Arrivato il periodo estivo, sono molti coloro che optano per la piscina anziché il mare per concedersi qualche giorno di svago e di relax durante le ferie. Ottima soluzione per adulti e bambini, la piscina permette infatti di praticare uno sport completo che aiuta anche a mantenersi in forma e contemporaneamente permette ai più piccoli di socializzare, divertirsi e fare attività all’aperto dopo mesi tra i banchi di scuola. Benché la piscina sia quindi un luogo gettonatissimo soprattutto in estate, molte persone possono avere con l’acqua clorurata esperienze spiacevoli. Nonostante in nessun caso si possa parlare di allergia al cloro, infatti, vi sono soggetti maggiormente predisposti ad un’eruzione cutanea dopo la piscina. Ma quali sono le cause e cosa è possibile fare per evitarla? Cerchiamo di capirlo insieme.
In questo articolo parliamo di:
Eruzione cutanea dopo la piscina: irritazione da cloro
Nella gran parte dei casi di eruzione cutanea dopo la piscina, come anticipato il responsabile è il cloro. Sostanza fondamentale per garantire agli utenti un’acqua disinfettata e sicura, il cloro è in grado di penetrare nelle cellule batteriche ossidando i batteri e quindi di distruggerli. In questo modo si evita che funghi, batteri e virus possano proliferare in un ambiente usato da decine e decine di persone ogni giorno, riducendo al minimo la possibilità di micosi ed infezioni dovute soprattutto al batterio Pseudomonas aeruginosa, primo responsabile dei problemi della pelle in chi frequenta le piscine.
Trattandosi del prodotto più utilizzato per disinfettare l’acqua delle piscine, ed avendo potenziali effetti irritativi su pelle, occhi e apparato respiratorio, è quindi abbastanza ovvio che la prima causa di eruzione cutanea dopo la piscina sia proprio il cloro. Gli esperti sostengono, però, che il cloro non irrita la pelle integra ma colpisce solo coloro che a causa di dermatite atopica, eczemi, psoriasi o altre patologie cutanee. In questi casi, infatti, superando la barriera cutanea già lesa, il cloro riesce ad arrivare negli strati più profondi del derma irritandola ed infiammandola.
Eruzione cutanea dopo la piscina: sintomi
Quando l’eruzione cutanea dopo la piscina è causata dal cloro, i sintomi più evidenti del soggetto colpito possono apparire anche dopo diverse ore o addirittura giorni. In generale, indipendente dalla tempistica di esordio, questi sintomi comprendono:
- Piaghe o vescicole;
- Pelle che prude o brucia;
- Pelle secca e screpolata, soprattutto dopo ripetuti contatti col cloro;
- Macchie sulla pelle rosse, pruriginose e squamose;
- Possibile sanguinamento della pelle
Questi sintomi sono destinati a peggiorare rapidamente qualora non si adottino piccoli accorgimenti prima di entrare in acqua e subito dopo l’esposizione al cloro. Ignorare la sintomatologia e continuare ad entrare in piscine clorurate potrebbe rendere la pelle sempre più secca ed irritata, richiedendo l’intervento del medico.
Eruzione cutanea dopo la piscina: il prurito del nuotatore
Non sempre l’eruzione cutanea dopo la piscina è causata dal cloro presente nelle piscina. In alcuni casi a determinare l’irritazione della pelle è infatti il cosiddetto prurito del nuotatore, un’infiammazione che si verifica rapidamente dopo l’esposizione all’acqua contaminata e causata da un parassita rilasciato da alcuni organismi all’interno dei corpi idrici. In questo caso paradossalmente è proprio l’assenza o il basso contenuto di cloro ad essere responsabile dell’irritazione. Mancando la giusta quantità di cloro, infatti, questo parassita resiste indisturbato nell’acqua causando problemi della pelle a persone maggiormente predisposte.
A differenza dell’eruzione cutanea da cloro, in questo caso la cute del soggetto colpito presenta solitamente piccoli brufoli violacei o rossi. In alcuni casi a determinarne l’insorgenza è anche l’utilizzo di vasche idromassaggio con acqua calda. L’elevata temperatura dell’acqua, infatti, scomponendo il cloro, permette ai batteri di proliferare nell’acqua e di provocare maggiore irritazione nelle aree coperte dal costume determinando vescicole piene di pus attorno ai follicoli piliferi.
Come trattare l’eruzione cutanea dopo la piscina
Nella maggior parte dei casi l’eruzione cutanea dopo la piscina può essere trattata con farmaci da banco senza necessità di intervento medico. Tra i rimedi migliori per ottenere una veloce regressione dei sintomi troviamo:
- Creme a base di antistaminico per ridurre l’infiammazione ed il prurito;
- Creme idrocortisoniche per diminuire gonfiore ed arrossamento;
- Lozioni per il lavaggio della pelle che proteggono il derma dall’effetto del cloro e lo rimuovono facilmente
Qualora questi prodotti non riuscissero, da soli, a far regredire l’eruzione cutanea, il medico può prescrivere pomate steroidee più forti. In alcuni casi, laddove nessuna terapia sortisse l’effetto atteso, bisognerà indagare la causa sottostante che mantiene attiva l’infiammazione ed impedisce alla pelle di guarire.
Come prevenire l’eruzione cutanea dopo la piscina
Per ridurre al minimo la possibilità che l’eruzione cutanea si presenti puntuale dopo ogni bagno in piscina, è necessario adottare alcuni piccoli ma importanti accorgimenti che metteranno la pelle al riparo da possibili infiammazioni, soprattutto se si è affetti da dermatite atopica o altre problematiche cutanee. Il primo consiglio è quello di fare una veloce doccia con acqua dolce non appena usciti dalla piscina per lavare via i residui di cloro. L’ideale sarebbe sostituire subito il costume preferendo indumenti larghi e traspiranti.
Nelle aree del corpo soggette a dermatite andrebbe inoltre spalmata un’apposita crema lenitiva come quelle a base di polveri di ossido di zinco e magnesio silicato, sostanze che hanno un effetto antipruriginoso ed antinfiammatorio molto veloce. Se la pelle dovesse comunque irritarsi dopo l’esposizione al cloro, infine, è importante non immergersi nuovamente in piscine clorurate sino a quando l’irritazione non sarà scomparsa.
Fonte: https://www.medicalnewstoday.com/articles/323134
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