Fitte alla Vagina: Cause e Rimedi

Se ti è capitato di sentire delle fastidiose fitte alla vagina e stai cercando di capire qual è la causa ma non sai da dove iniziare, allora questo è sicuramente l’articolo che fa per te. Oggi, infatti, voglio fornirti una guida utile e dettagliata sulle fitte alla vagina per aiutarti ad inquadrare meglio questo sintomo premettendo che in questi casi è sempre auspicabile un consulto dal medico.

Da cosa possono essere causate? Che cos’è la vulvodinia? Ci sono dei rischi connessi a questo sintomo? Cosa succede se abbiamo le fitte alla vagina durante il periodo di gestazione? La vita del bambino è a rischio?

Andiamo a rispondere insieme a tutte queste domande.

Come si manifestano le fitte alla vagina?

Spesso può capitare che il nostro organismo, soprattutto in presenza di alcuni disturbi o, comunque, di anomalie, ci manda dei segnali d’allarme. Tra questi troviamo sicuramente anche le fitte e i dolori.

Nel caso delle fitte alla vagina, chi ne soffre, sente come degli spilli nella zona vaginale, soprattutto nei tessuti interni. In linea di massima possiamo dire che la causa di questo fastidio è da ricercarsi proprio nelle condizioni dell’organo genitale, ma ci occuperemo delle cause più avanti.

Spesso può anche capitare di sentire le fitte alla vagina senza una vera e propria causa apparente. Per questo motivo, come avremo modo di vedere nel nostro articolo, sarebbe opportuno contattare il medico o, ancora meglio, il ginecologo in questi casi.

Quali sono le principali cause delle fitte alla vagina?

Una delle cause più comuni delle fitte alla vagina è sicuramente la sindrome premestruale che, come tutte le donne sanno, può provocare anche dei dolori lancinanti.

Per capire se le fitte sono dovute alla sindrome premestruale, oltre che cercare di individuare se sei in quel periodo del mese (cioè in prossimità del ciclo), puoi fare riferimento ai seguenti sintomi:

Tra le altre cause che possono provocare le fastidiose fitte alla vagina, ricordiamo anche quelle citate in seguito:

  • la colite;
  • una vaginite;
  • un’irritazione vaginale a causa di un’infezione recentemente debellata (la mucosa vaginale ha bisogno di tempo per tornare a condizioni normali);
  • un’infiammazione neuropatica, come la vulvodinia, di cui parleremo meglio più avanti.

Per quanto riguarda l’ultimo punto, è bene ricordare che proprio tra i sintomi più comuni delle infiammazioni neuropatiche, troviamo le fitte, o le cosiddette punture di spilli.

Come puoi notare le cause possono essere tante e, soprattutto, sono molto diverse tra loro. Proprio per questo sarebbe opportuno farsi visitare da un medico.

Per il momento andiamo a soffermarci sulla vulvodinia, una condizione patologica che interessa l’organo genitale femminile molto comune che, però, non tutti conoscono in modo approfondito.

Che cos’è la vulvodinia?

Con il termine vulvodinia, in gergo medico ci riferiamo ad una condizione patologica in cui la paziente percepisce una sensazione fuori dal comune. Nello specifico si tratta allo stesso momento di bruciore, dolore, prurito e irritazione.

Questi sintomi fastidiosi, a volte, possono essere talmente intensi da compromettere la vita quotidiana di chi ne soffre, impedendo alla paziente soprattutto di avere rapporti sessuali o più semplicemente di rimanere seduta a lungo.

Se non vengono trattati in modo adeguato e tempestivo, i sintomi della vulvodinia possono durare anche molto a lungo, addirittura a volte possono persistere per anni.

Oltre a percepire il dolore, il prurito, l’irritazione ed il bruciore, la vulvodinia si distingue da altre patologie per i seguenti sintomi:

  • dispareunia, ossia un forte dolore durante la penetrazione;
  • gonfiore della vagina;
  • una sensazione di pulsazione vaginale;
  • secchezza vaginale.

Inoltre, questi sintomi così fastidiosi si possono verificare in qualsiasi momento della giornata, sia quando si è sdraiati, o in piedi, o seduti o anche semplicemente mentre si pratica attività fisica.

Che significa avere le fitte alla vagina durante la gravidanza?

Come tutti sappiamo, anche se la gravidanza è un periodo molto emozionante per i futuri genitori, allo stesso tempo, la gestante deve tenere sotto controllo qualsiasi aspetto della sua salute, soprattutto per quanto riguarda i suoi organi genitali.

Proprio per questo motivo, durante i nove mesi della gestazione, la donna incinta dovrà sottoporsi a dei controlli periodici, affinché il suo ginecologo possa monitorare l’andamento della gravidanza.

Spesso può capitare che le fitte alla vagina interessino proprio una gestante e, nella maggior parte dei casi, questi episodi si ritengono normali, soprattutto se si sta avvicinando il momento del parto. In questo caso, infatti, potrebbe essere possibile che il corpo si sta preparando ad espellere il feto.

Ciò, però, non esclude assolutamente la necessità di fare una visita ginecologica nel momento in cui la donna percepisce delle fitte alla vagina, anche perché, potrebbero essere dei campanelli d’allarme per situazioni più gravi.

Infatti, se si tratta di piccole e sporadiche fitte alla vagina la causa risiede semplicemente nel fatto che i tessuti vaginali si stanno modificando, proprio per la gravidanza in atto, e sono irrorati di sangue. 

Se invece le fitte alla vagina sono frequenti e provocano un forte dolore alla futura mamma, a volte a tal punto da impedirle di camminare o addirittura di stare in piedi, è obbligatorio contattare il ginecologo che la tiene in cura affinché faccia tutti gli accertamenti necessari.

Cosa dobbiamo fare nel caso di fitte alla vagina?

Andiamo adesso ad occuparci dell’aspetto più pratico e, per certi versi più importante, del nostro argomento: come dobbiamo comportarci per risolvere questo problema?

Ovvio, chiamando il nostro medico curante o, ancora meglio il nostro ginecologo di fiducia. Lo specialista farà tutti gli esami necessari per arrivare alla causa del nostro problema, solo in questo modo sarà in grado di individuare il trattamento migliore per la nostra situazione.

Tra gli esami che vengono generalmente fatti nel caso di fitte alla vagina, ricordiamo soprattutto quelli citati in seguito:

  • Ecografia all’addome inferiore;
  • Un tampone vaginale;
  • Il test del cottonfiock che serve per individuare eventualmente delle aree particolarmente doloranti;
  • L’esame obiettivo in cui il ginecologo esamina la parte esterna ed interna della vagina.

Solo dopo aver fatto tutti gli esami necessari e dopo aver individuato la causa esatta delle tue fitte alla vagina, allora il ginecologo ti dirà cosa fare per ripristinare la situazione alla normalità, eventualmente anche prescrivendoti dei farmaci adatti alla tua circostanza.

In ogni caso ricordati di seguire le indicazioni del tuo ginecologo passo per passo, soprattutto nel caso in cui sei in dolce attesa, oppure se sei affetta da una vulvodinia.

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