Intossicazione da monossido di carbonio: quali sono i sintomi e come avviene

Il monossido di carbonio (CO) è un gas incolore e inodore che si forma a causa della combustione incompleta degli idrocarburi.

Alcune fonti di questo gas possono essere incendi, impianti di aerazione inadeguati di automobili, ma soprattutto stufe e camini a legna o carbone. L’accumulo di monossido di carbonio in spazi chiuso o parzialmente chiusi può provocare la morte dei soggetti presenti.

Vediamo insieme qual è il meccanismo che causa l’intossicazione da monossido di carbonio, le cause e i sintomi manifestati.

Qual è il meccanismo di intossicazione da monossido di carbonio?

Il meccanismo di intossicazione prende il via soprattutto quando il monossido di carbonio si accumula in ambienti poco ventilati.
Essendo un gas inodore e incolore, la sua presenza passa completamente inosservata impedendo al soggetto di percepire l’eventuale pericolo correlato alla sua presenza.

Quando viene inalato viene assorbito rapidamente a livello polmonare per poi entrare rapidamente nel circolo ematico.

Il meccanismo tossicologico specifico espletato dal monossido di carbonio è dovuto alla sua capacità di legarsi all’emoglobina.
Il monossido di carbonio, infatti, possiede un’elevata affinità per l’emoglobina: vi si lega in maniera forte portando alla formazione della carbossiemoglobina.
La carbossiemoglobina non è in grado di cedere ossigeno ai tessuti. Di fatto, il monossido di carbonio determina un blocco dello scambio di ossigeno tra il sangue e i tessuti.

Oltre all’emoglobina, il monossido di carbonio riesce a legarsi anche a un’altra importante molecola che è la citocromo ossidasi presente nei tessuti: questo enzima è coinvolto nella respirazione tissutale e il legame con il monossido di carbonio impedisce ai tessuti di usare anche gli ultimi residui di ossigeno che sono presenti in esso.

 

Quali sono i sintomi dell’intossicazione da monossido di carbonio?

I sintomi dell’avvelenamento da CO sono correlati con l’accumulo di carbossiemoglobina nel sangue del paziente. Molti sintomi dell’intossicazione sono aspecifici.

  • Si riscontrano mal di testa e nausea quando i livelli raggiungono il 10-20%. In questi casi si parla di intossicazione lieve-moderata che può essere scambiata anche per un’infezione virale a causa dei sintomi simili.
  • Livelli maggiori del 20% possono causare vertigini, stanchezza generale, difficoltà a concentrarsi
  • Livelli superiori al 30% possono causare dispnea da sforzo, dolore toracico e confusione
  • Livelli più alti si traducono in convulsioni e sincope. Tra il 20 e il 40% di carbossiemoglobina si parla di avvelenamento moderato. Quando si supera il 40% di carbossiemoglobina siamo di fronte a un avvelenamento grave che può portare anche all’instabilità dei segni vitali e possibilità di collasso cardiocircolatorio e neurologico.

Possono presentarsi anche altri sintomi, anche alcuni giorni dopo l’intossicazione: c’è la possibilità che si sviluppino sintomi neurologici e psichiatrici come demenza, psicosi, sindromi amnesiche che possono anche diventare permanenti.

Diagnosi di intossicazione da monossido di carbonio

La diagnosi deve essere rapida: accorgersi in maniera tempestiva della presenza di un’intossicazione da CO può fare la differenza per la sopravvivenza del paziente. La sintomatologia può essere vaga, pertanto, la sua diagnosi può essere misconosciuta, infatti i sintomi dell’avvelenamento lieve sono messi in correlazione con un’infezione.
Se soggetti che vivono insieme, si presentano insieme gli stessi sintomi influenzali aspecifici, è necessario che sia presa in considerazione un’esposizione al CO, soprattutto nel periodo invernale in cui possono essere accesi camini, stufe, caldaie che sono le fonti principali di monossido di carbonio.
Lo studio dei sintomi è sicuramente lo strumento diagnostico principale, tuttavia possono essere utili anche altri tipi di metodiche:

  • Emogasanalisi arteriosa che permette di misurare il livello di carbossiemoglobina che nei soggetti non fumatori non supera il 3%
  • Elettrocardiogramma: nell’avvelenamento da CO, può mostrare segni di sofferenza del muscolo cardiaco.
  • Radiografia del torace: deve essere eseguita in tutti i soggetti con carenza di ossigeno e con sintomi di insufficienza respiratoria

Il trattamento dell’intossicazione da CO prevede un allontanamento immediato dalla fonte di monossido di carbonio.
In seguito al paziente viene somministrato ossigeno al 100% e in alcuni casi può essere usata anche l’ossigenoterapia iperbarica, soprattutto per i soggetti che presentano queste caratteristiche:

  • Complicanze cardiopolmonari potenzialmente fatali
  • Dolore toracico in atto
  • Alterazione dello stato di coscienza
  • Perdita di coscienza
  • Carbossiemoglobina maggiore del 25%

 

L’uso dell’ossigenoterapia iperbarica è controverso in quanto potrebbe causare traumi, ma allo stesso tempo potrebbe anche ridurre la possibilità di sviluppo dei sintomi neuropsichiatrici tardivi.
L’efficacia di questo tipo di trattamento è sempre più controversa. Alcuni studi che suggeriscono effetti dannosi in seguito al suo uso.

 

Prevenzione dell’avvelenamento da monossido di carbonio

L’istituto superiore di sanità ha stilato dei suggerimenti importanti per prevenire fughe di monossido di carbonio:1

  • Non usare mai forni o fornelli a gas per riscaldarsi in casa
  • Non utilizzare griglie a carbone, barbecue, lanterne o fornelli da campeggio in casa o in uno spazio chiuso
  • Non utilizzare mai generatori, o qualsiasi macchinario che sfrutta la combustione di idrocarburi in spazi chiusi come scantinati o garage anche se dotati di porte o finestre.
  • Non accendere veicoli a motore, generatori, macchine di lavaggio a pressione nelle vicinanze di una finestra o porta aperte per impedire che gli scarichi si accumulino nello spazio chiuso
  • Non lasciare mai un veicolo acceso in un parcheggio all’interno di uno spazio chiuso o anche solo parzialmente chiuso, come una rimessa

Inoltre, qualora si utilizzino stufe o caldaie a carbone per il riscaldamento della propria abitazione, è necessario che queste siano installate e controllate periodicamente da personale altamente specializzato e autorizzato.

 

Fonti

https://www.ausl.fe.it/novita/comunicati/intossicazioni-da-monossido-di-carbonio-e-relativi-consigli

https://www.epicentro.iss.it/focus/alluvioni/CO#:~:text=L’esposizione%20a%20monossido%20di,prima%20di%20avere%20i%20sintomi.

https://www.ospedalebambinogesu.it/avvelenamento-da-monossido-di-carbonio-99224/

 

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