Aerofagia: Cause, Sintomi e Rimedi

Quali sono le cause principali di aerofagia? 

Di seguito abbiamo cercato di razionalizzare quelle che sono le principali cause di aerofagia elencandole in base alla frequenza di comparsa nella popolazione.

Cattive abitudini alimentari

Il perpetrarsi di comportamenti scorretti è alla base della maggior parte degli episodi di aerofagia. Ma cosa si intende quando si parla di cattive abitudini? Con questo termine si indicano tutte quelle pratiche che comportano l’ingestione di aria che, quindi, transiterà nelle vie digerenti invece che in quelle aeree.

Pasti consumati troppo velocemente e con voracità, in cui non si esegue una corretta masticazione, comportano la deglutizione di grandi quantità di aria, così come l’abitudine di parlare durante il pasto. Masticare il chewing-gum sortisce un duplice effetto, da un lato determina la deglutizione di aria, dall’altra, il meccanismo della masticazione attiva di riflesso la secrezione di acidi gastrici.

Gli acidi gastrici svolgono una funzione digestiva in particolar modo sugli alimenti proteici, ma non essendoci nulla da digerire, questi acidi andranno a lesionare la parete dello stomaco, con la possibilità di generare gastriti, infiammazioni ed ulcere.

Alle cattive abitudini appena descritte si aggiunge anche il fumo, durante l’aspirazione viene introdotta aria attraverso le vie digerenti, ed ancora le bibite gassate, per via del loro contenuto di anidride carbonica oltre che all’elevato livello di zuccheri che verranno fermentati a livello dell’intestino dalla flora batterica.

Dieta

Una dieta ricca di zuccheri semplici può facilmente dare esito a processi di fermentazione che comportano la produzione di gas e, dunque, addome gonfio, dolore e sensazione di tensione gastrica.

Ansia

Gli episodi di aerofagia sono molto comuni nei soggetti che soffrono di ansia o che sono sottoposti ad un periodo di forte stress emotivo, magari legato al lavoro o allo studio. Negli stati ansiosi si possono generare dei movimenti continui e stereotipati (tic nervosi) che portano ad ingerire aria oppure lo stato ansioso porta a mangiare con più voracità, od ancora a mangiare alimenti ricchi di zuccheri e ad una maggiore produzione di acidi gastrici.

Analogamente a ciò che accade per le cattive abitudini alimentari, l’ansia può essere un fattore promuovente il generarsi quadri patologici dell’apparato digerente quali ulcere, gastriti e gastroduodeniti.

Gravidanza

In questi casi l’aerofagia è in relazione alle variazioni ormonali che incorrono durante la gestazione, ma anche alla pressione che la crescita del feto man mano esercita sull’intestino e sullo stomaco.

Affezioni delle alte vie aeree

Quando si è colpiti da un’infezione quali un’influenza, o una sinusite, si ha maggiore difficoltà a respirare con il naso, pertanto si fa più spesso ricorso alla respirazione per via della bocca (specie di notte durante il sonno). Questa condizione comporta l’ingestione di notevoli quantità di saliva, che al suo interno contiene anche quantità di aria;

Patologie dell’apparato digerente

Abbiamo visto fino ad ora le cause che comportano una maggiore deglutizione di aria rispetto al normale, ma in alcuni casi la patologia è situata a livello dell’apparato digerente:

  • Ernia iatale. Si tratta di uno scivolamento della parte superiore dello stomaco (fondo) in direzione dell’esofago. Lo stomaco andrà quindi a sporgere nel torace. Questo fattore avvicina la mucosa gastrica a quella esofagea (ben più delicata), facilitando il reflusso gastroesofageo. Condizione che genera una sensazione di bruciore e pesantezza continua e che peggiora nelle ore notturne, incidendo negativamente anche sulla qualità del sonno;
  • Sindrome del colon irritabile. Disturbo in cui si ha l’accumulo di gas intestinali che vanno a dilatare le pareti del colon dando una sensazione di gonfiore e tensione addominale, ed un forte dolore che si lenisce solo a seguito dell’evacuazione. Si manifestano inoltre palpitazioni ed episodi di diarrea. Questa patologia spesso è indice di intolleranze alimentari o di malassorbimento.

Passiamo ora ad analizzare nel dettaglio quali sono gli elementi che il medico prende in considerazione per giungere ad una diagnosi e quali sono le terapie più efficaci per risolvere questo fastidioso disturbo. 

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