “A Beautiful Mind” (2001), ma furono moltissimi gli attori, scrittori e artisti che ricevettero diagnosi di schizofrenia o che sono fortemente sospettati di averne sofferto. Ecco 4 personaggi famosi collegati a questa malattia: di due sembra che la diagnosi negli anni sia stata confermata; di altri due le evidenze hanno rovesciato le carte in tavola, sconfermando l’ipotesi iniziale di diagnosi. Scopriamoli insieme.

1) Jack Kerouac (1922-1969)

Lo scrittore e poeta statunitense Jack Kerouac (il cui vero nome era Jean-Louis Lebris de Kérouac) è ricordato per il suo romanzo “Sulla strada” (1957), considerata una delle opere più rappresentative della Beat Generation. Durante la Seconda Guerra Mondiale lo scrittore cercò di arruolarsi in Marina, ma i medici che lo visitarono non lo ritennero idoneo e gli diagnosticarono una “demenza precoce“, termine utilizzato all’epoca per indicare la schizofrenia. Sulla diagnosi si avanzarono diverse ipotesi nel corso dei decenni, in quanto in un secondo momento i medici cambiarono idea circa la natura del disturbo psichico di Kerouac. Tuttavia l’alcolismo dello scrittore, causato da alcune voci che sentiva di udire, e le allucinazioni di cui soffriva, lasciano intendere che Kerouac potesse essere veramente affetto dalla patologia.

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2) Vincent Van Gogh (1853-1890)

Il pittore olandese Vincent Van Gogh fu ricoverato in un ospedale psichiatrico poco tempo prima di compiere l’estremo gesto e sulla base dei referti medici dell’epoca si apprende che soffrisse di allucinazioni visive e uditive e stati depressivi. Dopo la morte di Van Gogh, una delle prime diagnosi suggerite (1922) fu quella di schizofrenia (Jaspers 1922). Tuttavia, secondo uno studio dell’UMCG di Groningen, pubblicato sull’International Journal of Bipolar Disorders nel 2020, con le attuali conoscenze su questo disturbo ciò sembra improbabile, poiché van Gogh non ha mai manifestato sintomi psicotici prima dell’incidente all’orecchio all’età di 35 anni, né durante gli intervalli tra i suoi episodi psicotici negli ultimi 15 mesi della sua vita. Inoltre, non vi è alcuna indicazione che soffrisse di sintomi negativi come una ridotta espressione emotiva o avolizione. Ciò rende la diagnosi di schizofrenia altamente improbabile.

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3) Veronica Lake (1922-1973)

Veronica Lake (il cui vero nome era Constance Ockleman) fu una delle grandi Dive del cinema americano degli anni ’40 ed è tutt’oggi ricordata per la sua interpretazione nel film “La Dalia Azzurra” (1946). Lake ricevette una prima diagnosi di schizofrenia in età infantile e convisse con la sua malattia per moltissimi decenni. Negli anni ’50 il progressivo deterioramento della sua salute mentale, forse accentuato dai tentativi falliti di rinvigorire la sua carriera cinematografica e dalle sue difficoltà economiche, la condussero verso l’alcolismo e una forte depressione. Veronica Lake gode ancora di una grande fama a livello mondiale.

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4) Syd Barrett (1946-2006)

Roger Keith Barrett, meglio conosciuto con il nome di “Syd“, è stato un musicista britannico, fondatore e primo frontman dei Pink Floyd dal 1965 al 1968. La figura di Syd è sempre stata enigmatica e le sue vicende personali segnarono moltissimi l’evoluzione della sua band. Per anni si è pensato che Barrett soffrisse di schizofrenia, anche se non si esclude potessero esserci altri disturbi psichiatrici dietro i suoi stati depressivi e le forti crisi psicotiche delle quali soffrì per anni. Il giornalista scientifico e presidente di Peter Pan Onlus Mario Campanella ha pubblicato nel 2015 uno studio su Clinical Neuropsychiatry in cui ipotizzava che Syd Barrett soffrisse di sindrome di Asperger anziché della schizofrenia. Il libro successivo di Campanella, Syd Diamond, un genio chiamato Barrett (Arcana, 2017), elabora questa tesi, utilizzando testimonianze di familiari e amici per supportare l’ipotesi della sindrome di Asperger e sfatare il mito della sua psicosi.

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