Efelidi e lentiggini: cosa sono, differenze, cause e come schiarirle

Efelidi e lentiggini sono macchie della pelle piuttosto comuni nei soggetti con pelle ed occhi molto chiari e capelli biondi o rossi. Pur essendo abbastanza simili tra loro, queste due tipologie di macchie della pelle presentano delle differenze sostanziali che è importante conoscere. Nella maggior parte dei casi efelidi e lentiggini sono assolutamente benigne, pur dimostrando con la loro presenza che la pelle del soggetto è più delicata di altre carnagioni più scure e merita un’attenzione particolare durante l’esposizione al sole. Cerchiamo quindi di capire cosa sono effettivamente efelidi e lentiggini, in cosa differiscono e come schiarirle se le si vive come un inestetismo.

Efelidi e lentiggini: differenze

Partiamo da una premessa che accomuna efelidi e lentiggini: entrambe queste macchie della pelle rientrano nei disturbi cutanei benigni quindi notare la loro presenza non deve destare alcuna preoccupazione a meno che, alla stregua di ciò che già sappiamo essere valido per i nei, queste macchie non comincino a sanguinare, prudere insistentemente o cambiare rapidamente forma.

Più comuni nella popolazione con occhi, capelli e pelle molto chiari, sia le efelidi che le lentiggini si presentano come macchie piatte e tondeggianti di colore brunastro. La prima vera differenza tra efelidi e lentiggini riguarda la loro localizzazione. Mentre le efelidi, infatti, tendono a comparire solamente in quelle aree del corpo (come braccia, gambe, viso, esposte al sole, soprattutto d’estate, le lentiggini si possono presentare su tutto il corpo, anche su zone non comunemente esposte ai raggi UV, e talvolta presentarsi anche rialzate, oltre che piatte.

Cause di efelidi e lentiggini

La differenza sulla collocazione di queste due tipologie di macchie della pelle è spiegata dal fatto che mentre con le efelidi assistiamo ad una concentrazione (solitamente temporanea) di melanina in alcune aree del corpo (la melanina risponde quindi alla maggior esposizione al sole), le lentiggini sono discromie cutanee ereditarie permanenti che l’esposizione al sole può solo scurire ma che anche durante l’inverno non andranno via.

Con le efelidi, in buona sostanza, la pelle dimostra una certa incapacità a proteggersi in maniera uniforme dai raggi solari a causa di un’anomalia dei melanociti che si concentrano solo in quelle zone direttamente colpite dal sole. Si tratta di una condizione autosomica dominante trasmessa in maniera ereditaria. Con le lentiggini, invece, il gene MC1R produce un particolare tipo di melanina, chiamata feomelanina, che non protegge correttamente dai raggi UV, diversamente da ciò che avviene nelle persone con carnagione e capelli scuri nelle quali il gene preposto alla produzione di melanina produce eumelanina, rendendo molto meno probabile la comparsa di lentiggini.

Come schiarire le efelidi

Sebbene, lo ripetiamo, non si tratti di un problema di salute, alcune persone vivono la presenza soprattutto estiva delle efelidi come un pesante inestetismo e sentono la necessità di schiarirle il più possibile. Questo trattamento può essere compiuto da personale specializzato in diversi modi. Sarà lo specialista a valutare la tecnica più adatta ad ogni tipo di pelle. In generale le modalità mediche per schiarire le efelidi sono:

  • Crioterapia: utilizzando dell’azoto liquido, il dermatologo agisce sulle efelidi bruciandole a freddo. Questo trattamento, abbastanza costoso e per il quale sono necessarie più sedute, lascia delle piccole cicatrici destinate a scomparire in un breve lasso di tempo;
  • Diatermocoagulazione: in questo caso le efelidi vengono trattate tramite elettrobisturi. Si tratta della modalità di schiaritura più invasiva che brucia le zone di pelle con efelidi mediante fasci di microonde ad alta frequenza;
  • Peeling chimico: utile non solo per le efelidi ma anche per altri tipi di macchie cutanee, viene realizzato utilizzando solitamente acido glicolico ed acido tricloroacetico che rimuovono lo strato più superficiale della pelle portando via, quindi, anche le efelidi stesse;
  • Laser terapia: modalità abbastanza utilizzata per rimuovere le efelidi, con questo trattamento si agisce in maniera diretta sui melanociti, distruggendoli. In questo modo la melanina in eccesso viene riassorbita dalla pelle che dopo la terapia risulterà piuttosto infiammata anche se il fastidio è destinato a risolversi spontaneamente in pochi giorni.

Come schiarire le lentiggini

Anche nel caso delle lentiggini, schiarirle non ha alcuna finalità medica ma unicamente estetica. Come per le efelidi, è possibile ricorrere al peeling chimico ed alla laser terapia oppure utilizzare alcuni prodotti da banco. Uno studio comparativo del 2012 ha infatti dimostrato che composti contenenti fenolo ed acido tricloroacetico possono effettivamente portare ad una sensibile schiaritura delle lentiggini senza ricorrere a terapie mediche che possono lasciare cicatrici sulla pelle. È possibile utilizzare anche composti a base di vitamina C, retinoidi, acido azelaico, cisteamina, alfa idrossiacidi ed acido azelaico per schiarire le lentiggini a condizione di consultare sempre uno specialista per evitare effetti collaterali.

Rimedi naturali per schiarire efelidi e lentiggini

Trattandosi di macchie cutanee in entrambi i casi particolarmente sensibili all’esposizione solare, il primo grande consiglio per evitare che in estate efelidi e lentiggini si scuriscano è quello di proteggere la pelle con una crema solare di buona qualità e con un fattore di protezione medio-alto. In generale è però possibile provare con alcuni rimedi casalinghi per schiarire queste macchie, sebbene si tratti di metodi senza alcuna valenza scientifica. Per le efelidi, ad esempio, è possibile intervenire con la calendula, l’erica, il limone, il rafano, l’estratto di tarassaco (da usare per degli impacchi sulle zone interessate), l’avena ed il nocciolo. In tutti i casi queste piante vanno utilizzate mediante applicazione topica garantendo un’azione schiarente delicata, cicatrizzante ed antiossidante. Per le lentiggini si può invece provare ad utilizzare del miele, stendendone un sottile strato sulle zone da trattare e lasciandolo in posa per circa 5-10 minuti, l’aloe vera, da utilizzare direttamente aprendone una foglia e spalmando il gel sulla zona, ed il succo di un limone da strofinare delicatamente con un batuffolo di cotone.

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