L’arrivo della stagione più cala obbliga il nostro organismo a una serie di adattamenti fisiologici per raffreddarsi. La sudorazione il principale e il più famoso. Inoltre, alcune persone si ritrovano a sopportare il caldo non solo per l’arrivo dell’estate, ma anche per il fatto che la specificità del loro lavoro li porta a stare molte ore sotto il sole. Tutto ciò può causare il cosiddetto stress termico (o shock termico), condizione che si può contrastare con semplici misure preventive e attenzione a ciò che si mette in tavola. Vediamo più in dettaglio.
In questo articolo parliamo di:
Cos’è lo stress termico
Lo stress termico è quando il corpo si adatta, con alcuni cambiamenti, per gestire le alte temperature. Quando c’è caldo si verifica un aumento del flusso sanguigno cutaneo e della sudorazione che consente al corpo di raffreddarsi. Non sempre, però, questo sistema di termoregolazione si attiva in modo efficiente o con sufficiente rapidità. Una situazione di questo genere può portare:
- crampi o spasmi soprattutto alle gambe
- sudorazione abbondante
- difficoltà digestive
- spossatezza
- aumento della frequenza cardiaca
- variazioni della pressione sanguigna
- disidratazione.
Inoltre, possono verificarsi colpi di sole e colpi di calore. E il malessere porta a un calo di attenzione con maggiori possibilità di infortuni come cadute, scivolamenti o ferite.
Stress termico sul lavoro
Ci sono alcuni impieghi che sono sottoposti a stress termico a causa delle alte temperature sul luogo di lavoro. Ad esempio i lavoratori nell’industria siderurgica, nell’estrazione del petrolio o a bordo di navi, ma anche i manutentori stradali e chi è nell’ambito delle costruzioni o nei cantieri sono particolarmente a rischio. In queste situazioni l’esposizione prolungata al sole, la difficoltà di fare pause e integrare correttamente i liquidi, l’uso di abbigliamento o attrezzature molto pesanti e ritmi di lavoro intensi è più facile arrivare allo stress termico.
Ecco perché è fondamentale che le aziende e i datori di lavoro siano attenti alla sicurezza sul luogo di lavoro abbassando i ritmi, garantendo il riposo, permettendo il ristoro e la reidratazione per salvaguardare la salute e non solo le prestazioni. Anche durante eventi sportivi estivi come nelle maratone, bisogna fare attenzione ai rischi associati dello stress termico.
Frutta e verdura contro lo stress termico
Durante la stagione calda il metabolismo basale tende a rallentare, perché il corpo ha bisogno di meno energia per mantenere costante la temperatura interna. Per tale motivo, a fronte di una fisiologica riduzione dell’appetito, la scelta preferibile sarebbe quella orientarsi verso pasti più leggeri, meno elaborati e ad alta densità idrica. Mauro Minelli, immunologo clinico, ad Adnkronos Salute condivide quali sono gli alimenti ideali da mettere in tavola.
In particolare sono quelli ricchi di acqua, vitamine, sali minerali e antiossidanti naturali come frutta e verdura di stagione. Ad esempio: anguria, melone, pesche, albicocche, pomodori, cetrioli, zucchine e insalate. Oltre a idratare, apportano fibre che favoriscono il transito intestinale. Inoltre, contengono componenti antiossidanti che aiutano a proteggere la pelle dall’esposizione solare. Tra questi ci sono il licopene contenuto nei pomodori e il betacarotene di carote e albicocche.
Proteine e cereali ideali
Anche sul piano proteico è preferibile optare per fonti leggere e di facile digestione, come pesce soprattutto azzurro, carni bianche, uova o legumi che possono essere consumati anche freddi, all’interno di insalate o piatti unici. I cereali integrali, aggiunge l’esperto, come farro, orzo, riso o cous cous, combinati a verdure e proteine magre, permettono di ottenere pasti completi, bilanciati e adatti al clima estivo. Preparazioni come la pasta fredda o le insalate miste rappresentano soluzioni gustose e funzionali alla termoregolazione. No a cibi molto salati o ricchi di grassi saturi, poiché questi ultimi rallentano la digestione e aumentano la sensazione di calore corporeo.
Idratazione e altre misure preventive
È fondamentale porre attenzione all’idratazione incrementando l’apporto di liquidi, privilegiando acqua naturale e bevande non zuccherate, come tisane fredde o tè verde, che reintegrano i fluidi persi senza introdurre calorie vuote. Evitare, invece, limitare il consumo di alcolici e bevande gassate. Possono essere utili bevande o integratori a base di elettroliti che aiutano a ripristinare i minerali persi attraverso il sudore. Altre misure preventive per prevenire il rischio di stress termico includono:
- evitare l’esposizione prolungata al sole nelle ore più calde
- non lavorare o recarsi da soli in luoghi isolati
- indossare abiti leggeri e traspiranti e cappello
- moderare l’attività fisica
- attenzione alle fasce fragili come chi ha patologie croniche, over 65, bambini e donne in gravidanza
- monitorare il colore delle urine, se di colore chiaro indica una buona idratazione, mentre un colore più scuro indica la necessità di bere di più.
Fonti:
Diritto alla salute – Stress termico