Com’è l’andamento attuale dell’influenza stagionale?

L’influenza è una malattia respiratoria a eziologia virale causata dal virus omonimo. La sua circolazione ha un impatto significativo sulla salute pubblica in Italia: l’andamento dell’infezione influenzale in Italia è stato soggetto a variazioni stagionali e fattori diversi che influenzano la sua diffusione e impatto sulla popolazione.

L’Italia, come molti altri paesi, ha sperimentato fluttuazioni annuali nell’incidenza dell’influenza. Le stagioni influenzali generalmente si concentrano nei mesi più freddi, in particolare tra novembre e marzo. Questo periodo è caratterizzato da un aumento dei casi di influenza e di altre infezioni respiratorie.

Da cosa dipende l’andamento stagionale dell’influenza?

La variabilità nell’andamento stagionale dell’influenza può essere influenzata da diversi fattori:

  • Composizione del virus influenzale prevalente: Ogni anno, i virus influenzali in circolazione possono variare nella loro composizione genetica. Gli esperti cercano di prevedere e adattare il vaccino antinfluenzale in base ai ceppi che si prevede saranno più diffusi durante la stagione, ma questa previsione non è sempre precisa.
  • Copertura vaccinale: La vaccinazione antinfluenzale è una misura preventiva chiave. Tuttavia, la copertura vaccinale può variare da anno a anno e da regione a regione in Italia. Una copertura vaccinale più ampia può contribuire a ridurre la diffusione dell’infezione influenzale.
  • Condizioni meteorologiche: Il clima può influenzare la diffusione dell’influenza. Le basse temperature e la bassa umidità durante i mesi invernali possono favorire la sopravvivenza e la trasmissione dei virus respiratori.
  • Misure di prevenzione adottate: L’adozione di misure igieniche come il lavaggio frequente delle mani, l’uso di mascherine, la distanza sociale e altre pratiche preventive può influenzare la diffusione dell’influenza.

Quali sono le autorità che si occupano del monitoraggio e come viene eseguito?

L’andamento dell’influenza può variare in modo significativo a seconda dell’anno e può essere influenzato in modo rilevante dalle differenze epidemiologiche che ci sono fra le varie regioni all’interno del nostro paese.

Le autorità sanitarie, principalmente il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, monitorano continuamente l’andamento epidemiologico dell’influenza nel paese e producono importanti dati sull’argomento che vengono interpretati per fornire raccomandazioni sulla prevenzione e sulla gestione della malattia.

In passato, l’Italia ha affrontato alcune stagioni influenzali più impegnative, con un aumento significativo dei casi e un impatto sui servizi sanitari a causa dell’afflusso di pazienti con sintomi influenzali e complicazioni correlate.

Come sta andando l’andamento dell’influenza nel Novembre 2023?

L’informazione dell’andamento dell’influenza in Italia è solitamente resa disponibile attraverso report e analisi pubblicate dal Mini Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità e altre istituzioni sanitarie autorizzate. Questi enti raccolgono dati dai laboratori, dagli ospedali e dalle strutture sanitarie in tutto il paese per monitorare la diffusione dell’infezione.

È fondamentale sottolineare l’importanza della vaccinazione antinfluenzale come strategia preventiva. Sebbene non possa garantire una protezione completa, può ridurre significativamente il rischio di contrarre l’influenza e limitarne la gravità nei casi in cui si verifica.

Nell’ultima settimana, dal 13 al 19 novembre, il bollettino ha riportato un aumento dell’incidenza delle sindromi simil-influenzali, che è salita a 7,6 casi per mille rispetto ai precedenti 6,6.

I bambini più giovani sono risultati i più colpiti: nella fascia di età 0-4 anni si è registrata un’incidenza pari a 16 casi per mille, seguita da quella dei 5-14 anni con 5,89 casi per mille.

Negli adulti, l’incidenza è stata di 8,20 casi per mille nella fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni, mentre tra gli over-65 si è attestata a 5,19 casi per mille. Analizzando le Regioni, si nota un’incidenza più elevata in Lombardia con 10,84 casi per mille, seguita da Piemonte con 9,57 casi per mille e Abruzzo con 8,99 casi per mille.

Fonti

Ministero della Salute – Italia

Istituto Superiore di Sanità (ISS)

Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2023/11/24/influenza-curva-cresce-ma-pochi-virus-influenzali-veri_45b61f5c-594f-4497-bead-17165e5cf99a.html

 

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