Neutrofili Bassi e Linfociti Alti: cosa significa?

Cosa significa avere linfociti alti e neutrofili bassi? Si tratta di una situazione preoccupante? Come devono essere i valori normali? Cosa bisogna sapere su queste due importanti popolazioni di leucociti? 

Prima di rispondere a queste domande è necessario fare una piccola e breve introduzione sulle funzioni e sul ruolo svolto da queste cellule del sistema immunitario. 

Il nostro sistema immunitario è una rete complicata e composta da cellule e mediatori chimici che hanno lo scopo comune di difenderci da agenti esterni potenzialmente dannosi.

Tra le cellule del sistema immunitario troviamo i leucociti, anche detti globuli bianchi che si differenziano in diverse popolazioni cellulari con una funziona specifica. Essi sono:

  • i neutrofili;
  • i basofili;
  • gli eosinofili;
  • i monociti;
  • i linfociti.

Ognuna di queste popolazioni di cellule del sangue svolge una funzione ben specifica. Nel paragrafo successivo ci focalizzeremo su quella dei linfociti e dei neutrofili.

Quali sono le funzioni svolte dai neutrofili e dai linfociti? 

I neutrofili sono più precisamente chiamati granulociti neutrofili ed hanno lo scopo di eliminare gli agenti estranei fagocitandoli. Vengono prodotti dal midollo osseo e vivono circa due giorni. Questo tipo di globuli bianchi è il più numeroso e si occupa principalmente di eliminare batteri e funghi ma sono coinvolti anche nelle reazioni infiammatorie. 

I linfociti, invece, sono cellule altamente specializzate che fanno parte dell’immunità acquisita, ovvero riconoscono un antigene specifico (una sostanza che il nostro sistema immunitario è in grado di riconoscere) che entrerà a far parte della nostra memoria immunologica.

In questo modo ogni volta che verremo a contatto con un certo antigene avremo già un arma specifica per combatterlo (si tratta del meccanismo alla base dei vaccini). Inoltre, i linfociti oltre alle molte funzioni che svolgono si occupano di combattere virus e cellule tumorali.

I linfociti alti possono rappresentare un segno clinico importante di numerose condizioni patologiche che vanno opportunamente diagnosticate e trattate. 

Ma cosa vuol dire quando si hanno i neutrofili bassi e i linfociti alti? 

Quali sono i valori normali dei neutrofili e dei linfociti?

Il numero di neutrofili e linfociti circolanti nel nostro sangue possono essere facilmente identificati sottoponendosi ad una semplice analisi del sangue. Si tratta di un esame che molti di voi conosceranno, è veloce e poco doloroso anche se alcune persone possono impressionarsi alla vista del sangue o dell’ago.

L’esame del sangue specifico per dosare i linfociti e i neutrofili prende il nome di formula leucocitaria o conta differenziale.

I valori normali dei neutrofili sono generalmente compresi tra il 45 ed il 70% della conta leucocitaria. Ovvero i valori sono mediamente inclusi tra le 1500 e le 7000 cellule per mm³ di sangue.

I valori di riferimento per i linfociti sono in genere il 30% dei leucociti totali, con valori compresi tra 1500 e 3000 unità per mm³.

Bisogna però ricordare che ciascun laboratorio di analisi potrebbe usare metodi diversi e quindi i valori di riferimento potrebbero discostarsi da quelli appena riportati. Per tale ragione, nell’interpretazione delle proprie analisi, è sempre raccomandabile riferirsi agli intervalli riportati sul referto. 

Neutrofili Bassi e Linfociti Alti: Le Cause

La presenza di linfociti alti nel sangue (linfocitosi) potrebbe indicare la presenza di una patologia in atto nel nostro organismo. Una lieve neutropenia (neutrofili bassi) accompagnata da linfocitosi si manifesta comunemente in presenza di infezioni di tipo virale o micobatterica come:

  • Mononucleosi;
  • Varicella;
  • Morbillo;
  • Parotite;
  • Influenza;
  • Herpes;
  • Epatite;
  • Tubercolosi.

In queste condizioni, il numero di linfociti risulta elevato perché vengono prodotte numerose cellule per combattere l’infezione specifica.  Questi numeri elevati contribuiscono a ridurre il numero di neutrofili perché viene temporaneamente modificato il processo di produzione e maturazione di queste cellule, lasciando spazio a quelle più specifiche.

La stanchezza è spesso uno dei sintomi che si accompagna alla presenza di una condizione del genere ed è molto spesso il sintomo che ci spinge ad indagare la situazione con delle analisi.

Il risultato sarà quindi un numero di linfociti alti e neutrofili bassi.

Pur essendo quelle appena riportate le cause più comuni di un’alterazione nel numero di queste cellule non sono le uniche.

Un’altra causa spesso frequente ha origini genetiche ed è da ricercarsi nella durata della vita media dei neutrofili che in alcuni soggetti potrebbe essere ridotta. Questa patologia genetica è anche caratterizzata da un aumento dei linfociti temporaneo.

Inoltre, la presenza di tumori (come linfomi o leucemie) può portare ad avere livelli di neutrofili bassi e linfociti alti. La stessa alterazione dei valori di può avere in presenza di patologie autoimmunitarie o infiammatorie croniche dell’intestino come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa. 

Inoltre i neutrofili possono risultare bassi per diversi altri motivi: assunzione di farmaci, anoressia, anemie, ecc.

Quando si parla di probabilità, i singoli casi possono sempre fare eccezione. Ogni persona ha una storia ed un organismo unici. Sarà quindi sempre importante mostrare le analisi al medico di base che valuterà il percorso diagnostico adatto a voi, in base al vostro quadro clinico specifico.

Voltiamo pagina per capire se esistono delle condizioni particolari che possono alterare i valori e cosa bisogna fare per ristabilire i valori normali.

Quali sono i fattori influenzano l’esame?

Come abbiamo già accennato alcuni fattori possono influenzare l’esito e i valori dell’esame del sangue. Il cibo, l’attività fisica o un prelievo non effettuato secondo gli standard, possono alterare i risultati dell’emocromo.

Nel caso specifico di linfociti alti e neutrofili bassi ci sono alcuni fattori specifici in grado di influenzare l’esito degli esami:

  • Stress elevato;
  • Assunzione di farmaci (ad esempio immunosoppressivi o cortisonici);
  • Chemioterapia e radioterapia;
  • Interventi chirurgici recenti. 

Si ribadisce, quindi, che solo un rapporto diretto con il medico permetterà una valutazione veritiera degli esami e potrà portare ad un’eventuale diagnosi specifica per il vostro caso.

Linfociti alti e neutrofili bassi: cosa fare?

Se dalle vostre analisi del sangue risultano valori di linfociti alti e neutrofili bassi senza che abbiate sintomi evidenti non è il caso di allarmarsi, ma sarà comunque bene avvertire il vostro medico.

Sarà importante descrivere l’eventuale presenza di altri sintomi che aiuteranno a restringere le cause possibili. Il medico di base potrebbe decidere di farvi visitare da un ematologo, ovvero lo specialista che si occupa della diagnosi della malattie del sangue. 

Occorre, inoltre, tener conto della gravità della neutropenia o della linfocitosi. Una lieve alterazione dei valori potrebbe essere causata da situazioni transitorie come lo stress o l’assunzione di farmaci cortisonici. In questo caso potrebbe essere opportuno rifare l’esame dopo aver atteso qualche giorno.

Per risolvere queste alterazioni occorre quindi risalire alla causa scatenante. Eliminare la malattia o la situazione che ha scatenato questa alterazione è la strada migliore da seguire.

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