Aumento di casi di morbillo in Europa e Asia centrale nel 2023: che cosa significa?

Il morbillo è una malattia virale altamente contagiosa che continua a minacciare la salute pubblica nonostante la disponibilità del vaccino. La sua trasmissibilità elevata e le potenziali complicazioni rendono cruciale comprendere l’importanza della vaccinazione e dell’approccio preventivo per proteggere la salute individuale e collettiva.

Quale patogeno causa il morbillo?

Il morbillo è causato dal virus omonimo (virus del morbillo), che si diffonde da persona a persona tramite le goccioline di acqua che emettiamo durante l’espirazione, oppure anche per contatto diretto con una persona infetta.

i sintomi includono febbre, tosse, rinite e congiuntivite, seguiti da una caratteristica eruzione cutanea. Nonostante in molti casi i pazienti riescono a guarire dal morbillo senza problemi, in altri possiamo notare l’insorgenza di serie conseguenze, specialmente in persone affette da serie condizioni di immunodepressione o in chi non è vaccinato.

Le complicazioni più comuni possono essere: polmoniti, encefaliti, e altre infezioni che possono condurre anche a esiti fatali o danni irreversibili.

Qual è il trattamento contro il morbillo?

Il trattamento farmacologico del morbillo è prettamente sintomatico: l’obiettivo della terapia è quello di alleviare i sintomi ma senza risolvere alla radice la presenza dell’infezione.
I medici possono prescrivere antipiretici per ridurre la febbre e lo stato infiammatorio generale, inoltre vengono raccomandati anche riposo e una corretta idratazione.

Nell’ultimo periodo si sono registrati picchi epidemici di morbillo tra l’Europa e l’Asia centrale: com’è la situazione attualmente?

La diffusione del morbillo ha registrato un repentino aumento nel 2023 in Europa e Asia centrale, con 30.601 casi confermati rispetto ai 909 del 2022, segnando un incremento del 3.266%.

L’UNICEF ha evidenziato questa tendenza in crescita e ha sottolineato la necessità urgente di adottare misure di salute pubblica per affrontare questa situazione preoccupante. La situazione più critica è stata riscontrata in Kazakistan, con un tasso di 69 casi per 100.000 abitanti, corrispondenti a 13.254 casi.

Il Kirghizistan è al secondo posto per il numero di casi di morbillo, con 58 casi ogni 100.000 abitanti, pari a 3.811 casi. Anche la Romania, che ha dichiarato recentemente un’epidemia nazionale di morbillo, presenta un tasso significativo, pari a 9,6 casi per 100.000 abitanti, ovvero 1.855 casi.

Si stima che circa 931.000 bambini in Europa e Asia Centrale non abbiano ricevuto o abbiano ricevuto solo parzialmente i vaccini tra il 2019-2021. Il tasso di vaccinazione per la prima dose contro il morbillo è sceso dal 96% nel 2019 al 93% nel 2022.

L’ufficio regionale dell’UNICEF per l’Europa e l’Asia centrale, ha sottolineato la gravità dell’aumento dei casi di morbillo, indicando che questa situazione richiede interventi immediati per proteggere i bambini da questa pericolosa malattia.

A cosa possiamo attribuire questo incremento di casi di morbillo?

Il morbillo ha gravi effetti sulla salute dei bambini, con potenziali conseguenze letali e un indebolimento duraturo del loro sistema immunitario, rendendoli più suscettibili ad altre malattie infettive, come la polmonite.

L’incremento dei casi di morbillo è stato attribuito alla diminuzione della copertura vaccinale nella regione, influenzata dalla diffusione di informazioni errate e dalla crescente sfiducia durante e dopo la pandemia da COVID-19, oltre che dalla disfunzione dei servizi sanitari primari.

L’UNICEF collabora con i governi, la Gavi (l’Alleanza per i vaccini), l’OMS e altri partner per raccogliere dati, identificare i bambini non vaccinati e le comunità in difficoltà, comprendere le cause alla base del ritardo nella vaccinazione sia dal lato della domanda che dell’offerta, e valutare i fattori di rischio specifici a livello locale.

Perché la vaccinazione è importante?

La vaccinazione contro il morbillo è uno dei traguardi più importanti della salute pubblica moderna. Il vaccino per il morbillo viene somministrato nell’ambito della vaccinazione contro parotite e rosolia, con il vaccino denominato “MPR” (morbillo, parotite e rosolia).

Questo tipo di strategia ha mostrato subito un’elevata efficacia nella prevenzione di questa infezione; tuttavia, il declino della copertura vaccinale in alcune regioni del globo, ha determinato un decremento dello stato di immunità di alcune popolazioni.

La diminuzione della vaccinazione sembra essere correlata alla sempre più forte diffusione delle teorie anti-vacciniste.
Questo ha causato focolai e messo in pericolo la salute di molti.

L’accesso universale alla vaccinazione è fondamentale per la protezione individuale e la creazione di comunità più protette. Le autorità sanitarie di tutti i paesi raccomandano l’immunizzazione di routine nei bambini, con la somministrazione di due dosi del vaccino, una intorno all’anno di età e l’altra a 4-6 anni.

Dove possiamo prendere informazioni attendibili sui vaccini?

Anche la diffusione di informazioni accurate sui vaccini e una buona comunicazione scientifica sono fondamentali per il contrasto della disinformazione e i timori legati alla vaccinazione.

Fonti attendibili, come organizzazioni sanitarie internazionali (ad esempio l’OMS), istituti di ricerca medica e pubblicazioni accreditate, forniscono dati scientifici chiari e aggiornati sulle vaccinazioni e sul morbillo.

Fonti:

Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

Centers for Disease Control and Prevention (CDC)

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2023/12/14/morbillo3.000-casi-in-europa-e-asia-centrale-da-gennaio_071bb7dc-fada-4162-969a-2f57f6f65d19.html

 

Condividi su: